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Visualizzazione dei post da giugno, 2007

Ma Griffe vintage (Carven, 1945)

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Eccolo, è lui. L'etichetta è un pò mangiucchiata, ma si vede che il liquido, dentro, è in buono stato. Ieri sera ho tolto il tappo e l'ho provato. Se si eccettuano i primi 2 minuti in cui l'aroma è pungente e fastidiosamente "vecchio" (proprio vecchio da vecchia signora), poi si è sviluppato in un modo molto intenso, è un chipre/fiorito/aldeidato, una specie di Chanel n.5, ma con uno squillo di tromba in più. A casa ho un campione dello stesso profumo nella versione attuale, che secondo me è molto più "povero". So di averlo provato ma siccome non me lo ricordo, non mi deve aver colpita. Appena riesco a fare una prova sui due polsi, vi posto le sensazioni. Ho preso la piramide da osmoz: gardenia, galbano, aldeidi gelsomino, neroli, sandalo, vetiver storace (benzoino), muschio di quercia, cisto Un bel mucchietto di fiori dolci e di legni aromatici!Il benzoino con la sua nota vanigliata pungente mi piace da morire e mi rendo conto che se in un profumo è pre...

Scoperta Vintage - Ma Griffe (Carven)

Stamane in Galleria Mazzini c'era il mercatino di antiquariato, e c'era la mia solita bancarella dei profumini. Stavolta aveva anche 6 bottiglie di profumi vintage. 3 non sono riuscita a capire cosa fossero (il profumo è stato travasato in bottiglie senza etichetta); il colore era scurissimo e mi sembrava qualcosa di simile a Narcisse Noir di Caron. Poi c'era una colonia "Notturno" con una bella bottiglia ovale, un flaconcino di "Zagara" di una marca illeggibile con tappo in bakelite, ma la mia attenzione è stata catturata da un parfum Ma Griffe di Carven, un cubotto da 30 ml circa, con tappo in vetro. Direi che ha almeno 40 anni e più tardi vi posto la foto. Non mi pare che sia stato aperto, vorrei provare a farlo per sentire com'è la fragranza. A più tardi!

Vetiver Extraordinaire (Editions de Parfums F. Malle)

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Eppoi nella bustina che mi ha mandato Armadillo, c'era anche il Vetiver Extraordinaire. QUESTA è stata la vera sorpresa. Sono rimasta incantata dalla grazia e dalla pienezza di questo profumo. Tanti si sono cimentati con il vetiver, ma le fragranze a base di questa pianta, che si possano definire veramente straordinarie non sono poi molte. Non per mancanza di bravura da parte dei profumieri, ma perchè il vetiver ha un aroma così potente e presente che è difficile accostargli qualcos'altro senza che "se lo mangi". In genere viene usato in piccole concentrazioni come nota di fondo, dove aggiunge boscosità o freschezza a seconda delle note che ha intorno, ma è difficile farne il centro attorno a cui ruota una fragranza senza scadere nel banale o nel "già sentito". Ma probabilmente Dominique Ropion lo adora, il vetiver. Perchè è riuscito a far brillare l'aroma come un diamante solitario, come nessuno aveva ancora fatto. Intanto ha usato una concentrazione tr...

Le Parfum de Therese (Editions des Parfums F. Malle)

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"Tutti posso creare qualcosa che abbia un buon odore. Il difficile è creare qualcosa che abbia un'anima" (Edmond Roudnitska). Armadillo mi ha permesso di testare Le Parfum de Therese, che era nella mia snifflist. E la ringrazio per avermi fatto conoscere un capolavoro di Edmond Roudnitska che altrimenti chissà quanto ci avrei messo a scoprire, visto che qui a Genova non si trova. Intanto devo dire che il pacchettino è arrivato zuppo. Bruttissimo avvio per un incontro tanto atteso: anche se ci mettiamo sempre grande cura nell'imballare le fialette di profumo, ogni tanto succede che qualcuna si rompa e arrivi a casa una letterina inzuppata, che profuma a dieci metri di distanza. Non oso immaginare in che condizioni sono arrivate le lettere che erano vicine quando si è rotta! Comunque, quello che sapevo di questo profumo fino all'altro giorno era più o meno che era stato creato da E. Roudnitska negli anni '50 per sua moglie Therese, e per molto tempo solo lei ...

Snifflist

Ho tolto dalla Snifflist il "Parfum de Therese" di F. Malle. La cara Armadillo me ne ha mandato una fialetta per provarlo, e la ringrazio tantissimo per questa gentilezza. L'ho annusato come ho potuto -poi vi spiego in che stato le Poste mi hanno recapitato il pacchettino- e comunque ho scritto un pò di appunti. Appena posso li trascrivo e li posto.

White Linen (Estèe Lauder, 1978)

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Si apre con un mix pulito e fresco di limone ed aldeidi, subito rinforzate da un gelsomino raffinato e non troppo dolce. Io lo adoro, il gelsomino. Qui non è la nota dominante, perché è associato a garofano, mughetto e lillà per un effetto asciutto, talcato, garbato, quasi timido. Si chiude con cedro, sandalo e benzoino, un fondo rarefatto e non invadente molto coerente col resto della composizione. Un profumo pulito nel senso di netto, definito, una fragranza in cui tutte le note sono miscelate tra di loro senza accenti acuti, senza opposti, senza cuciture fastidiose. Definisce un'eleganza sofisticata, intellettuale, di una donna che si profuma per sé stessa e che preferisce starsene un pò per conto suo, piuttosto che in mezzo al casino. Una che si muove in maniera elegante semplicemente perché lo è. La composizione di WL negli anni non mi pare cambiata, e quando l'annuso ritorno al periodo in cui ero una ragazzina e annusavo qualsiasi cosa avesse un odore. Avevo una venerazio...

Atelier d'Artiste (Nez a Nez 2006)

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Questo profumo ha tutto il mistero e la profondità di certi straordinari profumi di Lutens. Un affresco, non un profumo. L'ho picchiettato sui polsi e il flash è stato immediato: di colpo sono in mezzo ad una foresta pluviale, al momento del crepuscolo. Sto attraversando un sentiero tra gli alberi, dentro una portantina di legno coperta di veli bianchi. Lentamente il sole si sta spegnendo e sta scendendo la sera: le ombre degli alberi si fanno più spesse, dalla terra salgono vapori umidi e caldi, il respiro della foresta. Legni balsamici e frutti dolci. Uccelli notturni si scambiano richiami in lontananza. Il gruppo di portatori col turbante odora di cuoio e tabacco aromatizzato al rum. Appoggiano lentamente la portantina in cui sono io sul terreno umido e soffice, e vanno a cercare un luogo adatto ad accamparsi per la notte, lasciandomi momentaneamente sola, dentro il mio rifugio di veli. Così resto avvolta dalla penombra, cullata dai richiami degli uccelli e dagli odori umidi e l...

Fracas (Robert Piguet, 1948)

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Fiorito iperfemminile ... per sognare e far sognare. Creato dalla grande Germaine Cellier nel 1948 per la Maison di Robert Piguet, è considerato un grande classico della profumeria di tutti i tempi, il profumo alla tuberosa con cui tutti i profumi alla tuberosa devono confrontarsi. Quando si deve descrivere un profumo dove la tuberosa è protagonista, si dice “hai presente Fracas? Ecco, più dolce” oppure “più verde” “o più leggero”… Fracas è il termine di paragone di qualsiasi tuberosa. I fiori di questa pianta, originaria dell’America Centrale (ma oggi viene coltivata anche in Marocco, India, Cina, Hawaii e a Grasse, in Francia) si aprono di notte ed emanano un aroma fantastico per la sua complessità ed intensità, che si riesce a catturare, senza rovinarlo, solo con metodi lunghi e laboriosi come l’enfleurage. E infatti per comprare un’oncia di olio essenziale di tuberosa sono necessari intorno ai 2mila Euro. In Fracas la tuberosa è assoluta protagonista, con un aroma spesso, narcotico...

Chypre (Accord Parfait)

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Accord Parfait produce fragranze molto particolari, che invece di raccontare scenari olfattivi o delineare personalità sfaccettate, sono basate su un concento semplice e chiaramente riconoscibile: due note contrapposte, bilanciate in modo da creare un insieme aromonioso di opposti. Le fragranze sono 7: Chypre (Tè nero e Bergamotto), Hesperidè (Limone e Mandarino), Fleurie (Rosa e Neroli; Mirabella e Gardenia), Oriental (Patchouli e Muschio bianco), Boisè (Eliotropio e Sandalo), Fougere (Ambra e Lavanda). Grazie ad un'amica che me ne ha mandato un campione, sto testando la fragranza Chyprè al tè nero e bergamotto. Piacevole, estiva, leggera, l'ho trovata di una semplicità totale. Il tè nero -pungente, appena appena affumicato- si unisce ad un bergamotto fresco e leggermente dolce. Il risultato è un tè aromatico, non zuccherato, piacevolissimo da bere freddo. La fragranza non è il massimo dell'originalità, ma rimane ben accostata alla pelle ed ha una buona persistenza. Anche ...

Mostra "CocoDesign - gli anni ed il design di Gabrielle Chanel"

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La mostra, promossa da Facoltà di Architettura (Corso di Disegno Industriale), Assessorato alla Cultura del Comune e Magazzini del Design è un piccolo omaggio al genio creativo e all'innovatività di una donna straordinaria, che ha usato la moda per sostenere le donne nel loro cammino alla ricerca di un più ampio riconoscimento sociale e politico. Come punto focale della mostra, ancor più che il fatto creativo, emerge la volontà di liberare le donne di inizio secolo da cuciture, corsetti, crinoline, stecche e tutte quelle strutture e rigidezze che più che esaltare le donne e i loro corpi, ne soffocavano l'esuberanza e le rendevano fragili e poco autonome. E qui non si parla solo di abbigliamento: sulle pareti delle sale un testo generoso descrive un periodo storico -in particolare gli anni '20 e '30- in cui cambiare il design dell'abbigliamento femminile ha significato modificare anche alcune regole sociali. La rivoluzione che la moda (e la vita) di Mademoiselle ha p...

Che Profumo Oggi?

Oggi ancora niente profumo, ma più tardi andrò di nuovo al Suq (oggi è l'ultimo giorno) e vorrei comprarmi una di quelle "pietre di muschio" da strofinare sulla pelle. Qualcuno le conosce? Sembra talco, compresso fino a renderlo una specie di zuccherino profumato; lo si strofina sulla pelle così o lo si sfarina con un'unghia, e la "farina" che produce va sfregata sulla pelle. C'è al profumo di muschio, all'ambra, al gelsomino, alla rosa. Se qualcuno ne sa qualcosa (che muschio è? da dove viene estratto? Come viene aromatizzata la pietra?) me lo può dire? E tu? Che profumo indossi oggi?

L'Heure Bleue (Guerlain, 1912)

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Fino a quel momento non ne avevo mai sentito uno così: leggerissimo, quasi un velo sulla pelle, ma nello stesso tempo deciso, intenso e di persistenza infinita. Polveroso quel tanto che basta, fiorito ma senza eccessi, soave, misterioso ma senza cupezza. Un profumo che dona chiarezza di mente, calma interiore e avvolge in una nuvola di fascino etereo. L'Heure Bleue di Guerlain. Racconta di quel momento della giornata in cui il sole non c'è più da un pezzo, ma la notte non è ancora scesa. Il momento in cui tutte le cose del mondo vengono trasfigurate, intrise di una luce azzurra che le rende limpide e insopportabilmente più belle. Il giorno, con i suoi ultimi raggi e la notte, con le sue lacrime di rugiada, s'incontrano e si scambiano i loro umori, ed in questo profumo c'è tutto questo. E tutto questo si sente in maniera così chiara e decisa che anche non conoscendone il nome non ci si può sbagliare su qual'era l'idea che Monsieur Guerlain aveva in mente quando l...
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Mi serve solo per far apparire la foto nel profilo (la prende da qui). Tra qualche giorno scenderà nelle pagine seguenti e non sarete costretti a vederla.

Gemelli diversi-M7 YSL e Gucci Pour Homme

Oggi sto ri-testando M7 di YSL (polso destro) e Gucci pour Homme (sul sinistro). Due profumi maschili particolari, che secondo me vale la pena testare con un pò di calma. Per cominciare con le onorificenze, Gucci Pour Homme ha vinto il premio "Miglior fragranza maschile europea" nel 2003; M7 l’anno seguente. Questo ovviamente non significa che le fragranze siano davvero le migliori in assoluto, ma almeno si sono fatte notare. Entrambe inebriano di legni, balsami, ambra, muschio, incenso. Entrambe definiscono una personalità forte, selvaggia, senza compromessi. Entrambe raccontano un uomo-maschio carismatico e sensuale. Anche i flaconi hanno un che in comune: un cubo e un parallelepipedo. Di un marrone caldo. Ma le somiglianze finiscono qui: il viaggio olfattivo che mi hanno fatto fare è molto diverso. Intanto ecco le piramidi (da osmoz): Gucci Testa: bacche rosa, pepe bianco, zenzero Cuore : olibano bianco, radice di vétiver, papiro, iris. Fondo: ambra, cuoio M7: Testa: berga...

Profumo del giorno

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Oggi indosso Feminitè du Bois. Non ci posso fare niente, mi piace da morire, mi fa sentire una fata dei boschi. E tu? Quale profumo indossi oggi?

Profumare i vestiti?

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...dipende da come reagisce il profumo e dalla concentrazione che stiamo usando. Dopo un paio di volte in genere si riesce a capire come si evolve una certa fragranza: scoprirete che molti profumi sui tessuti muoiono, ma se li metti a pelle, il calore umano li scalda, donandogli vita e colore,invece molti altri danno il meglio sui vestiti, mentre sulla pelle tendono ad assottigliarsi troppo velocemente. Diciamo che avete deciso di profumarvi usando i vestiti anziché la pelle, perché avete una pelle delicatissima, perché è estate o perché un certo profumo dà il meglio sulla stoffa. Intanto non spruzzate mai troppo vicini all’oggetto, non volete che si inzuppi, solo che prenda un aroma piacevole. E siccome sui vestiti gli odori tendono a fissarsi molto a lungo, almeno non rischierete che sul vostro pullover preferito resti x tutto l’inverno un certo profumo, che oltre a sovrapporsi agli altri profumi che indosserete via via, vi potrebbe costringere a ripetuti lavaggi. Spruzzate sui pols...

Bon Ton e Profumo

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In genere, quando spruzziamo una fragranza e non la stiamo testando (quindi non la annusiamo ogni dieci minuti per capire come si trasforma) ma semplicemente la spruzziamo ed usciamo, il nostro naso l’avverte in maniera definita solo per pochi minuti, poi pian piano si abitua ed avverte solo i cambiamenti, il passaggio dalle note di testa alle note di cuore, ad esempio. Quando il naso si assuefa (soprattutto se la indossiamo spesso e il nostro naso la conosce bene) dobbiamo fare maggiore attenzione a non sbagliare la quantità, perché quello che avvertiamo poco potrebbe essere eccessivo per altri. Senza contare i gusti e i ricordi legati ai profumi: per me Opium di YSL potrebbe essere l’aroma del Paradiso mentre per il mio collega d’ufficio potrebbe essere nauseante, o magari potrebbe ricordargli una suocera invadente che detesta.! Una buona regola è quella di profumarsi leggermente meno di quello che sembrerebbe giusto (a meno che non siamo a casa nostra). Il profumo deve staccarsi dal...

Il profumo sulla pelle

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A meno che non siano espressamente studiati per i capelli, evitate sempre di spruzzare la fragranza nella zona della testa, perchè a contatto con i capelli i profumi virano in maniera imprevedibile e spesso sgradevole. Oltre a rovinarli, perché contengono alcol. Se una Colonia si può spruzzare generosamente su tutto il corpo, l’EDT richiede solo qualche spruzzo strategico in più punti: sui polsi, nell’incavo del gomito, dietro i lobi delle orecchie, in mezzo al dècolletè, dietro alle ginocchia. Attenzione, non tutti questi punti assieme altrimenti rischiate di tramortire chi si avvicina. Scegliete due punti (ad es. polsi e lobi, o incavo delle ginocchia e dei gomiti) e spruzzate lì. Sono tutte zone dove il sangue scorre più in superficie e quindi la temperatura della pelle è leggermente più alta. Il calore della pelle “scalda” il profumo, così le molecole evaporano meglio e sprigionano meglio la loro fragranza. Poi un paio di spruzzi generali a metà altezza, dentro cui “entrerete” per...

Famiglia olfattiva Orientale

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Alla base della famiglia olfattiva Orientale spesso c’è l’Ambra (non la resina fossile, ma l’ambra grigia, praticamente introvabile, prodotta in mare dall’apparato digerente dei Capodogli), che ha un aroma balsamico, resinoso, profondo, aromatizzato da un fondo di tabacco, oppure di vaniglia o ancora da aromi animali. Sottoclassi L'Orientale boisè associa all’ambra un carattere legnoso di vetiver, cedro ed altri legni (Lancome-Hypnose, Biagiotti-Roma Uomo, Guerlain-Habit Rouge). L'Orientale speziata associa all’ambra le nota di pepe, coriandoli, chiodi di garofano, peperoncino (Coco Chanel – Opium YSL). L'Orientale vanigliata accosta all’ambra la dolcezza della vaniglia e di aromi vicini (caramello, fava di tonka). L'Orientale floreale associa all’ambra un ricco bouquet a base di fiori come gelsomino, tuberosa, ylang ylang, (Jean Paul Gaultier–Classique, Kenzo-Flower). Artwork: Odalisca con schiavo - J. A. D. Ingres

Famiglia olfattiva Agrumata/Esperidata

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Le note agrumate (esperidate) sono estratte dalle bucce degli agrumi (arancio dolce o amaro, bergamotto, cedro, lime, limone, mandarino, pompelmo giallo o rosa, ecc.) o dai fiori/parti della pianta (neroli, petit-grain). Sono note leggere, fresche, usatissime in profumeria sia nelle fragranze cosiddette “maschili” che in quelle “femminili”, per dare leggerezza e pulizia. Sono la base di tantissime fragranze che hanno la parola “Eau” nel nome, proprio per la loro freschezza. Sottoclassi Nell’ Agrumata aromatica agli agrumi si aggiungono note aromatiche come la menta, il rosmarino, la salvia (Eau de Lancome) Nell’ Agrumata floreale agli agrumi si aggiungono fiori come il gelsomino, la rosa o il garofano (Eau de Rochas) Nell’ Agrumata legnosa agli agrumi si aggiungono note di legni come il cedro (CK-One) Nell’ Agrumata speziata agli agrumi si aggiungono spezie quali la cannella, il chiodo di garofano, lo zenzero. Foto da www.parks.it/giardini.botanici.hanbury/edu.html

Com'è composto un profumo

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In genere i profumi si sviluppano su tre accordi-base: l’accordo di testa, l’accordo di cuore l’accordo di fondo. Questi tre accordi sono degli insiemi di note, esattamente come in campo musicale. Le singole note che compongono gli accordi, possono essere costituite da oli essenziali naturali (il bergamotto, la rosa, il muschio di quercia), delle molecole sintetiche che riproducono in laboratorio odori del mondo vegetale che non si possono “catturare” dal vero (l’iris, la violetta), o anche molecole del tutto sintetiche, create artificialmente (le aldeidi, gli iononi) che hanno odori diversi, alcuni del tutto sorprendenti, e che spesso hanno aggiunto imprevedibili sfumature al mondo della profumeria. Le note di testa sono le prime note che annusiamo subito dopo aver spruzzato la fragranza, perché sono le prime che si staccano dalla pelle e volano via. Questo succede perchè sono più leggere delle altre note, e quindi non restano ancorate alla pelle, ma evaporano entro i primi 10 minuti...

Parfum, Eau de Toilette o Eau de Parfum?

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Le denominazioni Parfum (o Estratto), Eau de Toilette, Colonia, Eau de Parfum indicano la concentrazione degli oli essenziali all’interno del solvente scelto. Iniziando dalla concentrazione più bassa, l’Acqua di Colonia ha una concentrazione del 3-5% di oli essenziali in una miscela di acqua ed alcool; l’Eau de Toilette ha una concentrazione oli essenziali che varia tra il 5 e il 10%, in una miscela di acqua e alcool; l’Eau de Parfum ha una concentrazione tra il 7 e il 15% in alcool ad alta gradazione; il Parfum/Estratto/Extrait ha la concentrazione più alta di oli essenziali: tra 15 e il 20% in alcool ad alta gradazione. Una concentrazione maggiore, naturalmente, dà vita ad un aroma più intenso e spesso anche più persistente. Ma non solo: ad una concentrazione più alta e con un diverso solvente alcune note possono svilupparsi meglio, in maniera più presente o più rotonda. Questo è il motivo per cui a volte una stessa fragranza, a seconda che la si indossi in concentrazione EDP o i...

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Feminitè du Bois (Shiseido, 1992)

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Questa mattina sto testando Feminitè du Bois di Shiseido: un bosco di violette, scuro, denso, magico. Ricordo che una volta, avrò avuto 20 anni, lo comprò mia madre, lo usò tutto, poi lo tradì per sempre con Inoui sempre di Shiseido. Così, per un po’ di tempo me lo studiai per bene: non mi piaceva per niente. Lo sentivo rozzo, ruvido, poco femminile. Mi sembrava che qualcuno avesse costruito un meraviglioso accordo di violetta, fiori d’arancio e altre note decisamente piacevoli, per distruggerlo poco dopo con l'uso improprio di una serie di aromi buttati a casaccio: troppo speziati e pungenti. La violetta mi piaceva molto già allora, così come i fiori d'arancio, che per me sanno di cielo. Per chiudere, legno di cedro, vaniglia e benzoino aggiungevano spessore e calore a tutta la composizione. Sarebbe stato tutto buono, se non ci fossero state quelle fastidiose note di testa.... che non scomparivano mai, che mi disturbavano da morire e mi tenevano alla larga. Zenzero, cannella, ...

Allure Sensuelle (Chanel, 2006)

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Un profumo dolce e polveroso, con un accordo fruttato iniziale che si evolve velocemente in un insieme orientale, ricco e cipriato. Ha un fascino elegante, femminile e caldo, che dà il meglio di sè dopo mezz'ora e ha una lunga persistenza. Non potrei definirlo un profumo originale, anzi di sicuro ho già sentito diversi profumi simili. Ha una piramide strana, basata su 6 impressioni (orientale, fiorita, fresca, fruttata, speziata, sensuale) che dovrebbero uscir fuori a turno, ma non so, io questo strano andamento non l’ho colto così bene, ho sentito, invece, il bilanciamento di due componenti, molto forti entrambe: un accordo terroso, speziato e caldo (il patchouli, in questo caso ammorbidito dall'ambra) e una nota dolce e zuccherina (la vaniglia bourbon, in questo caso affiancata da frutta candita), con un avvio goloso di mandarino e fiordarancio (probabilmente l’impressione fruttata). Queste stesse potenti note terrose-speziate-resinose (patchouli, ambra, benzoino, mirra, bals...

Messe de Minuit (Etro)

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Un profumo freddo, un sorbetto d’agrumi reso vibrante da un fondo di incenso, mirra, patchouli, addolcito e reso meno austero da una miscela di miele ed ambra. A qualcuno ricorda un "effluvio di Chiesa”, con rimandi all’aroma diffuso dal turibolo, altri invece lo sentono un incenso “ateo”, un incenso da “notte delle streghe”. Per me, questa Messa di Mezzanotte è semplicemente un'emozione a cui hanno dato il nome sbagliato. Non mi fa venire in mente nessuna Messa, nessuna una colonna di fumo profumata d'incensi. Non mi parla di notte, di fuoco, di riti religiosi, ma di luce e trasparenza e leggerezza. Mi viene in mente la limpidezza cristallina di certe mattine di primavera sulle spiagge del mar Baltico, così bianche da abbagliare, con il vento teso che ripulisce il cielo, e piccoli cespugli verdi che punteggiano la spiaggia bianca. Mi vedo camminare sulla sabbia, da sola, col giaccone tirato fin sulle orecchie, i pantaloni chiari che lasciano scoperti caviglie e piedi nudi...

Palais Jamais (Etro)

Un verde aromatico dominato dal vetiver, che si sente benissimo fin da subito; l'avvio sa di salvia e bergamotto, e procedendo dischiude un’inaspettata, dolce nota di gelsomino. Dolce/pungente e freschissimo, non è il massimo dell'originalità, nè della persistenza. Molto piacevole, comunque. Un profumo che si porta per sé stessi, non per apparire.

Musk (Etro)

Un musk confortante, morbido come una sciarpa di cashmere. Intenso, armonioso, vagamente carnale, e allo stesso tempo leggero, fresco, aereo. L'avvio è un velo di agrumi dolci e verbena (che amo moltissimo) che rinfresca ed energizza, e poi prosegue scaldandosi con un cuore boscoso di cedro, sandalo e guaiaco e un fondo di muschio e sandalo. Tutte queste note non si avvertono singolarmente, sono amalgamate in una nuvola di globale dolcezza boscosa che si scalda sulla pelle. Uno dei migliori muschi che abbia sentito. Peccato che sia penalizzato da una persistenza scarsuccia, che con quello che costano i profumi (70 euro 100 ml, e quelli di Etro non sono nemmeno particolarmente costosi) non depone a suo vantaggio. Però funziona benissimo sugli indumenti, dove resta a lungo. Quindi: uno spruzzo sul polso, due sull'orlo della gonna! Lo vedo far faville su una donna femminile, consapevole, elegante senza incertezze, a cui non interessa farsi notare. E anche su un uomo-maschio, elega...

Musk (Lorenzo Villoresi)

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Che muschio particolare! Umido, spesso e dolciastro. Sa di sottobosco in autunno, aria pesante e umida, di morbido muschio di quercia, di lumache che strisciano lente lasciando la scia, di foglie marcite e legno calpestato e funghi che spuntano dalla terra. Non mi pare un vero profumo, semmai l'odore di un luogo, un affresco olfattivo (oltretutto riuscito benissimo). Mi ha portata in un attimo nei boschi dell'entroterra in una mattina d’autunno, quando la luce del sole entra ocme una lama tra gli alberi. Questa è realmente profumeria creativa, originale, con uno sforzo particolare nella ricerca della qualità dei materiali. Da parte mia, credo che non mi andrebbe a genio l'idea di odorare di sottobosco umido, quindi forse non è una fragranza che porterei addosso, ma riconosco di non aver mai annusato un muschio così intenso e particolare. Quindi credo che ogni tanto andrò ad odorarlo dalla bottiglia. So che lo fanno in molti. Immagine: www.immaginario.net

Disclaimer (Italian/English)

ENGLISH TEXT BELOW: PLEASE SCROLL DOWN THE PAGE Ho creato questo blog perché avevo voglia di condividere la mia passione per il profumo con altre persone . Il desiderio era quello di sedermi in un salotto foderato di velluto viola a parlare di profumo, confrontare le mie emozioni e ampliare le mie conoscenze attraverso altri nasi, altri cervelli, altre anime. Per questo la consultazione dei post e la partecipazione alle discussioni è aperta a tutti : non è necessario registrarsi o farsi conoscere in nessun modo, né essere particolarmente ferrati in questa materia. Chiunque può passare di qui e lasciare un pensiero, un’emozione, uno spunto di riflessione. In cambio chiedo solo educazione e rispetto per tutti coloro che partecipano a questo spazio. Ci sono persone che leggono solo, e persone che scrivono anche. La scrittura dei commenti è facoltativa e libera, ma è bello avere tante voci da ascoltare. Ci tengo a sottolineare che questo blog non è un prodotto commerciale . Non gua...

Dew Musk (Montale)

Sempre nel periodo in cui cercavo un muschio-muschio, mi sono imbattuta nell’unica defaillance di Motale. Imbarazzante. Cioè, io la Maison Montale l'ammiro per alcune sue creazioni davvero notevoli, ma questa qui è proprio brutta. Per curiosità sono andata a guardarmi la piramide: frutti d'Arabia, melograni, neroli, patchouli e ylang. In teoria, dolce, sontuoso, sicuramente da provare. Io però ho sentito solo un'accozzaglia di suoni striduli, a volume massimo, mal miscelati e irriconoscibili. Magari su un'altra pelle si evolve in maniera splendida, ma su di me si è trasformato in una roba malfatta ed eccessiva, che oltre a procurarmi un bel mal di testa non se ne andava nemmeno sfregando col sapone.

Musc Alize (Comptoir Sud Pacifique)

Quando sono andata a provarlo mi aspettavo che sarebbe stato carino ma, come molte fragranze di Comptoir Sud Pacifique, probabilmente un pò artificiale e piatto, con poca evoluzione. Bene, avevo ragione, e questa volta mi è piaciuto che fosse proprio così. L'ho trovato delicato, leggerissimo, aereo, appena appena zuccherino e profumato di fiori (petali di gelsomino, ylang ylang e viola) ma in lontananza, come fossero un'eco fiorita. Chiudono una vaniglia non aggressiva (e, per un profumo di CSP straordinariamente sobria e rarefatta) ed il muschio bianco. Ha una delicatezza dolce e femminile da fatina dell'alba, che guarda il sorgere del sole con un gran sorriso stampato sul volto. Mi ricorda vagamente il Muschio bianco dell'Erbolario, ma alleggerito, e reso ancor meno "serio". Chi ama un genere di muschio che sa di pulito, di innocenza, questo qui dovrebbe proprio provarlo. L'ho apprezzato proprio per il fatto di non avere pretese eccessive. Per le giornat...

Colonia al Muschio Bianco (Acca Kappa)

Per me il muschio è un odore caldo, terreno, che racconta di ritmi lunari e sensualità animale... sapere di lenzuola pulite, per me, non è sapere di muschio. Quindi la Colonia al Muschio bianco di Acca Kappa non mi ha colpita particolarmente, è un muschio che di muschio non ha poi molto: troppo fresco/pungente/pulito, con lavanda e ginepro che disinfettano l'aria tutt'intorno. Io l'avrei ammorbidito un bel pò, reso più avvolgente, così mi ricorda davvero il detersivo FrescoPulito. Se sulla pelle non mi convince (almeno, non sulla mia), è sui vestiti che dà il meglio: diventa più morbido e intrigante, quasi e dico quasi, sensuale. A ricordarci, forse, che la sua vocazione era proprio quella del detersivo.

Musc Ravageur (Editions de Parfums Frederic Malle)

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Di M. Ravageur avevo letto in molti forum. Ovunque viene citato come una pietra miliare tra i muschi e... beh, cavolo, lo è! Mi sento come quella che ha scoperto l'acqua calda, ma mi è davvero piaciuto moltissimo. E mi ha fatto arrabbiare altrettanto. L'ho trovato originale, balsamico, corroborante, energizzante. Un muschiato/orientale che mi ha elettrizzata, mi ha dato una specie di scossa con un avvio di bergamotto, mandarino e cannella! Ma mi sa che ne farò a meno, perchè dopo una mezz'ora di brillante personalità infuocata e travolgente tira fuori una nota di vaniglia che su di me stona. Zittisce tutte le altre note, interrompendo una conversazione interessante ed originale tra spezie e resine, per iniziare a parlare ad alta voce di discorsi già sentiti e risentiti in mille fragranze. Spiego meglio: a me la vaniglia non piace un granchè, e tranne qualche rarissimo caso, tendo ad evitare i profumi dove si sente molto, ma non è solo questo. In questo profumo serve a stemp...