la Decima Giornata del Profumo (Grasse, 17 Maggio)


Sabato scorso sono andata a Grasse: Anna Maria ci aveva postato l’invito per la Decima Giornata del Profumo e anche se avevo tremila cose da fare, (tra cui scrivere: di tutte le novità annusate al Cosmoprof, dei profumi di Vero Kern e altre sorprese che sono mezze pronte lì sul desktop), non ce l’ho fatta a non andarci.
E ho fatto bene, perché ho imparato più cose in mezza giornata che in un anno di annusate.
Tanto per iniziare vi dico che c’erano gli stand di alcuni produttori di materie prime usate in profumeria (oli essenziali e molecole sintetiche), che si potevano annusare ascoltandone spiegazioni e storia.
Preciso che io il francese non lo so parlare, ma lo capisco abbastanza (un 70%, diciamo). Così molte cose le ho perse, ma il senso generale dei discorsi mi è arrivato. Anche perché tutti si diffondevano in spiegazioni e ripetizioni con molta disponibilità; nessuno è stato spocchioso o irritante, tutti erano lì per un motivo per preciso: annusare. E quindi tutta l’ambientazione era piuttosto essenziale e senza fronzoli, e l’organizzazione era finalizzata solo a far annusare il più possibile.
Nello stand del Laboratoire Monique Rèmy mi hanno fatto annusare l'assoluta di Osmanto, di Tiarè e l’olio essenziale di Ylang Ylang.
L’olio essenziale si ottiene per distillazione: il vapore che si crea nell’alambicco separa l’olio dall’acqua, che viene eliminata lasciando l’olio essenziale, che poi viene raccolto. Questo procedimento crea note abbastanza volatili, più fresche, perfette come note di testa nei profumi. Altri fiori, invece, vengono trattati con dei solventi capaci di estrarne l’essenza sotto forma di concreta. La concreta viene lavata in alcool per toglierne le impurità ottenendo così l’assoluta, che dà note più vibranti, profonde, delle note di fondo.
Queste materie prime vengono poi diluite al 4-5% nei profumi. Quindi l’effetto che danno, annusandole in una fragranza, è molto diverso da quello che si ha annusando l’assoluta, che è come annusare l'aroma al cubo (cioè alla potenza di 3).
Non credevo, ma l’Osmanto è quello che mi ha colpita di più per la sua differenza. Ad annusarlo nelle fragranze sembra qualcosa di etereo, quasi fatato, invece averne annusato l'assoluta mi ha rivelato la sua vera natura: mooolto selvatico, animale “sporco” e dolce-grasso, rosato con un che di albicocca troppo matura. L’Ylang invece resta sempre fresco, pungente e vivace, ma rivela un sottofondo baritonale spesso e ipnotico. Anche il Tiarè resta sè stesso, anche se amplificato: dolce, rosato, allegro e insieme molto presente, con qualcosa di “meringata”; cremoso senza essere troppo dolce.
Nello stand di Robertet (credo) ho annusato l’olio essenziale di limone, accanto al Limonene e al Citral, che sono due molecole sintetiche usate per suggerire l’idea di limone. L’olio essenziale di limone sa –ovviamente- di limone acerbo, agro, fa quasi lacrimare gli occhi. Il Limonene ha in più una nota “verde”, metallica, che ricorda un limone immerso negli aghi di pino. Il Citral invece è più dolce e liquoroso, sa quasi di arancio dolce.

Poi sono andata bella dritta allo stand dell’Osmothéque, che mi ha regalato un’ora di assoluta felicità, che sto per raccontarvi.
La foto là in alto è l'immagine dell'evento, fatta da M. Roudnistka. Mi piaceva molto così l'ho scontornata dal poster e l'ho messa.

Commenti

Anna Maria ha detto…
E lo dici pure!
:-@
io stavo montando mobili ikea mentre aspettavo un cliente ritardatario..
Che invidia!

Ma mi vendico, eh :
oggi è partito alla volta del tuo indirizzo Sous le vent e un piccolo campione di un estratto vintage a ***** stelle
Anonimo ha detto…
Grazie mille per i vostri numerosi consigli...presto andrò in profueria a provarli.
poi vi faccio sapere come è andata.
kiss
danielle
Anonimo ha detto…
Che meraviglia di giornata, ti invidio, grazie per averla condivisa ! Complimenti per il blog, l'ho appena scoperto. Da anni leggo quelli in inglese, ma questo mi era sfuggito.
Non vedo l'ora di leggere le tue opinioni sui profumi di Vero Kern.
Marika Vecchiattini ha detto…
Eh eh eh, cara Anna Maria, senza i tuoi suggerimenti, stimoli e fialette, parecchie delle mie recensioni non avrebebro visto la luce! Come ti sono riconoscente!

Ciao Funkly, aspetta di vedere il prossimo post, con i grandi classici scomparsi che ho annusato sabato... QUELLO valeva il viaggio!

Danielle, aspettiamo le tue valutazioni!

ps
Anna Maria, ti sono venuti poi bene i mobili? ;-)
Anonimo ha detto…
spero tu abbia annusato "l'origan"...l'idea di come possa essere mi sta ossessionando :-)
Sabrina ha detto…
Anch'io ho scoperto questo blog dopo aver scoperto (solo da un anno) l'esistenza dei profumi di nicchia.
Ho un'amica che mi ha portato dalla Costa Azzurra due profumi di Fragonard uno si chiama "Mèlodie", molto raffinato e persistente l'altro è un Eau de toilette freschissima con una simpatica bottiglia a forma di Tour Eiffel.
Purtroppo non compaiono in nessun catalogo on line e nelle profumerie della mia città non ci sono.
Credo che siano confezioni da Turisti o andati fuori commercio, perchè nelle profumerie della mia città che vendono Fragonard non li ho trovati, quindi una volta finiti....
Comunque voglio farti i complimenti per questo meraviglioso blog, ogni volta che lo vedo mi sembra di essere entrata in una fiaba.
Marika Vecchiattini ha detto…
Gretel, no niente l'Origan per ora. Ma ho pronti alcni nomi per la prossima volta e l'Origan è tra questi.

Ciao Sabrina, grazie per i complimenti, arrossisco ma mi fanno piacere! Tieniteli ben stretti i tuoi Fragonard, e non finirli del tutto: qualche volta le aziende mandano fuori produzione qualcosa che abbiamo amato, e sapere di non poterlo più sentire è davvero triste. Meglio averne qualche goccia nei casi di estremo bisogno ;-). Non si sa mai.

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