Intervista/Interview: David Frossard (Frapin)
PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT!
Durante Pitti Immagine Fragranze, a settembre, ho conosciuto Monsieur David Frossard, Presidente di Differentes Latitudes (qua c'è il suo sito), che distribuisce in Francia diversi marchi di profumeria di nicchia. Abbiamo parlato soprattutto di quella che è davvero la sua linea: Frapin.
I Frapin discendendono dal grande scrittore francese Rabelais (potete ingrandire l'albero genealogico lì accanto) e producono Cognac fin dal 1270; un Cognac Gran Cru famosissimo, premiatissimo ed esclusivissimo (23 dei 25 ristoranti francesi tre stelle Michelin hanno nella loro cantina il Cognac Frapin). Sul sito dei Frapin trovate tutte le info. Quando all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 il presidente Gustave Eiffel premiò con la medaglia d’Oro il Cognac Frapin, si lamentò con la famiglia che ne venisse prodotto poco. Allora gli raccontarono che la colpa era del tetto del loro capannone, che con il brutto tempo veniva scoperchiato dal vento e quindi perdeva parte dei raccolti. Così Monsieur Eiffel (sì, quello della Tour) gli studiò un tetto nuovo, con una struttura metallica capace di assolvere alla sua funzione senza volare via disperdendo preziosi grappoli. Il tetto c’è ancora, e se andate a fare un giro da quelle parti, potete vederlo. Lui, David, è di una gentilezza terrificante, semplice e tranquillo… niente arie né spocchia…non so, se io avessi un vigneto da Cognac che appartiene alla mia famiglia da 800 anni e una casa con un tetto storico fatto da Gustave Eiffel non so, un po’ me la tirerei, forse… o forse chi ha motivi per tirarsela non ha bisogno di farlo, o forse in Francia la vera snobbitudine è essere semplici? O forse è solo in Italia che va di moda, tirarsela?
Comunque abbiamo passato una bella mezz’ora chiacchierando di Cognac. Mi ha raccontato che, esattamente come per i whisky blended, anche per i Cognac vengono mischiate annate diverse del liquore, che hanno caratteristiche olfattive e gustative diverse, perché l’uva ha ricevuto più o meno pioggia, più o meno sole… La persona che deve selezionare quali annate mettere insieme perché i sapori si esaltino tra loro deve avere le capacità di un naso profumiere, ed infatti la loro esperta attuale, Jean Marie Faugier, dopo anni di esperienza nelle vigne era andata a studiare profumeria all’Isipca (l’Istituto Superiore per la Profumeria di Parigi). Uscita dall’Isipca, incontrò i Frapin ed insieme pensarono di unire le loro passioni (vigneti e profumi) per produrre qualcosa di nuovo. Sono nati 4 profumi molto piacevoli: Terre de Sarment, che sa di vigneto che si scalda al sole, la terra umida che si risveglia al tocco dei raggi, i chicchi di uva che si addolciscono e maturano al caldo, con un tocco di mirra che lo rende ultraterreno. Passion Boisè è un legnoso ricco di cedro, vigoroso, è quello che lui stesso (Monsieur Frossard) indossa. Caravelle Epicèe invece racconta di quando anche i cinesi, avendone imparato l’uso dagli inglesi, decisero di importare il prodotto dei vigneti nel loro Paese. Ma 4 settimane di mare, o di carovana sotto il sole, facevano irrancidire il vino e così tenta e ritenta decisero di distillarlo, creando appunto il Cognac. Il profumo sa di “via delle spezie”, con cumino, cardamomo, zafferano ed atre spezie, che si fondono tra loro in un insieme caldissimo e confortante, audace e ricco di fascino. Il nuovo profumo, dal nome “1270”, è stato in realtà il primo ad essere creato: la loro profumiera Faugier aveva lavorato accanto ad un tecnico di Robertet (azienda specializzata nella basi, soprattutto naturali, con sede in Provenza), ma la fragranza visse una vita brvissima: ci furono litigi familiari, una fuga con sbattimento di porta, la formula del profumo scomparve e la produzione venne fermata. Nel frattempo gli altri 4 profumi vennero creati e distribuiti. Il tempo avrà portato pace nella famiglia (spero), oppure i soldi avranno aiutato il compromesso. Non lo so, ma comunque, finalmente possiamo goderci il primo Frapin, “1270” che ha come secondo nome “Folle Blanche” dal tipo di vitigno da cui si ricavava un certo tipo di Cognac, che ora credo non venga più utilizzato. Rispetto alla raffinatezza delle sue 4 sorelle, 1270 è più “piaciona” di immediato impatto, con un mix di patchouli, caramello, e qualcosa di dolcemente alimentare in fondo, che la rende piacevolissima, calda e confortevole, anche se non particolarmente originale o riflessiva. Mi è piaciuta molto, però, e so che finalmente è in distribuzione in questi giorni nei negozi. Se vi capita di fare un giretto in qualche bel negozio, provatela.
Ringrazio molto Monsieur Frossard per il tempo e per le storie affascinanti che mi ha raccontato!
ENGLISH TEXT
During Pitti Immagine Fragrances, in September, I had the pleasure of meeting Monsieur David Frossard, President of Differentes Latitudes (here's his website), which distributes several niche brands in France. We talked mainly of what is really “his” line: Frapin. Frapin ancestors count the great French writer Rabelais (you can enlarge the family tree above); they have been producing Cognac since 1270, and their Grand Cru is received innumerable awards and is extremely exclusive; it’s in the wine list of 23 out of 25 three-star-Michelin restaurants in France. You’ll find all the info in Frapin’s website. When the Universal Exhibition took place in Paris in 1889, President Gustave Eiffel awarded Cognac Frapin the Gold Medal, but complained the family made too little of it. He was answered this was due to the roof of their shed: wind and the bad weather kept opening it and part of the crops were constantly blown away. So Monsieur Eiffel (yes, the Tour’s) studied a different roof, with a metal structure which didn’t fly away dispersing precious grapes. The roof is still there, and when touring those lands you’ll see it. He, David, is a charming young man with an unassuming attitude I liked very much... if my family owned a Cognac vineyard for eight centuries and my house was roofed with an Eiffel’s model, well I’m not so sure I would succeed in being so humble and quiet. Perhaps those who have real reasons to be snobbish are not, and those who would like to have reasons, are. Real snobbery may be in simplicity? Or perhaps arrogance is considered perfectly chic only in Italy? Anyway, we spent a good half hour chatting about Cognac. I was told that, just as in blended whisky, also in Cognac outputs of different years with different olfactory and taste characteristics are mixed together. The person in charge of selecting which years are going to be put together because their flavours will strengthen and highlight each other, must have the ability of a trained “nose” or perfumer, and in fact their current expert, Jean Marie Faugier, after years in the vineyards went to Isipca (Institute for Perfumery, cosmetics and aromas located in Paris) to study perfumery. Just dropped out from Isipca, she met the Frapin family and together they planned to combine their passions (vineyards and fragrances) to produce something new. So Terre de Sarment and the others from this line were born. Terre de Sarment smells of vineyard warmed by sun; the moist earth awakens at the touch of the rays, grains of grapes ripen and soften in the heat; a touch of myrrh makes them unearthly. Passion Boisèe instead is a rich, vigorous cedar wood, Monsieur Frossard’s personal choice. Caravelle Epicèe evokes the times when the Chinese, having learned the use by the British, decided to import the product of vineyards in their country. But 4 weeks of sea or caravan under the sun, made wine rancid, and so they decided to try with steam distillation, creating precisely Cognac. Spices, with cumin, cardamom, saffron, fuse together in a warm and comforting way, but bold and charming. The new fragrance, named "1270", was actually the first to be created by Faugier working alongside a Technical from Robertet (company specializing in raw materials, especially natural, located in Provence) and it lived a short life: after a series of family disputes a door was slammed and the formula of the scent disappeared, so production stopped. The other 4 fragrances were then created and launched. Time has brought peace in the family (I hope), or money has helped compromise. I don’t know, but finally we can enjoy the first Frapin, "1270" which has as its second name bears "Folle Blanche" from the grape that gives a certain type of Cognac, which I believe is no longer used. Compared to the sophistication of its 4 sisters, 1270 is of more immediate impact, with a mix of patchouli, caramel, and something sweet and foody at the bottom, which makes it very pleasant, warm and comfortable, though not particularly original or meditative. I liked it very much, though. Finally, 1270 is being distributed in these days in stores. It’s definitely worth trying!
Monsieur Frossard, thank you for the time you spent telling me your fascinating stories!
Commenti
Ne ho solo 2, ma ho intenzione di aumentare la mia collezione.
Il 1270 sono riuscito ad apprezzato a Fragranze08, io lo conoscevo nel vecchio packaging...sarà stata la giornata, sarà stata la nuova boccetta,o il braccio di Marika, che sniffavo in continuzione, come un cane da tartufo :-) alla fine ho deciso che sarà mio.
Ricordo l'espositore, con i bicchierini per testare i profumi, quando mi ci sono avvicinato la prima volta, la mia amica, della profumeria, mi ha fermato subito dicendo :"andiamo con ordine, perchè ti faccio provare una giornata alla tenuta Frapin"...e ha iniziato il racconto.
L'unica cosa sulla quale potrei sollevare una discussione, è la persistenza, non la ricordo così lunga, almeno sulla mia pelle.
Ho fatto una piccola ricerca su internet, ma proprio non la trovo.
Sabrina
www.campomarzio70.it
Sabrina
Sabricat lo sapevo che qualche amica/o ti avrebbe subito risposto! Grazie a Marzipan!