Profumi invernali

Sì lo so, si parla di profumi invernali alla fine dell'autunno, per prepararsi all'ondata di freddo e farsi un'idea di cosa farsi regalare a Natale o giù di lì.
Invece io vorrei fare un consuntivo: quali profumi abbiamo usato di più per riscaldarci in questi ultimi mesi?
Io  ho indossato dei bei muschi caldi e potenti come il Musk Oil di Kiehl's e Muscs Kubla Khan di Lutens, con le loro spire sensuali mi avviluppano di dolcezza e calore assolutamente carnali.
Dei bei cuoiati raffinati  come Ten di Knize e Cuir Ambre di Prada, soprattutto, che mi sembra diano struttura alle mie giornate e mi disciplinino quando non ho voglia di fare qualcosa ( e magari a devo fare per forza).
Dei legnosi di gran carattere come Coromandel (Chanel), il patchouli più raffinato che si possa trovare, il Tiarè di St. Barth (un classico dei miei inverni, molto più patchouli che tiarè, purtroppo non più in produzione) e Bois Farine (L'Artisan Parfumeur) soffice come una nuvola, che preferisco indossare a casa perchè per me è un profumo molto intimo, racconta una parte di me che non ho sempre voglia di far vedere all'esterno.
Qualche orientale e/o gourmand come Fumerie Turque (Lutens, di nuovo), Alamut di Villoresi perchè esprime lo stesso calore di una pashmina preziosa, e il famigerato Hypnotic Poison (lo so. Lo-so-punto. Quindi potete evitare i commenti cattiveli che avete sulla punta della dita).
In qualche serata speciale la scelta è caduta su Véga di Guerlain e su Rubj di Vero Kern, per i quali non ho parole. Pura bellezza da annusare.
E voi? Cosa state usando per combattere il freddo?
Foto: qui

Commenti

Anonimo ha detto…
Sono una appassionata lettrice di questo blog ed è la prima volta che scrivo; semplicemente non ho resistito a questa domanda... profumi invernali... adoro Musc Ravageur, che indosso per andare in ufficio. Per il week end "stacco" ma non troppo con Dans Tes Bras sempre di F.Malle ( su quest'ultimo mi piacerebbe tanto una tua recensione cara B&B!) Per anni ho indossato Shalimar ormai vintage, Cinnabar di E.Lauder, per qualche stagione, Opium di YSL, sempre vintage. Un solo rimpianto ... non ho più avuto notizie di un Balmain dei primi anni '80, il nome era IVOIRE. Un affettuoso saluto. Morgana
Anonimo ha detto…
Cara BeB,
bella l'idea di un consuntivo a fine stagione, anche per capire come si sono indirizzati i nostri gusti e devo dire che i miei hanno, tanto per cambiare, incrociato piu di una volta i tuoi :)
Anche per me quest'inverno si è avvolto nel cuoio, nota che adoro, con Knize Ten ma anche con il mio unico acquisto di questa stagione: DZONGKHA (L'Artisan) che gli abbina la fragilità rarefatta di peonia e iris e l'aspetto meditativo dell'incenso. Una cosa che ho portato molto più del solito sono stati i fougère che io di solito non amo alla follia, anche se i due fougère in questione hanno un discorso molto più ampio: Ungaro III e Le 3me Homme di Caron.
Infine ecco gli orientali: Fumerie Turque, Jicky, Vol de nuit e qualche raro tocco di Sycomore e Bois des îles di Chanel.
Stranamente, dove l'inverno scorso Musc Ravageur la faceva da padrone, quest'anno niente muschi.
Magnifiscent
Claudio ha detto…
L'inverno per me è il periodo ideale per intossicarmi di profumi, di quelli che veramente trovo miei.
In questo periodo, oltre al knize ten che uso sempre,mi piace indossare Parfum d'habit di Matre parfumier et garnier per la sua calda sensazione di tessuti pesanti, di trame avvolgenti e antiche. Gli altri ( derby, jacomo de jacomo, dzing etc) sono comparse che ogni tanto prendono il ruolo di protagonisti ma che ruotano invariabilmente intorno ai due pilastri fondamentali di knize e parfum D'habit.
marzipan ha detto…
E' vero, ogni stagione è a sè, in particolare per me che sto imparando e ogni giorno scopro cose nuove. Così quest'anno ho messo un po' da parte il mio amato Imperial Opoponax, le ambre (Russe e à Sade), i muschi (Musc ravageur) eccetera e sto viaggiando tra i nuovi Lutens (Fourrure noir, Filles en aiguilles), i Kurkdjian (Cologne du soir, du matin, Apom pour femme), il mio primo patch (Le Labo), insomma seguo un po' il vento delle novità, ma al tempo stesso la sera, quando ho tempo, riprendo delle vecchie conoscenze e le metto a confronto, oppure le porto a letto, per ritrovarle.
Anonimo ha detto…
Cara B&B,
ti ho "scoperta" solo da pochi giorni e sono già pazzamente innamorato (nel senso editoriale, non temere, niente stalking ). Amo i profumi sin da quando ero un ragazzetto ma non mi ritengo ancora un intenditore, nonostante siano trascorsi diversi anni, e quindi non trovavo il coraggio di lasciare un commento perchè non mi sentivo all'altezza. Oggi però ho ceduto alla tua provocazione sui profumi invernali e sono riemerse dai cassettini della memoria dei miei recettori olfattivi le note speziate di Noire Epices (by Frederic Malle) di Michel Roudnitska. Un profumo d'inverno, ma senza neve e caminetto acceso, non intimo e natalizio, quanto piuttosto un inverno da cavaliere del vento trascorso a cavalcare destrieri di nuvole audaci e a spazzare via la malinconia con l’arancio e il geranio che aprono la via al festoso rincorrersi del pepe della noce moscata e della cannella. Un profumo non facile, ma che ho amato molto.
Luposenzapelo
Alessandra di Varese ha detto…
Carissima B&B, se quest' inverno tu hai avuto il tuo bel Hipnotic Poison io ho avuto Sugar Pink di Acquolina (ebbene si, il mio segreto incoffessabile).
Ho indossato (e indosso)a piene mani questa vaniglia deliziosa che fa incantare tutte le persone che incontro, a volte potenziata da una buona dose di Louckoun di Mecheri.
Inoltre, ho fatto man bassa del nostro Musk Koublai Khan, di Arabie e di Ambre Sultane, tutti e tre di Lutens, caldi e sensuali. Nei momenti memorabili: Mona di Orio con Nuit Noire.
Quando è nevicato e per suscitare tenerezza: Teinte de Neige di Villoresi.
Per ricordare una New York fresca ed elegante: Nouveau bovary
In alcuni freddi giorni autunnali quando l'estate era, purtroppo, già trascorsa e l'inverno faceva capolino: Havana Vanille, puro rhum da bere.
Ecc. ecc. ecc. L'elenco sarebbe troppo lungo.
Alessandra
Marika Vecchiattini ha detto…
Ooohhh! Era qui che vi volevo! Nuovi amici, e anche vecchi che da un pò non ci raccontano i loro percorsi olfattivi. Che bei profumi che indossate, tra tutti!

La prima è Morgana. Benvenuta cara Morgana, hai un nick che amo molto, e posso mmaginare, per le stesse ragioni per cui lo hai scelto tu. Belle le tue scelte, molto speziate e di gran carattere! Musc Ravageur ha molti estimatori, tra i lettori di questo blog e Dans Te Bras, che ho sentito tempo fa, ho bisogno di risentirlo con calma e tempo per poterne scrivere ma lo farò senz'altro. Shalimar semplicemente lo adoro, Cinnabar è un bello speziato assolutamente non "piacione", anzi: tutto spigoli e ruvidezze affascinanti. Cinnabar è considerato un pò il "papà" di Opium...
Ivoire l'ho visto di recente, purtroppo in svendita. Balmain non è più sinonimo di lusso ed esclusività com'era fino a un paio di decenni fa e anche le fragranze sono scese tantissimo... peccato. L'avevo annusato tempo fa ma senza troppa attenzione perchè ero ricoperta di altri sentori. Come lo definiresti? Devo ripassarci?

Magnifscent, potessi riuscire a farne a meno io, dei muschi! Ieri avevo il mio solito mix Muscs Kublai Khan + Musc Oil di Kiehl's e in più ci ho messo sopra un muschio proletarissimo che indossavo quando avevo 16 anni, quello di Alyssa Ashley. Versione in olio (l'unica per me accettabile oggi). Odoravo di passeggiatrice, immagino. Ma ero così contenta... camminavo nel vento gelido della mia città con un sorriso beato e mi sentivo altrove, tra nuvole soffici e calde di burro.
Lo sai che i tuoi gusti e i miei si sovrappongono... (Dzonghka arriverà presto sulla mensola). Di Jicky e Vol de Nuit sto cercando il parfum, tu quale versione hai?
Qualche sera fa c'era un caro amico a cena da me, e abbiamo fatto un piccolo tour profumato per scegliere una fragranza per sè. Tra tutte, ha scelto Fumerie Turque (buongustaio) e io ho molto amato questa sua scelta. Così per "sintonizzazione mentale" lo sto usando anche io.
Belli gli Chanel... (sospiro e roteo gli occhi).
Marika Vecchiattini ha detto…
Claudio, nientemeno che il cuoiato Numero Uno eh? Ci ho messo anni a decidere di prenderlo, il Ten, ma da quando ce l'ho, lo indosso spessissimo. Mi piace che non faccia compromessi, che non sia delicato, che non sia un profumo di oggi. Parfum d'Habit mi sa che non lo conosco, e qui da me Maitre Parfumeur non lo tiene più nessuno, quindi andrò a sentirlo su a Mi.
Derby l'ho messo sul polso destro un momento fa, dopo aver letto il tuo commento (nell'altro polso ho il 3ème Homme di Magnifiscent, mi avete fatto venir voglia di maschili, stasera). Cuoiato classico, raffinato, rum, e secondo me anche aldeidi. Capisco che ti piaccia, sembra un'evoluzione di Ten. E se andiamo a vedere, Dzing è l'evoluzione più moderna del tema. Come tre fratelli con tratti somatici simili, "di famiglia", lo stesso tipo di fascino, ma tre età diverse.

Marzi, Cologne pour le Soir di Kurkdjian sarà una delle mie prossime recensioni. Anzi aiutami, ok? La sto testando e non mi convince: la fragranza mi piace anche, ma non gli darei lo status di profumo. Non so... Semplice, nel senso di "facile", poco persistente, poca evoluzione... da FK mi aspettavo di più. Tu come la senti? Cos'è che ti conquista?
Fourrure non l'ho ancora sentito mentre Filles en Aguilles mi ha lasciata interdetta. E' un Lutens, niente di strano. Mi repelle e mi attira. Mi entusiasma ma non potrei portarlo. Sensazione troppo reale, mi sembra davvero di stare in una pineta in agosto, sento frinire le cicale e il salino nell'aria. Non lo so, forse per me è troppo descrittivo. Bella scelta, però!

Ciao Luposenzapelo (bellissimo nick). Guarda che qui non è mica necessario essere esperti! Se la sensazione è quella, mettila in un cantuccio e dille di stare zitta: qui tutti sono invitati a scrivere, a maggior ragione chiunque ami o abbia amato Noir Epices e sappia descriverlo come hai fatto tu! Mi par di capire che anche tu sei affascinato dalle, spezie. Sei in buona compagnia, come vedi ;-) Non smettere di condividere le tue sensazioni con noi, ok?

Mi par dicapire che quest'inverno Lutens stia spopolando: Alessandra ne indossa ben tre!
Ale, il Bond N.9 che citi sarà uno di quelli che faccio sentire alla lezione di Giovedì prossimo, piace anche a me, per la "spinta" agrumata che ha.
Tra l'altro, io ricordo benissimo che tu fosti tra le poche persone che non mi fustigarono quando ammisi pubblicamente di indossare (e nemmeno saltuariamente!) HP di Dior. E quindi ti puoi immaginare se faccio una piega sentendo che indossi Acquolina Pink Sugar! A volte il piacere prende delle strade sue, che non c'entrano nulla con la Storia della profumeria, con note preziose o piramidi creative. Con quello che pensiamo di noi stessi. In certi momenti abbiamo bisogno di una certa cosa, e non ci sono ragioni.
Credo che ci farò un post, su quest'argomento: "Profumi che usate con imbarazzo, ma di cui non potete fare a meno." che ne dici? :-)
Marika Vecchiattini ha detto…
Colo l'occasione per lanciare un messaggio.
In questi ultimi mesi siamo stati stabilmente oltre i 220 ingressi quotidiani, con una visualizzazione di circa 500 pagine al giorno. Un numero altissimo! Però, se un casino di persone leggono, pochi scrivono, e i commenti là sopra potrebbero essere uno spunto di riflessione. Intimidisco mica?
Quindi invio urbi et orbi un messaggio fondamentale a tutti quelli che non scrivono per "vergogna": nessuno si senta intimidito, ognuno di noi è diverso, arriva da un percorso di vita diverso e viene qui portando stimoli diversi, che condividiamo. Il bello è proprio questo.
Mi piace da morire parlare con voi: è la ragione per cui questo blog è stato creato!
Stefania ha detto…
Ciao Cara B&Bche bello che sproni turrti a scrivere, Brava! Per quanto mi riguarda i profumi che ho indossato e che sto ancora indossando sono: Sandalo di Villoresi, che adoro, Black Afghano primitivo e chyprie allo steso tempo, Brooklyn di Bond per le giornate meno fredde! L'antimatiére di Les Nez e da pochissimo sto apprezzando l'orientalità legnosa di Al Oudh de l'Artisan! Credo possa bastare per quest'anno....anche se oggi ho sentito le fragranze di Byredo...
Stefania
Anonimo ha detto…
io durante tutto l'inverno ho subìto il fascino degli incensi: Incènse extrème di Andy Tauer è stato il mio compagno più fedele, nell'ultimo mese alternato spesso ad Exultat di Maria Candida Gentile. e poi anche Cardinal di Heeley, Passage d'Enfer de L'Artisan, Incénse Rosè di Tauer. per me la nota dell'incenso sta diventando un po' come una droga. la cerco ovunque e un profumo non mi sembra completo se non ne contiene almeno un pochino! -prisca-
Tamberlick ha detto…
Knize Ten è stato un appuntamento fisso anche per me, sebbene molto meno degli anni passati. Spesso mi sono abbandonato anche io all'abbraccio felino di Parfum d'Habit: per me è lo splendido connubio tra morbide note cuoiate e un sandalo dal volto disteso ma vigile nella penombra di note grigioverdi, umide e brumose (ti ho lasciato un mp sul forum...). Poi ho goduto immensamente Aoud Cuir d'Arabie di Montale. Qui mi è accaduto di fare come Tristano e Isotta: dall'odio viscerale all'amore più folle, in virtù di chissà quale magica alchimia. La mia pelle, per l'impressione che ne ho io, pone il giusto equilibrio tra l'aspra nota di aoud, quella di pelle conciata e una secca nota di tabacco. C'è stato un periodo che non riuscivo a farne a meno. E mai avrei pensato di ricevere apprezzamenti proprio indossando il Cuir di Montale! Bello, bello, bello, bello!
Poi un altra droga: Onda di Vero Kern - la quale ringrazio ancora infinitamente per quell'inaspettata sorpresina che mi ha fatto a Pitti - lesinando quelle poche gocce dal campione che ho. L'altra sera una goccia sul dorso di una mano ha innescato una vera compulsione: continuavo a portarmela la naso. Come vetiver cuoiato, batte Djedi e non ne fa rimpiangere il breve tragitto terreno!
Da alcuni campioni al flacone appena acquistato, infine Cozumel: splendido con i suoi riflessi gommati. Peccato che sulla mia pelle si abbassi molto. Ma è proprio una bella fragranza: al mia preferita tra i 4 di Laboratorio Olfattivo.
Poi L'air du desert marocain di Andy Tauer. Per me resta un profumo estivo, ma ogni tanto (come oggi) la voglia di souk ha il sopravvento.
Poi Bois d'Ombrie di Eau d'Italie, altro gioiellino e tra i prossimi acquisti.
Tralasciando gli innumerevoli test, voglio ricordarne solo uno: Aomassai di PG, un profumo veramente intelligente, se si può dire, che mi piace definire "demi gourmand". In questo sta la sua raffinata intelligenza.
Anonimo ha detto…
Quest'anno sono approdata alle note di tabacco dolce di Back to Black, a quelle del cuoio più freddo ma vellutato del Cuir di Helmut Lang, al cuoio più animalico ma non meno raffinato di Prada, a quello di Lancome, fumoso e floreale, a quello più retro di Vip room....

Insomma tabacco e cuoio, con un occhiolino strizzato alle vaniglie boisè o "alcoliche" di Havana Vanille, della Spritouse double vanille, di cui posseggo un decantino, a quella di l'Occitane.....ma anche a quella tenerissima di Les Nereides quando ho desiderio di essere rassicurata ed anche di rassicurare..

Tra il cuoio ed il tabacco trova però sempre spazio il mio amatissimo sandalo, il sandalo per eccellenza...quello di Bois des Iles

Un saluto Carola
FlowerOfCarnage ha detto…
Va bene B&B, accolgo il tuo invito e dopo mesi di attenta consultazione del tuo blog vorrei anch'io partecipare al sondaggio olfattivo di quest'inverno! Quando la mattina scorgevo dalla finestra la neve, solitamente la scelta ricadeva su un regalo di mamma: Ambre Fetiche di Annick Goutal, ricca a tratti spigolosa ma certamente calda abbastanza per rallegrarmi durante le bianche giornate trascorse in negozio. Nei momenti di intimità,prima di andare a dormire, oscillavo (e lo faccio tutt'ora) tra Divin Enfant di Etat Libre D'Orange e Louanges Profanes (PG) eh sì ... la malizia non si spreca! Ammetto di aver spruzzato in svariate occasioni anche L'Heure Bleu di Guerlain per un tocco di eleganza, Noir Epices o Bandit per ritrovare equilibrio nei momenti di alti e bassi =P
Barbara ha detto…
Ahhhhh ti sei scordata Andy Tauer!! Cosa c'è di meglio del deserto marocchino quando piove e tira vento?
:D
Violetta ha detto…
….essssssia! Il tuo invito stavolta è irresistibile e vince la mia timidezza folle!
Mi butto nella mischia e nella confusione dei tanti presenti spruzzo anche i miei profumini autunno-invernali…
Come qualcuno che ha scritto prima di me, anch’io approfitto del freddo per abusare un pochino di alcuni profumi che definirei impossibili in altre stagioni: Citizen Queen di Juliette Has A Gun in primis, a seguire Dark Rose di C&S, Rosier Ardent di Nez à Nez (un profumo che mi piace tanto che quasi lo berrei!!), e l’ultima felicissima scoperta Datura Noir di Lutens.
Il Citizen Queen è un profumo che uso con parsimonia (nel senso che ho quasi paura di infastidire gli altri tanto me lo sento addosso!), e solo la sera…le mie amiche mi prendono in giro quando lo porto dicendo che odoro di “femmena”:)!
Dark Rose e Rosier Ardent rivelano la mia passione per la rosa, anche se a pensarci non è una nota che mi faccia impazzire, ma in questi due profumi è come se fosse trasfigurata: in Dark Rose lo zafferano la scalda fino ad incendiarla, e in Rosier è un qualcosa che non riesco a capire, il patchouli forse? Io la definisco una rosa mistica e il nome è alquanto evocativo!
Su Datura Noir si è già scritto tanto e non vale la pena aggiungere nulla, se non che confermo tutta la sua portata “magica”!!
E poi ancora il “tuo” Imperial Opoponax di Les Nereides, Nombril Immense di ELDO, Heliotrope di Etro…Gran bella stagione l’inverno!
Un abbraccio, enorme!
Violetta
Marika Vecchiattini ha detto…
Ciao Stefania, bentornata. Evidentemente ti fai scaldare da profumi un pò estremi eh? Al Oudh piace molto anche a me. Contrariamente a certi Oud di Montale a volte un pò dolci, o a quello di Le Labo, l'Oud dell'Artisan è speziatissimo, ti dà una mazzata di cumino che, se non ti piace quella nota, puoi far fatica a sostenere. Ma è raffinato, proprio nell'esplorazione delle sue note più animali. Se lo senti vicino a Dzonghka (sempre dell'Artisan) e vicino a Timbuktu, sentirai che esce dalla stessa mano: quella "illuminata" di B. Duchafour. Anche Black Afghano è un profumo un pò estremo, per la sua potenza avvolgente che letteralmente "ti porta via"...

Prisca, tesora, che belle scelte. Andy ha un debole per l'incenso e devo dire che lo tratta in maniera riconoscibilmente sua. Voglio dire che l'incenso nei suoi profumi è l'incenso "di Tauer". Hai già sentito i lavori di Olivier Durbano? Sono basati su incenso e spezie. L'incenso è molto diverso da quello di Andy, ma se riesci a trovarli, secondo me potrebbero intrigarti parecchio.

Tamber, quando a me capita di passare dall'odio folle all'amore viscerale significa che ad un certo punto deva aver capito qualcosa che prima non mi era chiaro (e magari non me ne rendevo conto). Un tassello è andato a posto ora posso apprezzare anche dell'altro. E a quel punto, quella fragranza me la porterò dietro per un bel pò. :-)
Bello che ti sia innamorato di Onda: io ci ho messo un pò ad apprezzarlo perchè subito mi sembrava troppo intenso, troppo cuoiato persino per me. Invece da quando Vero me lo ha spiegato, ti devo dire che ne apprezzo la ruvidezza, la classe infinita e l'originalità. Djedi è immenso, ma Onda è immenso E contemporaneo, il mix perfetto. Tutti gli amanti dei cuoiati dovrebbero conoscerlo.
Claudio, tu lo hai già incontrato? Se puoi, trova il modo di mettere le mani su una fialetta (va assolutamente indossato prima dell'acquisto). Lo trovi sul sito di Vero Profumo e nel negozio Campomarzio 70 a Roma.
Marika Vecchiattini ha detto…
Che bello, un'altra donna amante del cuoio e del tabacco (lo sapete tutti che sono tra le mie note preferite)... e pensa, Carola, che BtoB, il cuir di Helmut Lang e quello di Vip Room non li conosco ancora. Che bello, ho ancora un sacco di magiche fragranze da esplorare! E Bois des Iles lo sai, quanto lo amo...

Flower of Carnage benvenuta! Ebbrava la tua mamma che ti ha regalato una bella Ambra, calda, speziata e parecchio interesante!
Probabilmente, la sclta giusta per la neve :-)
Divin'Enfant e Louanges Profanes anche se sono diversi tra loro, come note, come stile e tutto il resto, però condividono un qualcosa di lievemente gourmand, sì anche erotico ma soprattutto rassicurante, carnale come un seno materno che allatta un bebè. Una bella scelta per andare a letto!
Io l'Heure Bleue... non lo indosso da un pò e me ne hai fatto venire una voglia pazzesca. Ora vado a spruzzarmene un pò.

Rieccomi. Barbara mi sa che oltre a Lutens, quest'inverno anche Andy ha spopolato (e mi fa tanto piacere!).

Violetta, io ti ammiro soprattutto il Dark Rose di Czeck&Speake e il Datura Noir di Lutens, che ritengo due profumi mistici, da avvicinare con calma e sangue freddo perchè capaci di portarti Altrove.
Rosier Ardent lo sto scoprendo pian piano in questo periodo, come te, anche io non amo particolarmente la rosa, ma qui, come in Dark Rose, è trasfigurata, perde completamente la componente "leziosa" (lo so è un giudizio; e pure negativo. Non me ne vogliate è esclusivamente questione di gusto personale, anzi di personale avversione per questa nota. Si vede che qualche Prof. di matematica, nel mio passato, odorava di rosa...). In questi due profumi la rosa diventa quasi rozza, primitiva, privata di ogni lucentezza ed eleganza. Tu la definisci mistica, io primitiva. Secondo me intendiamo la stessa cosa, qualcosa di vicino ad "essenziale", "puro", "non artefatto". Magari mi sbaglio.
Mi diverte che tu chiami "mio" l'Imperial Opoponax: sai quante persone mi hanno scritto di averlo anche loro comprato dopo la descrizione letta qui, e di averlo adorato? Il bello è che io non c'entro niente: è lui che è un profumo fantastico, io mi sono limitata a scrivere che lo è! :-)
Di Nombril Immens ho parlato durante la lezione sui legni, a Gennaio, da Caleri. In realtà non sarebbe un legnoso "tout court", nel senso che sì, il patchouli si sente eccome, ma esprime soprattutto una dolcezza d'animo, soave, delicata, che conquista.
Anonimo ha detto…
Ma che bell'excursus di muschi, cuoi, tabacchi, spezie e legni Signori&Signore! E chi l'avrebbe detto con l'esercito di "qualcosa di fresco" che aleggia sempre nelle profumerie :D
BeB, Jicky ce l'ho in eau de parfum vintage degli anni 80. Credo gia allora fosse rimaneggiato ma non troppo. Sicuramente non quanto oggi; si vocifera inoltre che sia la versione più vicina a quello che potesse essere stato l'originale: tutta la bell'epoque in un flacone. Vol de nuit, purtroppo è in edt vintage anche quello degli anni 80, tanto bello quanto effimero per durata. Mi sarebbe tanto piaciuto avere un parfum vintage (dato che l'edp non esiste). Se solo non valesse un occhio della testa...
Magnifiscent
Marika Vecchiattini ha detto…
Il Vol de Nuit che hai tu dovrebbe essere quello con quella stupenda nota muschiata nel finale, vero? Jicky in quella versione non l'ho sentito ma posso immaginare cosa dev'essere!
Amico mio, se anche qualche entusiasta del "Qualcosa di fresco e leggero" dovesse passare di qui, tranquillo che lo convertiremmo subito! Ah ah ah!!!!
Tamberlick ha detto…
B&B, con Onda è stato quasi un colpo di fulmine già all'Exsence dell'anno scorso: se mi fossi portato a casa dei campioni lo sarebbe stato immediatamente. Invece ho dovuto attendere che una cara amica mi inviasse il suo campione ché per lei era troppo "strong". Non ebbi altro che conferme delle mie prime impressioni. Per me è una delle migliori fragranze in giro. Attendo di sniffare le EDP.
Quanto Cuir d'Arabie e in genere i passaggi da odio ad amore, mi hai tolto le parole dalla tastiera: è proprio così, si tratta di capire un profumo (espressione un po' misteriosa, ma è davvero così) e quando accade è fatta! Cuir, a differenza delle più recenti fragranze, è così fedele all'Oud-style di Montale da rappresentare un must per chi ne ha oltrepassato le difficoltà di approccio.

B&B, poi scusa se insisto, ma hai letto il messaggio che ti ho lasciato sul forum di Adjiumi? Visto che MPG non si trova a Genova, gradiresti un assaggino di Parfum d'Habit? Se sì, dati please! Un bacione!
Anonimo ha detto…
Proprio così carissima BeB, il fondo di Vol de nuit è un tappeto volante di resine e muschio di quercia (quello vero :) ) su cui adagiarsi e viaggiare con la fantasia :)
Se vuoi te ne mando un assaggio ;)
Magnifiscent
Claudio ha detto…
Prendo nota, mi sa che devo provare assolutamente onda...sorrido!
in questi ultimi giorni sto indossando l'Heure Bleue forse per uan voglia incontenibile delle serate primaverili che non vedo l'ora arrivino, stasera poi è stato veramente così:l'Heure Bleue si è mischiato con sentori di una primavera annunciata dal cinguettio di uccellini e dal un'aria appena tiepida che mi ha fatto pregustare la malinconia sublime di sere che presto giungeranno
Marika Vecchiattini ha detto…
Onda
Vol de Nuit
L'Heure Bleue

Ahhh (sospiro) che Uomini stupendi frequentano il mio blog!
Ho letto e riletto quel che avete scritto... non ci può essere niente di più, da aggiungere. Grazie.
effluviando ha detto…
Salve, questa stagione ho fatto le overdose da dans tes bras indossandolo anche prima di andare a dormire.. tendenzialmente salato sa di intimo mi piace molto lo ho alternato solo con vetiver extraordinere sempre di Malle.A presto...
Sabricat Glamour ha detto…
Ero convinta che passata l'estate mi sarei coperta di patchouly, ambra e cuoio. Invece, forse perchè non volevo che questa estate finisse, ho indugiato fino a novembre con A la nuit di Lutens, che avevo messo tutta l'estate, e con Liaisons Dangereuses di Kilian, che mi riportavano alle scampagnate italiane. Poi il freddo è arrivato e anche la neve e mi sono coccolata con Nahema e l'Heure Bleue di Guerlain, e infine con dei gourmand come Ann Ael di Lostmarch (un delizioso biscottino da forno)e la Vanille sauvage de Madagascar de la Maison de V.
A Natale è scoppiato il mio grande amore per PG, quindi Felanilla, Iris Taizo e l'Ombre Fouve, quest'ultimo è un capolavoro...ma ancora l'inverno è lungo e oggi sto gustandomi i polsi colmi di morbido Santal Noble MPG.
Devo sempre ringraziarti per avermi fatto innamorare ogni giorno di più di questo mondo profumato.
Sabrina
Stefania blog ha detto…
autunno inverno 2011-2012 con Oriental Lumpur Les Nereides e Borneo 1864, Serge Lutens. Propositi futuri: Dzongkha/L'Artisan e Labdanum en Seville l'Occitane, che però sto facendo molta fatica a trovare. Saluti e complimenti per il blog
Marika Vecchiattini ha detto…
Labdanum en Seville? E com'è? Mi intriga parecchio!
Stefania blog ha detto…
Labdanum DE Seville, scusa ricordavo male, è uno speziato a base di Laudano appunto, di Cisto marino... sinceramente non lo conosco ma già dalla descrizione tendo a pensare che debba passare per le mie mensole :)
Marika Vecchiattini ha detto…
... e forse anche per le mie! ;-)

Post popolari in questo blog

Arancia La Spugnatura (Francois Demachy per Acqua di Parma, 2023)

Perris Montecarlo new release: Vetiver Java by Gian Luca Perris (2021)

Fleurs de Rocaille (Caron, 1934)