Il Profvmo & Legambiente

Un'altra cosa che mi è piaciuta a Fragranze, è stato l'inedito sodalizio tra Legambiente e Il Profvmo. In pratica, per ogni flacone della nuova fragranza “Bambù” che verrà acquistato, Il Profvmo donerà una pianta di bambù che Legambiente pianterà in alcune aree ben definite. “E perchè proprio il bambù?” ho chiesto, visto che qui non è che ne cresca molto... Mi è stato risposto che, per il suo alto consumo di nitrati, il bambù è ritenuto un aiuto preziosissimo nel ripulire dall'inquinamento industriale il nostro bene più prezioso: l'acqua.

Another thing I liked at Fragranze exhibition was the unprecedented partnership between  Legambiente (an outstanding Italian Association caring for the environment) and Il Profvmo. For each bottle of the new "Bambù" fragrance that will be purchased, Il Profvmo donates a bamboo plant that Legambiente will plant in some well-defined areas. "And why bamboo?" I asked, since there isn't much bamboo growing here... Because,  for its high consumption of nitrates, bamboo is considered a precious help in cleaning up industrial pollution on our most precious commodity: water.

Siti / Websites: Legambiente -  Il Profvmo

Commenti

Ramona ha detto…
Direi che è un' ottima iniziativa questa! Dovremmo sensibilizzare di più la questione della tutela dell' ambiente! Altrimenti magari, fra 50-60 anni ci ritroveremo i nostri amati profumi artistici a base di olii essenziali sintetici e "industriali"... Orribile visione!
Fabio ha detto…
Di Fragrance: sono rimasto sconcertato, per come l'ente organizzatore si sia perso in un bicchiere d'acqua...ho trovato scomodo il passaggio fra le varie postazioni - in caso di particolare affollamento ritengo che le stesse "isole" espositori sarebbero state impraticabili...determinando un successo o un fastidio? Questo la lascio giudicare al giudizio individuale -!Ma il gran caldo persistente durante quello che dovrebbe essere un normale anzi incentivabile percorso "benessere" per il visitatore-compratore..era reso difficile facendo soffrire gli entrambi presenti al confronto - venditore ed acquirente -. La Leopolda offriva una contesto atipico e che potrebbe diventare nel tempo la nuova e giusta formula di esposizione...non più le mega esposizioni vero carnaio..ma dovrebbero curare di più il "benessere" del visitatore che sia pagante o meno!A questo proposito inviterei le Aziende o gli ARTIsti-giani espositori a forgiare "meglio" le loro risorse addette alla vendita... troppo snobismo e le occhiate di sufficienza non rendono merito e soddisfazione adeguata a quello che dovrebbe essere il fine ultimo - divulgazione e vendita - vera essenza e motore di spinta della Manifestazione.......! Resta il tuto il mio personale parere per questo mi permetto di concludere con un:<< "sbaglio?>> Grazie per l'ospitalità
Marika Vecchiattini ha detto…
Ramona come hai ragione! :-) nE' proprio con questa motivazione in testa, che ho pensato di condividere con voi questa iniziativa, che mi è piaciuta subito. Meno male che pian piano certi messaggi stanno passando!

Ciao Fabio, io non ho avuto la tua stessa sensazione, sai? Sono andata con maglietta sbracciata e scarpe comode e non ho avuto problemi, nemmeno col caldo. Che c'era, è vero, i faretti scaldavano parecchio, e su questo hai ragione: per chi deve stare lì sotto tre giorni può essere stancante. Ed imputo proprio a questo fatto, se hai ricevuto qualche occhiataccia o una disponibilità un pò sui generis: le fiere stancano da pazzi. Devi parlare con 200 persone al giorno e farle sentire come se fossero "il primo incontro della tua giornata" (lo so perchè ne ho fatte anch'io in altro settore), ed è tutt'altro che semplice.
Poi, hai ragione ad aver notato anche un pò di snobismo ma questo purtroppo è un problema di persone, non di organizzazione. Con qualche snob che si crede chissachi mi sa che tutti dobbiamo farci i conti tutti i giorni.
Chissà perchè, poi...

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