Un brindisi per Mona di Orio: il suo Oud

Ebbene, ci siamo, oggi è il 9 dicembre, e ho deciso di non viverlo come una data triste ma come un momento felice. Oggi respirerò anche un po' per lei, riderò anche un po' per lei, mi siederò su una panchina al sole un po' anche per lei. E stasera, brinderò a lei con un bicchiere di rosso. E' vero, un anno fa Mona è andata via, ma è altrettanto vero che finchè è stata qui, non ha sprecato il suo tempo e ci ha lasciato molto, di cui esserle grati. Oggi mio marito e io abbiamo scelto il suo Oud per accompagnarci nella giornata, e per spazzare via ogni eventuale tristezza.
Un Oud gentile e carezzevole, eppure potente e carico di mistero. A Mona le note di fondo piacevano molto e ci "giocava" con grande soddisfazione: in tutte le sue fragranze le note legnose, le resine, i muschi sono usate non solo per dare sostegno alle altre note, ma proprio con un gusto per le note stesse, per la loro ricchezza e profondità.  In questa fragranza Mona ha usato autentico Oud laotiano, e l'ha usato per esprimere in maniera molto affascinante  una doppia  natura spirituale/animale. La natura spirituale viene suggerita dal verde amaro e trasparente di agrumi ed elemi e da oud+legno di cedro, mentre la sensazione terrena/animale si esprime attraverso un accordo potente e mistico di oud+patchouli, osmanto, oud, ambra grigia e nagarmotha (una specie di papiro che cresce in India da cui si estrae il cipriol, una nota secca, verde, lievemente animale). La fragranza è perfettamente bilanciata tra queste due sensazioni sovrapposte: non puoi avvertirne la spiritualità senza percepire, più sotto, anche una potenza animale che soffia inquieta; non puoi lasciarti sedurre da questa sensazione "carnale" senza renderti conto che parte del suo fascino sta proprio nella sensazione opposta, che l'avvolge come una corona di luce argentea.
Una fragranza per unificare la Terra e il Cielo.

(Ringrazio Basenotes per la foto di Mona sorridente)

Commenti

rob ha detto…
A un altro anno di distanza, faccio omaggio anch'io a Mona, e oggi indosso la sua Vanilla. Una vaniglia per niente virginale, ma che si è appena bevuta una pinta di rum e che è solita frequentare locali malfamati del caribe... ma piace così, e lei lo sa bene. :)

Mi piacerebbe provare anche l'Oud di Mona... la tua descrizione è molto tentatrice ;) Mi interessano gli oud poco addomesticati; a parte questo, te ne vengono in mente altri da provare?
Marika Vecchiattini ha detto…
Ciao Rob... L'Oud di le Labo è particolarmente selvaggio, secondo me. Poi c'è un oud+zafferano di Kurkdjian, e Al Oud dell'Artisan Parfumeur, che io adoro ma che molti lo considerano troppo "selvaggio" per via della nota cumino che l'avvolge.
Se me lo ricordi, alla prossima lezione (sempre che te la senti di partecipare) ti porto qualcosa.
Quest'anno, per via del trasloco non sono riuscita ad onorare Mona come avrei voluto...

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