Thomas Fontaine e la Maison Patou (1/2)
Thomas Fontaine è un compositore di profumi di cui,
a breve, si parlerà moltissimo. Ma per spiegare il perchè, è
necessario prima riepilogare brevemente la storia della Maison Patou.
Il
grande sarto francese Jean Patou aprì la sua prima casa di moda nel 1912, e ben presto il suo stile sportivo e informale
guadagnò un successo internazionale. Nel 1925 decise di seguire l'esempio di altri couturier, e lanciò la sua
linea di profumi: uscirono così Amour Amour, Que
Sais-je? e Adieu Sagesse, composti dal grande Henri Almèras. La collaborazione tra Almèras e Patou
proseguì ancora a lungo: nel 1928 fu inventata la lozione solare "Huile de Chaldee" (ideale per le vacanze in barca e per la vita all'aria aperta che iniziava a diventare di moda). La lozione ebbe tanto successo da dover essere trasformata in un profumo
vero e proprio. Nel 1930 Almèras compose Joy,
allora pubblicizzato come il profumo più costoso del mondo, lanciato sul mercato appositamente per sconfiggere la Depressione in cui il mondo
occidentale era caduto dopo il crack di Wall Street del 1929.
Nello stesso anno aprì il primo "Scent
Bar" della storia: i clienti della boutique Patou potevano
scegliere tra tre basi pronte, a cui aggiungere gli olii essenziali di
loro scelta, per ottenere un profumo "quasi su misura"
firmato Patou.
I lanci degli anni seguenti segnarono momenti importanti nella storia della Francia: Normandie (del 1935, uscito per salutare il varo del transatlantico Normandie: ad ogni ospite che saliva a bordo veniva donato un sample del profumo), Vacances (1936, per festeggiare l'ottenimento delle ferie pagate), Colony (1938, come omaggio all'esposizione a Parigi che aveva come tema le Colonie), L'Heure Attendue (1946, per celebrare la liberazione di Parigi e la fine della seconda guerra mondiale).
Tutte queste fragranze sono poi state rieditate da Jean Kerlèo negli anni '80 e rimesse sul mercato col nome "Ma Collection".
I lanci degli anni seguenti segnarono momenti importanti nella storia della Francia: Normandie (del 1935, uscito per salutare il varo del transatlantico Normandie: ad ogni ospite che saliva a bordo veniva donato un sample del profumo), Vacances (1936, per festeggiare l'ottenimento delle ferie pagate), Colony (1938, come omaggio all'esposizione a Parigi che aveva come tema le Colonie), L'Heure Attendue (1946, per celebrare la liberazione di Parigi e la fine della seconda guerra mondiale).
Tutte queste fragranze sono poi state rieditate da Jean Kerlèo negli anni '80 e rimesse sul mercato col nome "Ma Collection".
Nel frattempo, nel 1936, Jean Patou era morto prematuramente e l'azienda era passata nelle mani dalla
sorella e del cognato.
Nel 1940 Henri Almèras andò in pensione e il posto di "Parfumeur Maison" venne affidato ad Henri Giboulet (Eau de Joy, 1955 e Caline 1964), che a sua volta venne sostituito, nel 1967 da Jean Kerléo (1000 nel 1972, Ma Liberté nel 1987 e Sublime nel 1992). Trent'anni dopo, nel 1998, anche Jean Kerléo andò in pensione e lasciò l'incarico al suo giovane allievo Jean Michel Duriez (Un Amour de Patou (1998), Enjoy (2003), Sira des Indes (2006)).
Nel 2001 il bis-nipote di Patou, Jean de Mouy, cedette l'azienda alla multinazionale Procter&Gamble, che mantenne la collaborazione con il profumiere Michel Duriez e anzi, gli affidò anche la composizione dei profumi Rochas acquisiti nel frattempo. A fine 2011, Patou venne acquistata da Designer Parfums, un gruppo inglese che ha in portfolio anche Worth, Parfums Aigner, Jean Louis Scherrer e Agent Provocateur. Designer Parfums mostrò da subito l'intenzione di riportare i profumi dei suoi marchi storici (soprattutto Worth e Patou) alla bellezza di un tempo.
Nel 1940 Henri Almèras andò in pensione e il posto di "Parfumeur Maison" venne affidato ad Henri Giboulet (Eau de Joy, 1955 e Caline 1964), che a sua volta venne sostituito, nel 1967 da Jean Kerléo (1000 nel 1972, Ma Liberté nel 1987 e Sublime nel 1992). Trent'anni dopo, nel 1998, anche Jean Kerléo andò in pensione e lasciò l'incarico al suo giovane allievo Jean Michel Duriez (Un Amour de Patou (1998), Enjoy (2003), Sira des Indes (2006)).
Nel 2001 il bis-nipote di Patou, Jean de Mouy, cedette l'azienda alla multinazionale Procter&Gamble, che mantenne la collaborazione con il profumiere Michel Duriez e anzi, gli affidò anche la composizione dei profumi Rochas acquisiti nel frattempo. A fine 2011, Patou venne acquistata da Designer Parfums, un gruppo inglese che ha in portfolio anche Worth, Parfums Aigner, Jean Louis Scherrer e Agent Provocateur. Designer Parfums mostrò da subito l'intenzione di riportare i profumi dei suoi marchi storici (soprattutto Worth e Patou) alla bellezza di un tempo.
Michel Duriez però non seguì il
marchio Patou e restò con Procter&Gamble. Quindi si
rese necessario selezionare un compositore esperto di fragranze antiche, capace di maneggiare
oculatamente un patrimonio artistico di inestimabile valore: Thomas Fontaine.
Thomas, con la sua azienda di composizione "Pallida" possiederà quella finezza necessaria a rispettare l'eredità che riceve da Patou, e portarla nel 21esimo secolo senza stravolgerla? La sua formazione dice di sì: ha un'esperienza lunga alcuni decenni maturata in aziende specializzate nel naturale come Mane, Charabot e presso la tedesca Technico-Flor, lavorando per marchi come Lubin (sua la riedizione di Gin Fizz), Grès, L'Occitane, D&G, Léonard, JC Brosseau (Bois D'Orient e Ombre Platine).
Io l'ho incontrato un paio di volte, e mi piace condividere con voi un pò delle chiacchiere che abbiamo fatto sulle sfide a cui si sta facendo fronte presso la Maison Patou. (prosegue qui)
Foto: grazie a Perfumeshrine
Thomas, con la sua azienda di composizione "Pallida" possiederà quella finezza necessaria a rispettare l'eredità che riceve da Patou, e portarla nel 21esimo secolo senza stravolgerla? La sua formazione dice di sì: ha un'esperienza lunga alcuni decenni maturata in aziende specializzate nel naturale come Mane, Charabot e presso la tedesca Technico-Flor, lavorando per marchi come Lubin (sua la riedizione di Gin Fizz), Grès, L'Occitane, D&G, Léonard, JC Brosseau (Bois D'Orient e Ombre Platine).
Io l'ho incontrato un paio di volte, e mi piace condividere con voi un pò delle chiacchiere che abbiamo fatto sulle sfide a cui si sta facendo fronte presso la Maison Patou. (prosegue qui)
Foto: grazie a Perfumeshrine
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