Pastelli a cera - la mia Madeleine
Ieri mi è capitata tra le mani una
scatola da 24 pastelli colorati a cera. L'ho aperta e ho iniziato ad estrarli per guardarne i colori, e mentre li maneggiavo, il loro odore
si è diffuso nella stanza… e mi ha emozionata fin nelle budella.
Io non ho molta familiarità col disegno e credo di non aver più
preso in mano dei pastelli a cera dalle elementari o giù di lì.
Quell'odore lì è molto particolare… ceroso, appunto, ed averlo
risentito mi ha materializzato un mondo di sensazioni ed emozioni di
quando ero una bambina, che erano rimaste chiuse dentro di me e che
non sapevo più di avere... che bello!
Mi sono coccolata questa cosa
tutta la giornata.
A voi è mai successo qualcosa di simile?
Commenti
Ho sempre meno bambini attorno e quando mi capita di passeggiare nel reparto giochi di un qualsiasi supermercato divento un cane da tartufo in cerca di ricordi.
Tieni conto che poi il disegno è qualcosa che mi accompagna sin dall'infanzia.
Una cosa poi che amo è l'odore della matita appena spuntata.
Lo sento davvero penetrante ma non mi angustia. Non mi provoca repulsione o fastidio come ho con diversi profumi forti e penetranti (ricordo ancora la sensazione nell'aver annusato Alien di Mugler. Ho subito provato come se mi stesse creando una barriera per quanto era forte che letteralmente ho indietreggiato la testa)
Quindi tu disegni?
Gli profumi sono magica in memory.
Grazie per la condivisione .
Sandra Barros
São Paulo . Brazil .
Mi sa che andrò a cercare qualcosa col cedro.
Sì, disegno. E' stata la mia prima forma di comunicazione