I nuovi consumatori e il mondo profumo
In questi giorni sto riflettendo sul modo in cui viene percepito il profumo oggi.
Io mi sono sempre approcciata alle fragranze come mondi da esplorare. Ogni profumo che ho incontrato mi ha accolta dentro una storia, o un'emozione, mi ha rivelato il sogno, la visione, l'ossessione di qualcuno, che non necessariamente ero io. Ho sempre percepito le fragranze come atti creativi di qualcuno che aveva qualcosa da dire e ha usato note olfattive per farlo, così come altri creano con le parole, con i colori, con le note musicali, o i passi di danza. Il cliente è solo il testimone della visione del creatore, e può accoglierla o meno.
Per me, incontrare una fragranza significa tuttora incontrare un Universo di stimoli e racconti. A volte questo Universo è così bello, formalmente perfetto, evocativo, magistralmente eseguito che lo indosso volentieri, e la sua bellezza mi parla, mi esalta, anche se io sono solo un testimone, e non mi ci riconosco dentro.
Sto cercando di dire che una fragranza non è bella perchè piace a me, o parla di me, o perchè mi crea benessere e mi fa sentire bella. E' bella perchè... è bella oggettivamente. E quella bellezza io l'ammiro.
Oggi che il profumo è diventato un argomento popolarissimo e sui social ne parlano tutti, noto che l'approccio sta cambiando.
Difficilmente le persone incontrano il profumo con curiosità, come qualcosa di nuovo e potenzialmente arricchente, o spiazzante. Non sono capaci di stargli accanto ed ascoltare che voce ha, e quale storia gli racconta nel tempo. Concentrati su sé stessi, molti consumatori sono attirati da profumi che risuonano con la loro mancanza di ascolto ed empatia. Le loro discussioni sui social contribuiscono a rendere famosi profumi semplici e urlati, perfetti per pubblicizzare la presenza di chi li indossa e le sue scelte esistenziali.
In pratica, il profumo ai loro occhi è solo uno specchio, che serve a rimandargli indietro la loro stessa immagine, amplificata a mille, da rimirare come ipnotizzati per otto/dieci ore, senza stancarsi mai.
Urgh.
I fenomeni si osservano, non si criticano, e non esprimerò alcun giudizio. Semplicemente, rilevo una tendenza e rifletto su come questa tendenza stia modificando il mercato -e la definizione stessa di profumo.
Per quanto riguarda me stessa e le mie scelte... sono felice che non tutti i marchi desiderino attirare quella tipologia di clienti. Molti continueranno a creare fragranze formalmente perfette, piene di complessità e sfumature interessanti, spesso insolite e personali, magari bellissime, e incomprensibili ai più. E continueranno a farlo perchè quello è il loro modo di esprimersi.
Tenete duro, la marea cambierà.
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