Un profumo creato per far rivivere la freschezza dolce dell’aria dopo un acquazzone. Ha l'eleganza di un acquarello, è dolce, umido, terroso, sa di violette e felci bagnate. E' leggerissimo, eppure ti entra nella testa e non se ne va più. Una brezza di neroli e mirtillo, che scivolano nella mimosa, nella violetta e nell’iris, per finire con benzoino, vaniglia ed eliotropio. Un aroma grazioso, ingenuo, luminoso, semplice. Semplice in maniera positiva: lo annusi, ne vuoi ancora, poi lo indossi... e solo allora capisci che non è affatto un profumo "facile". Tutt'altro. Per me è un vero capolavoro, incredibile, e assolutamente senza tempo. Perché potrebbe essere stato fatto ieri mattina, come negli anni ‘70, come nei ’40. Invece ha più di cen'tanni. E poi perché si porta sempre: lo amo in estate quando mi rinfresca l’anima (questo è un profumo “freddo”), in autunno, perché è in armonia con i primi piovaschi che inumidiscono gli aromi tardoestivi, in inverno per ri...