Lorenzo Villoresi: Kamasurabhi (2015)
Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 mio padre lavorava ancora al Porto di Genova e spesso il suo lavoro lo portava a bordo delle navi mercantili per il controllo dei documenti e le procedure di sbarco del carico. Molto spesso, se sapeva che sarebbe salito a bordo di qualche nave proveniente da luoghi particolarmente esotici, non mancava di portarsi dietro qualcosa da scambiare con gli ufficiali. Qualche cosa di tipicamente italiano come un pacco di pasta, una bottiglia di vino o cose così. In particolare, ricordo che quando arrivavano navi cinesi lui ritornava a casa con piccoli tesori che nessuno di noi aveva mai visto prima: maschere in carta di riso così sottili da poterci vedere attraverso, traumatizzanti uova “dei cento anni” (uova d'anatra sottoposte ad un processo di ossidazione sottoterra che ne trasforma completamente i colori, la consistenza e il sapore), ma soprattutto saponette al gelsomino, sandalo e fiordarancio, e straordinari, piccoli ve