Villoresi e Caron (resoconto, IV parte)
Nella seconda limonaia abbiamo visitato lo spazio di Villoresi: Diakranis è rimasta affascinata da Yerbamate e se lo è fatto spruzzare direttamente sul braccio. Spruzzare sulla mouillette un profumo di Villoresi è ancora meno indicativo che spruzzare qualsiasi altro profumo, perchè in questo caso la mouillette restituisce un'idea ancora più lontana dall'effetto reale sulla pelle. Yerbamate è una fragranza verde screziata d'oro, come un drappo di morbido velluto verde muschio che cangia quando la luce lo colpisce di traverso. Un profumo sfaccettato, ricco, aromatico di menta e lavanda, con un accenno di tè dolce mischiato a legni antichi. Boscoso senza essere buio, è anzi una foresta giovane, vigorosa, fresca e ancora coperta di rugiada.
Mentre Diakranis sospirava d'amore per Yerbamate, io riscoprivo la magia silenziosa di Alamut, un legnoso sofisticato morbido come la seta. Ci sono dei fiori (rosa, gelsomino, tuberosa) ma si sentono in lontananza, come un vento dolce che sfiora un cuore d'ambra, muschio, benzoino, cuoio e legni preziosi come patchouli, legno di rosa, sandalo. Ho provato anche Incensi, che mi ha sorpreso per il fatto che qui l'incenso sia solo un pretesto, in realtà la fragranza è giocata più su resine dolci come benzoino, incenso, mirra, storace, balsamo di Tolu e opoponax, che mi affascinano in maniera prepotente con le loro ombreggiature dolci/secche, morbide/balsamiche. L'incenso si sente ma è molto sfumato: si sente molto di più in Gucci pour Homme che in questo profumo dal nome Incensi! E forse, parte del suo fascino è proprio in questo strano incenso molto elaborato, di cui avverti solo la morbidezza senza punte nè rigidezza. Per me, assolutamente fantastico. Su uomo o donna non importa, importa solo che abbia gusti molto ma molto sofisticati.
Poi ci siamo spostate da Caron, attirate da un bellissimo contenitore con tutti i flaconi dei profumi storici (o le riproduzioni destinate alle fiere... non credo vadano in giro con gli originali). Mi hanno fatto provare il loro nuovo lancio: Montaigne. La fragranza no, ma il nome di sicuro l'avevo già sentito e così ho chiesto se era un profumo originale, perchè il nome mi ricordava qualcosa. "E' per la strada: la profumeria di Caron stava in Avenue Montaigne!". E io me ne sono stata. La fragranza è buona ma prevedibile: un fiorito/fruttato intensamente femminile, caratterizzato da mimosa e vaniglia che s'incontrano subito in un accordo quasi troppo dolce mentre arancio amaro, coriandolo e sandalo danno un leggero contrappunto. Sì è buono ma secondo me non tanto quanto dovrebbe esserlo un Caron. Annusando questo profumo ho pensato "non è come gli altri, non è un profumo dello spirito, è un profumo della carne" laddove Nuit de Noel, Infini, Aimez Moi, Narcisse Noir, Bellodgia ecc parlano allo spirito, questo parla alla carne. Poi, siccome sono una rompiscatole pazzesca e mi è rimasto il tarlo, sono andata a vedere: io ho provato la vecchia versione di Montaigne, in una delle fialette acquistate un paio di mesi fa dagli amici tedeschi. Quindi quello dell'altro giorno, che nei negozi deve ancora uscire è la riedizione, anche se evidentemente la signora che me lo ha fatto provare non lo sapeva (!). Non mi capacito di come la stessa piramide (ho controllato) possa dare due risultati olfattivi così diversi. Giuro, quello che ho a casa è un fiorito decisamente orientale, quello che ho sentito a Firenze era opulentemente fiorito e femminile senza note orientali.
Mentre ero lì ho chiesto qual'è il best seller di Caron, il profumo che si vende meglio in tutto il mondo. Sorpresa sorpresa, Pour un Homme! Perchè lo comprano sia uomini che donne e perchè il suo bouquet non va mai fuori moda. Mi hanno spiegato che ogni tot anni fanno una piccolissima modifica, senza stravolgere la fragranza (tipo: diminuiscono la quantità di lavanda, oppure aumentano quella di qualche altro ingrediente). Questo mantiene un allure moderno, adatto al naso ed alla sensibilità dell'epoca in corso. Non so se quest'informazione mi abbia fatto piacere o mi abbia gettata nel panico. Ci sto ancora riflettendo.
Accanto a Caron, lo stesso distributore presentava il nuovo Lalique in uscita il prossimo ottobre. Il profumo è un fiorito/fruttato al lampone non troppo originale, ma qui quel che conta è il flacone: un parallelepipedo viola scuro, con un gioco di lettere lucide sul vetro satinato.
Moooolto elegante!
(continua)
Mentre Diakranis sospirava d'amore per Yerbamate, io riscoprivo la magia silenziosa di Alamut, un legnoso sofisticato morbido come la seta. Ci sono dei fiori (rosa, gelsomino, tuberosa) ma si sentono in lontananza, come un vento dolce che sfiora un cuore d'ambra, muschio, benzoino, cuoio e legni preziosi come patchouli, legno di rosa, sandalo. Ho provato anche Incensi, che mi ha sorpreso per il fatto che qui l'incenso sia solo un pretesto, in realtà la fragranza è giocata più su resine dolci come benzoino, incenso, mirra, storace, balsamo di Tolu e opoponax, che mi affascinano in maniera prepotente con le loro ombreggiature dolci/secche, morbide/balsamiche. L'incenso si sente ma è molto sfumato: si sente molto di più in Gucci pour Homme che in questo profumo dal nome Incensi! E forse, parte del suo fascino è proprio in questo strano incenso molto elaborato, di cui avverti solo la morbidezza senza punte nè rigidezza. Per me, assolutamente fantastico. Su uomo o donna non importa, importa solo che abbia gusti molto ma molto sofisticati.
Poi ci siamo spostate da Caron, attirate da un bellissimo contenitore con tutti i flaconi dei profumi storici (o le riproduzioni destinate alle fiere... non credo vadano in giro con gli originali). Mi hanno fatto provare il loro nuovo lancio: Montaigne. La fragranza no, ma il nome di sicuro l'avevo già sentito e così ho chiesto se era un profumo originale, perchè il nome mi ricordava qualcosa. "E' per la strada: la profumeria di Caron stava in Avenue Montaigne!". E io me ne sono stata. La fragranza è buona ma prevedibile: un fiorito/fruttato intensamente femminile, caratterizzato da mimosa e vaniglia che s'incontrano subito in un accordo quasi troppo dolce mentre arancio amaro, coriandolo e sandalo danno un leggero contrappunto. Sì è buono ma secondo me non tanto quanto dovrebbe esserlo un Caron. Annusando questo profumo ho pensato "non è come gli altri, non è un profumo dello spirito, è un profumo della carne" laddove Nuit de Noel, Infini, Aimez Moi, Narcisse Noir, Bellodgia ecc parlano allo spirito, questo parla alla carne. Poi, siccome sono una rompiscatole pazzesca e mi è rimasto il tarlo, sono andata a vedere: io ho provato la vecchia versione di Montaigne, in una delle fialette acquistate un paio di mesi fa dagli amici tedeschi. Quindi quello dell'altro giorno, che nei negozi deve ancora uscire è la riedizione, anche se evidentemente la signora che me lo ha fatto provare non lo sapeva (!). Non mi capacito di come la stessa piramide (ho controllato) possa dare due risultati olfattivi così diversi. Giuro, quello che ho a casa è un fiorito decisamente orientale, quello che ho sentito a Firenze era opulentemente fiorito e femminile senza note orientali.
Mentre ero lì ho chiesto qual'è il best seller di Caron, il profumo che si vende meglio in tutto il mondo. Sorpresa sorpresa, Pour un Homme! Perchè lo comprano sia uomini che donne e perchè il suo bouquet non va mai fuori moda. Mi hanno spiegato che ogni tot anni fanno una piccolissima modifica, senza stravolgere la fragranza (tipo: diminuiscono la quantità di lavanda, oppure aumentano quella di qualche altro ingrediente). Questo mantiene un allure moderno, adatto al naso ed alla sensibilità dell'epoca in corso. Non so se quest'informazione mi abbia fatto piacere o mi abbia gettata nel panico. Ci sto ancora riflettendo.
Accanto a Caron, lo stesso distributore presentava il nuovo Lalique in uscita il prossimo ottobre. Il profumo è un fiorito/fruttato al lampone non troppo originale, ma qui quel che conta è il flacone: un parallelepipedo viola scuro, con un gioco di lettere lucide sul vetro satinato.
Moooolto elegante!
(continua)
Commenti
Mi piace anche Donna e sono curiosa di provare Incensi dalla tua descrizione potrebbe piacermi molto,non lo avevo mai provato scoraggiata dal nome...ma a quanto pare è piuttosto interessante!
Di Caron conservo un profumo che mia madre ha comprato tantissimo tempo fà Fleur de Rocaille per caso l'hai provato è stupendo!
Che voglia di conoscere che mi hai trasmesso
Grazie e un Bacio!
ps
Fleur de Rocaille è davvero stupendo!
Fleurs de Roccaille...
Ma mi sai dire perchè devono chiamare due profumi, che immagino diversi, in un modo cosi' simile...
Poi la gente fa confusione!!!
Con tutti i nomi che ci sono perchè usare lo stesso per un nuovo profumo?
Io ho acquistato recentemente una promozione da Limoni di Fleur de Roccaille... ma ho sentito dire che non si puo' per niente paragonare a Fleurs...
Insomma io non posso fare il confronto perchè non li ho entrambe...
Tu che ne dici?