Vetiver Dance (Andy Tauer, 2008)

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Lo so, non è giusto che io pubblichi una recensione prima che il profumo esca. Perché così non ci può essere contraddittorio e nessuno mi può dire “guarda che stai dicendo una fesseria” (è anche vero che i post restano in archivio, e a ottobre potrete prendervi la vostra giusta rivincita).

Però visto che se ne è parlato... approfondiamo. Inizio subito dicendo che per me è il miglior vetiver di sempre, diverso da tutti quelli annusati finora. Il vetiver è una nota con molto carattere, non è facile metterla al centro di una fragranza e dire qualcosa -oggi, nel 2008- che non sia già stato detto. Dopo il Vetiver Extraordinaire di Malle poi, credo sia ancora più difficile. Quello di Andy apre con agrumi e spezie "fredde": pompelmo (anzi, “methylpamplemousse”, di cui non ho un traduzione appropriata ma che lui spiega come un insieme di legni e buccia d’agrumi), accostato a pepe, coriandolo, un tocco di cardamomo. Nel cuore un accordo di mughetto costituito da 13 molecole diverse, tra cui l’assoluta di rosa di Bulgaria che lui ama molto, salvia sclarea, ylang ylang, e tra quelle sintetiche lilial, che dà una nota umida/malinconica, stemone, beta-ionone (diciamo... una violetta) e ovviamente, il vetiver associato alla sua controparte sintetica vetiverol, ambra grigia, legno di cedro, e fava tonka a chiudere. Verde l’inizio, verde il centro, verde il finale. Ma tre tipi completamente diversi di verde; uno fresco, uno fiorito, uno legnoso. Il risultato è un vetiver presente e ben strutturato, ma puro e trasparente. Una specie di cristallo perfettamente pulito, che racchiude al suo interno un minuscolo fiorellino ancora umido, che canta in maniera delicata e persistente. Le spezie si sentono come sottofondo. Un profumo fatto di luce e vivacità, che dona energia e solleva lo spirito.
Anche se so che qualcuno sarebbe già tentato, aspettate per gli ordini perchè ci sono novità da Profumo in Via Brera: non so ancora come saranno i costi, ma Guido mi ha scritto che in autunno i profumi di Andy dovrebbero approdare nel suo negozio. E ovviamente stiamo pensando a qualche sorpresa.
ENGLISH TEXT
I know, it's unfair from my side to review a perfume before it's actually launched. There can’t be debate and none of you can tell me "you speak nonsense”. But it's also true that these lines will be still in their place next October, when you'll have your chance to take revenge on my them. I will begin by saying "this is one of the best vetiver ever", different from all vetivers smelled so far. Vetiver is a temperamental note, it isn’t easy to put it in a fragrance and tell something -today, in 2008 – completely new. After Malle’s Vetiver Extraordinaire, I think it would be even more difficult. Andy’s vetiver opens with cold citrus and spices: grapefruit (methylpamplemousse, that is woods+citrus peel) sided with pepper, coriander, a touch of cardamom. The heart uncovers a lily of the valley consisting of 13 different molecules including the absolute of Bulgarian rose which Andy loves very much, clary sage, ylang ylang, a synthetic (lilial, which contributes a wet/melancholic note), stemone, beta-ionone (let’s say… violets) and of course, the vetiver associated with its synthetic counterpart vetiverol, ambergris, cedar wood, tonka bean. Green is the start, green is the heart, green is also the base. But three completely different kinds of greenery: one crisp, one flowery, one woody. The result is a well-structured vetiver, pure and transparent. A perfect crystal, hiding a flower inside; but the tiniest little flower ever, still wet, singing a gentle but persistent tune. Spices serve only as a cold background. A real bouquet of raylights, which energizes and raises the spirit.

Commenti

Anonimo ha detto…
Ma così però l'autunno non arriva mai.
Io faccio di tutto per non pensarci e tu addirittura fai una recensione.
Ti abbraccio.
Giuseppe assurdo1 ( anonimo sempre per lo stesso motivo ).
ADJIUMI ha detto…
Ciao e grazie per la fantastica recensione....
Adoro il Vetiver, mi piace sentire come lo "trattano" i diversi nasi...
Mi hai incuriosito.
Come dici tu, torneremo su questo argomento appena avrò la possibilità di sniffarlo.
A presto!!!
Bacino!
Tamberlick ha detto…
Cara B&B, buono a sapersi che Profumo potrebbe diventare rivenditore di Tauer! E' veramente un ottimo negozio. Ma se gli chiedo dei campioncini ne hanno da darmi? Perché ultimamente sono diventato molto prudente nel chiederli: in Rinascente, avari pochi, le commesse hano l'ordine di darteli solo se compri. Che idiozia: se un profumo non te lo senti come fai a comprarlo? Ignoranti!
Oggi ho riprovato "L'air du desert marocain" e ho capito una cosa fondamentale: non mi aveva convinto quando mi erano arrivati i samples perché un mese fa quando mi erano arrivati c'era un'afa pazzesca. Oggi invece che fa freddo anche se c'è il sole, l'ho messo. L'ho messo stamattina alle 10 l'ho trovato MAGNIFICO! L'ho messo nella mia personale wishlist. Ora le mie impressioni sono molto pù chiare: sa di spezie buonissime e mi ha lasciato sui polsi e dietro le orecchie un distinto, gradevolissimo aroma di confetto. Infine: credo sia davvero unisex, perché sulla mia pelle faccio molta fatica a percepirlo come femminile. Anzi... E poi: te lo senti addosso, eccome se te lo senti. Che buono. Attendo con ansia di sentire il vetiver di cui parli nella recensione. Domani riproverò Lonestar memories. E chissà che non compri altri campioni... Ciao!D.
Anonimo ha detto…
Cara BeB,
a quanto pare la nuova parola d'ordine dei profumi di nicchia è vetiver: una nota di per se vecchia come il cucù, ma letta e riletta al giorno d'oggi e finalmente riscoperta direi rimanendo distanti dal classico approccio che lo vuole erbaceo e saponoso, da colonia per signori dabbene per fortuna, restituendogli (come gia fatto in precedenza da qualcuno) il carattere tutto legnoso e boschivo che una radice (che quasi sfiora l'odore di legno putrefatto hehe) ha in natura. E direi che per me che non amo molto i classici vetiver è un'occasione per riscoprire questa nota tutta particolare e non priva di carattere. Sulla carta sembra molto invitante il vetiver di Andy, staremo a vedere. Io in questi giorni sto portando Sycomore di Chanel, un'altro vetiver che per certi versi mi pare avvicinarsi molto al concetto di questo di Andy: legnoso, con un cuore fiorito di ylang ylang, speziato di pepe rosa e una partenza piu eterea e verde data dal bergamotto. Tu l'hai provato già? Se si, che mi dici delle somiglianze/differenze tra i due, anche solo come approccio?
Magnifiscent
gretel ha detto…
non ho mai avuto una passione per il vetiver, percepito sempre come nota "maschile per eccellenza" e poco gentile sulla mia pelle: ricordo ancora con "ovvove" un bagnoschiuma al Vetiver della Perlier... da chiamare i NAS!. l'unico profumo che mi ha fatto cambiare idea e scoprire questa pianta erbacea è stato SEL DE VETIVER di THE DIFFERENT COMPANY, una casa che apprezzo sempre di più. un Vetiver reso scevro da ogni amarezza grazie ad una nota salata, esaltato nella sua freschezza erbacea grazie anche alla nota delicata di iris e ylang ylang, unione azzardata ma di grande effetto. da applauso. mi riporta al mare d'inverno, non saprei trovare altro luogo adatto per collocarlo, nonostante non ci sia ( per fortuna :-) ) nessuna nota marina/ozonata nella sua composizione.
questo Vetiver di Tauer lo aspetto con trepidazione, sarà un nuovo colpo di fulmine?
Anonimo ha detto…
pensa che io invece ho sempre trovato tanto noioso il vetiver da "signori dabbene" quanto sensuale e azzardato quando viene usato nei profumi classici femminili dove è usato come base verde ma volitiva, sensuale ma di carattere ed eleganza. Un esempio è Vent Vert di Balmain, oppure Ma Griffe di Carven, o di nuovo Jolie Madame di Balmain oppure i piu recenti Chance di Chanel o Le Baisier du Dragon di Cartier.
Per fortuna ora come dicevo, l'uso del vetiver è diventato più audace, meno borghese in genere pare, almeno a giudicare dagli ultimi vetiver che ho sentito :)
Magnifiscent
Anonimo ha detto…
Vetiver! soltanto al pensiero torcevo il naso, la mia mente andava in modo subitaneo ad una massa verde ai bordi di un'acqua ferma e un'odore pungente come le zanzare che ospita.
Quando sceglievo una fragranza lo evitavo ma oggi che era il tanto atteso giorno degli scambi B&B mi ha portato, fra le tante meravigliose fragranze, una boccetta di Vetiver di Etro e ho premuto il piccolo atomizzatore:

le mie pupille si sono dilatate per lo stupore e per il piacere, era il profumo di un' angelo.

Non ricordo di aver mai sentito in vita mia nulla di piu' femminile e delicato per tutto il resto del pomeriggio ho camminato sospesa come su una nuvola, mi sentivo realmente fluttuare...leggera...un senso di beatitudine raramente provato.
Grazie B&B sei un'amica.
Anonimo ha detto…
Vetiver! soltanto al pensiero torcevo il naso, la mia mente andava in modo subitaneo ad una massa verde ai bordi di un'acqua ferma e un'odore pungente come le zanzare che ospita.
Quando sceglievo una fragranza lo evitavo ma oggi che era il tanto atteso giorno degli scambi B&B mi ha portato, fra le tante meravigliose fragranze, una boccetta di Vetiver di Etro e ho premuto il piccolo atomizzatore:

le mie pupille si sono dilatate per lo stupore e per il piacere, era il profumo di un' angelo.

Non ricordo di aver mai sentito in vita mia nulla di piu' femminile e delicato per tutto il resto del pomeriggio ho camminato sospesa come su una nuvola, mi sentivo realmente fluttuare...leggera...un senso di beatitudine raramente provato.
Grazie B&B sei un'amica.
Diakranis ha detto…
Davide: mi permetto di fare un pò di pubblicità alla mia recensione di l'air du desert sul forum di adjiumi... trovi il link nella colonna a destra di questo blog... lo feci tradurre e poi mandare a Tauer dalla nostra B&B e lui, gentilissimo, mi ha pure risposto dicendomi che gli era piaciuta! Ovviamente, gentile com'è non avrebbe mai detto che era una schifezza... comunque, se vuoi darci un occhiata la trovi nella sezione recensioni del forum...

Non vedo l'ora di provare questo vetiver... il vetiver di Malle mi è piaciuto un sacco, ma sul mio ragazzo, su di me stona..

:-)
Marika Vecchiattini ha detto…
Ciao amici! Giuseppe, mentre scrivevo ti pensvo e ti immaginavo con le bave... (eh eh eh!!!).
Davide, mi spiace ma per ora credo che non abbiano fialette dei Tauer, e del vetiver men che meno. Andy ne aveva fatto regalo un paio di settimane fa per il terzo compleanno del suo blog, ma io non lo sapevo e non sono riuscita a segnalarvelo in tempo. Così ieri mi ha scritto che gli è dispiaciuto un sacco dire di no a tutti gli amici che gli hanno scritto dall'Italia per avere i campioni, ma ha finito le fialette e il prossimo stock sarà disponibile tra un bel pò... Voleva che lo sapeste, che non era cattiva volontà, ma solo esaurimento scorte per eccessivo entusiasmo dei partecipanti. Magnifiscent, ovviamente Sycomore va insieme ai tre Dior: domani farò un pò di prove e ti saprò dare il mio parere (mi hai fatto venire l'acquolina). Vent Vert (originale) lo sto testando da qualche sera grazie ad Anna Maria che mi vizia appena può, e devo dire che hai ragione al 200%: accostato alla femminilità di una donna, questo vetiver amaro e rauco è sensualissimo e moooolto affascinante. Di nuovo, Vent Vert non è della grande Cellier? C'è tutta lei, qui dentro, io la sento. Di Ma Griffe invece, ho trovato un flacone originale (c'è un post a luglio o agosto 2007) e alla fine mi piace meno del Vent Vert: troppe aldeidi polverose, un vetiver meno graffiante di quel che mi sarebbe piaciuto. Le Baisier du Dragon invece lo trovo interessantissimo: non mi piace abbastanza da comprarlo, ma quando faccio un giro nelle grandi catene, spesso uno spruzzo di Le Baisier viene via con me, e me lo studio a lungo.
Lavinia ma che bello, sono felice che il vetiver di ieri ti abbia fatto salire su una nuvoletta profumata. Quanto a me, il Solstice che mi hai dato mi ha incantata per le somiglianze con Tabac Blond (stessa "ombrosità", forse anche più spinta), e sto studiandomi con calma il vintage di Baghari. Ma Paris di Coty mi è rimasto nel cuore. Avevi ragione, è superbo.
Brava Diakranis, pubblicizza, pubblicizza! Il forum di Adjiumi è un pò il fratello maggiore di questo blog, essendo nato prima. Inoltre, il fratellone stesso ogni tanto viene a fare un'annusata qui da noi, quindi è solo un piacere! Gretel, ho idea che alcune interpretazioni sintetiche del vetiver di bassa categoria abbiano prodotto danni, negli ultimi 10 anni! Per questo oggi il vetiver torna a sorprenderci: perchè non ce lo ricordiamo, quanto può essere meraviglioso! Sel de v. non mi aveva colpita molto: tra i TDC -che io adoro, guarda la mia wishlist!- il Sel e la Rose Poivrèe sono per me meno interessanti di altri. Ma è solo una questione di gusto: li trovo comunque due composizioni davvero pregevoli.

ps
ah questi uomini, che riescono a far splendere i nostri profumi in modi nuovi ed insospettabili...
Anonimo ha detto…
Ah Vent Vert vintage, quanto mi piacerebbe essere fortunato come te ed averne un piccolo campioncino! ;)
Dici che si sente che c'è dietro la mitica Germaine? :D
Eh si, impertinente e ribelle come lei :D
E assolutamente affascinante.

Magnifiscent
Tamberlick ha detto…
NOOO! Vuoi dire che nnon ha più campioni di nessuna fragranza?? Allora mi sa che dovrò seriamente meditare di comprare L'air du desert per non rischiare di rimanere senza. Ero interessato anche a Maroc pour elle da sottoporre a mia mamma: sta finendo il suo Opium: era uan versione estiva che hanno fatto solo un anno e poi non più. Le ho sottoposto Grand Amour di Goutal, ma mi devo ripetere: i Goutal non riescono a convincermi. Ohibò. Troverò altro. Per caso ho scoperto che avevi recensito favolosamente un profumo di Maitre parfumeru et gantier: Ambre precieux. Bhe lo proverò... Non conoscevo questo marchio.
Per Diakranis: la tua recensione è veramente convincente! Sì penso faccia un effetto simile anche a me: è un profumo che decide lui quando e come indossarti! D.
Anonimo ha detto…
Mi incuriosisce questo nuovo profumo di Andy Tauer! Non amo il vetiver se non mescolato sapientemente con altri ingredienti (vedi L'Air du Desert Marocain che adoro!). I profumi dove il vetiver è predominante, al mio naso hanno sempre, un'evoluzione nefasta: dopo un inizio erbaceo, fresco e asciutto,(molto piacevole) nelle note finali vira immancabilmente, fino a ricordare posaceneri colmi di mozziconi spenti. Cenere di tabacco bruciato. Solo a me,dà questa sensazione?
Lilith
Anna Maria ha detto…
Magnifiscent, guarda che lo trovi facilmente sul web, c'è una in costa azzurra che vende un 7 ml per poco.
tutti i 4 ml che ho acquistato (4), con o senza scatola, erano impeccabili e con ottima tenuta...
Sicuramente la cellier utilizzava essenze nolto stabili perchè non ho notato alcuna alterazione rispetto a quando era in vendita e lo acquistavo da sedicenne scoppiandomi molti soldini (per il mio portafoglio)
Marika Vecchiattini ha detto…
Anna Maria, grazie per l'info, spero che Magnifiscent la legga perchè ne vale la pena.
Yemanjà, secondo me è solo perchè non hai ancora trovato il tuo vetiver, quello che risuona bne con la tua pelle. Provane uno non esclusivamente "verde": quello di Tauer quando esce, ma anche Vetiver Tonka degli Hermessence, e poi se ne hai voglia, dimmi che succede. Non c'entra niente ma te lo dico lo stesso: ti ho mai ringraziata per avermi passato la meravigliosa abitudine all'olio di monoi? Se non l'ho mai fatto, lo faccio ora :-)
Davide, spero di essere ancora in tempo per un piccolo consiglio per la tua mamma: già che vai a sentire Ambre Precieux falle provare, sempre id MPG Vocalise (che Elmifra mi ha fatto scoprire da poco) e Baghari (Robert Piguet). Anche se, ripensandoci, potresti innamorartene prima tu...
Tamberlick ha detto…
Allora, allora, allora... Intanto cara B&B, ti ringrazio per la dritta.
A dire il vero ieri a milano ho sentito Songes di Goutal e l'ho trovato 10 volte superiore a Grand Amour: ero già convinto di prenderlo per mia mamma, ma solo averle fatto odorare il cartino (Mazzolari aveva finito i campincini di quella fragranza e lo credo!) le ha fatto storcere il naso. A momenti la strozzo! "E' amaro, blah!" AMARO!? Mah... Fuma troppo quella donna! Quanto ai profumi di Maitre etc etc (mi piace chimarlo così scherzosamente) costano veramente troppo. Ma per arrivarci dovrò fare un breve e dramamtico resoconto di quel che ho fatto ieri a Milano. Diciamo che ho fatto una mia personale "Sniffathina". Tappa 1: Mazzolari per Diptyque. Glielo dovevo, dopo i campioncini. E ne ho guadagnati almeno altri due perché mi sembrava di essre un pezzente a chiedergliene 5 o 6. oddio, avrei bisogno di un po' di pagine. Cercherò di farla breve: tanto non sono un naso... Ho provato "su mouillette" L'eau, L'autre, Trois L'ombre dans l'eau, Oyedo, Tam Dao... Credo questi. Oyedo, pompelmo rosa, l'ho eliminato. Io adoro i pompelmi rosa o gialli. Mangiarli però. Trois sa di chiesa, a mio avviso. Ma io adoro quell'odore, quindi l'ho subito amato, ma è importabile. Magari se diventassi prete... L'autre è molto particolare. Ahimè non avevano campioni: va riprovato. Ho scorto note verdi ma tenui e secche ma temperate da un qualcosa dal fondo agrumato. Ottimo. L'eau è una leggera cannella + chiodi di garfano: sono le due note che più sentivo. Se fosse fatto male assomiglierebbe alle Brooklyn "cinnamon". Ma è fatto da Dio: discreto e... papabile! Tam Dao e L'ombre dans l'eau... mah! Non li squalifico per nulla. Anzi... Allora mrttiamola così: i Diptyque li ho trovati fragranze veramente complesse, complicatissime: è la rpiam volta che mi capita di rendermene così conto. La mia contezza della complessità nei profumi si limitava a quelli che iniziano sporchi e poi nel giro di non molto esplodono ( ma non chiedetemi: non me ne ricordo!). Vanno veramente "studiati" uno per uno. Ho rimeditao anche stavolta campioni. L'eau e Eau lente. Del primo ho già detto. Del secondo... Una delusione per ora: la mia pelle ha esaltato delle note cipriate che schiacciavano quella nota di "Vin brulé": ma ho il campione e me lo studio, non rinuncio. Comuqnue me li devo "riascoltare" tutti. Soo verametne ardui: tranne Oyedo, non ne posso sqalificare nessuno. Forse Vrigilio: troppo carnoso. Come una delusione da tracollo: Rien. Perchè poi, sono passato da ETRO, dove ho sentito Gomma che non regge il confronto con Knize Ten per evoluzione e persistenza (sempre su di me: è ovvio!) e dopo ancora. da Profumo. Una vera e propria Sniffathina, come dicevo. Lì ho sentito tre profumi. Dei tre, purtroppo due li ho disprezzati su pelle e quallo più buono solo su carta perché avevo finito gli spazi. Dunque. Rien. Al suo esordio come era sul cartino l'altra volta. Nel giro di 15, 20 minuti è emersa uan cipria che mi suggeriva del "marcescente". Dopo un ora e fino alla doccia della sera ( e oltre) ha perso tutta la sua connotazione cuoiata per trasformarmi in un incenso... Insomma, mi ha ricordato di quando facevo il chierichetto e usavo quando accendevo il turibolo trovavo incenso di pessima qualità. Che delusione! Sulal carta era così diverso: pensate che ho ancora adesso il cartino di una settimana e mezza fa! Poi appena ho detto cfhe ero fanatico di cuoio, il sig. Guido mi ha sottoposto l'espereinza più - scusatemi - "schifosa" della mia vita. Ho pure scordato il nome. Di Montale... Oud cuir? Could be? Mi ha detto: "Se mette questo e va da Louis Vuitton non la fanno più uscire". Giusto. Ora: che ami le note cuoiate... Ma: evviva la verosimiglianza, ma non voglio puzzare di portafoglio! E' UGUALE! E poi: i profumi di Montale non sono profumi... sono schifezzuole oleose che ti impataccano e non ti mollano più! Ce l'ho ancora su adesso, nel gomito: e mi nausea, sa di pesce morto... No, No.. Ne proverò altri, ma con parsimonia e per cultura personale.
Infine: Ambre precieux, solo su cartino. WOW!!! Troppo per le mie tasche, però è un invernale che agnognerò: al mio primo stipendio, giuro lo prendo se anche qui la prova pelle non fallirà. E, prima di lasciarvi, una notiziuola: Ambre precieux è esaurito anche in Francia. Si attende una riproduzione. Quindi se volevate comprarlo, dovrete attendere!
Finito? Ma va! Rinascente: Jo Malone su consiglio di Gretel. Una paicevole sorpresa. Oggi ho provato su pelle Ginger e noce moscata... Me li passerò tutti per bene: anche la verbena... devo risetirla. Costano una bottarella: 80 euro per il 100 ml e 40 per il 30 ml. Vedremo... Molta persistenza, poco sillage. Ultimissima cosa: Bois d'argent di Dior non mi è piaciuto. Gli preferisco Eau Noir (la migliore), ma anche la minimalista Cologgne blanche. Evidentemente ho un pelle particolare! Mah! Scusate la prolissità! Ciao ciao, D. PS: B&B, ho trovato gironzolando sul tuo blog l'intervista a RADIO"! Che bella voce! Mai pensato di cantare? E un pochino me ne intendo...
Anonimo ha detto…
Tesoro!:-) Sono contenta che anche tu abbia incominciato ad amare il monoi!! Ma di quale marca?? Io ho sempre usato quello di Yves Rocher, ma la cara Gretel mi ha regalato quello di Fitocose e devo dire che è davvero eccezionale: non solo rende pelle e capelli morbidi e profumati, ma regala anche un'abbronzatura caraibica...;-)
Bacioni!
Zia Lilith
Diakranis ha detto…
davide mi permetto di dissentire solo sul fatto che i montale siano schifezzuole oleose etc etc...

magari hai solo avuto sfortuna e hai beccato solo quelli che non ti piacevano... ma non sono affatto profumi di scarsa qualità... oppure semplicemente non hanno uno stile che si sposa con il tuo gusto... ma non sono di scarsa qualità (ma non sono nemmeno dei profumi di qualità eccellentissima, ovvio) :-)
Tamberlick ha detto…
Cara Diakranis, certo che puoi permetterti di dissentire! Ci mancherebbe altro!
Ovviamente ogni giudizio scritto come oggettivo e generalizzante va ridotto all'esperienza idividuale, soprattutto in materia di profumi: penso anche io che Montale sia un ottimo naso; non sarebbe stato in grado di ricreare l'esatto, preciso odore del cuoio. Poi Red vetyver, non mi è dispiaciuto: anzi è un buon vetyver. Forse avrei dovuto limitare il mio giudizio troppo perentorio alla sola linea Aoud o Oud : ne ho provati due, quanto basta per capire che caratteristica comune degli Aoud è quella di essere estremamente oleosi. In questo senso, sì: impataccano, sono untuosi e questo mi ha fatto sentire "sporco". Ancora: magari è solo caratteristica propria di White Aoud e di Aoud cuir (se si chiama così quello "à la Vuitton"). Il catalogo dei Montale è assortito e non tutti sono Aoud. Sicuramente ne proverò altri.
Quindi, da un lato ti chiedo venia per aver fatto di tutta l'erba un fascio; dall'altro però non posso non testimoniare la mia esperienza sgradevole con Montale. Per inciso: quell'odore mi è rimasto anche dopo una nuotata nel lago e due docce. E dopo tre giorni, il mio naso ne scorge ancora un sentore di borsetta in pelle di daino nell'incavo del gomito.
Facciamo così: consigliami qualche buon Montale e prova a farmi cambiare idea; sarò ben lieto di farlo! Un salutone! D.
Anonimo ha detto…
E' una recensione talmente affascinante ed evocativa che fa venir voglia di conoscere Vetiver Dance anche a me, che non riesco a non associare la nota del vetiver a un fine e baffuto gentleman inglese abbigliato con un impeccabile vestito in tweed, pipa e giornale tra le mani. :-)
Un abbraccio!
Datura
Anonimo ha detto…
Hi, what great to find a italian perfume blogger as you. I am Cris Rosa Negra,I am friend of your friend Grazy. Well, I do not speak Italian, can read a little bit, but I hope to visit you there. If you wanna visit my Brazilian perfume blog, bienvenutto a te!

http://perfumedarosanegra.blogspot.com

Cris
Marika Vecchiattini ha detto…
Davidne, cantare? Ma io canto già in continuazione: sotto la doccia, mentre guido lo scooter nel traffico, mentre cucino, mentre scrivo al computer... non ho mai preso lezioni serie, ma cantare mi piace moltissimo.
Hai visto quanto cambiano le fragranza dalla carta alla pelle? E se tra qualche mese, col fresco, riproverai alcune di quelle che a pelle ti hanno deluso, vedrai come le sentirai diverse! E questo è dovuto alla stagione calda e all'umidità, che fanno volar via alcune note e ne rendono roboanti delle altre. Quindi, una riprova s'impone (e così non finiamo mai di imparare mannaggia...)! Il bello delle sniffathine o sniffathone è soprattutto nel riuscire a incontrare tutte o quasi le fragranze di una certa linea: così si riesce a guadagnare una visione globale del discorso che quel marchio vuol fare attraverso le sue fragranze, si riesce a farsi un'idea generale del tipo di estetica che sta alla base delle creazioni, e questo ci permette di vederle meglio, di valutarle nel contesto di un discorso più ampio. Pur restando anche singoli prodotti artistici, chiaro. Con l'oud di Montale ho anche io qualche difficoltà per ora quelli che ho sentito non mi sono piaciuti, mentre M7 di YSL mi ha conquistata. Forse perchè nelle frgranze di Montale l'oud è naturale (almeno, si dice) e quindi ti dà una "botta" forte, mentre in M7 non lo è, con un risultato molto più soft e adodmesticato? Se qualcuno ne sa qualcosa in più e ha voglia di condividerci le sue riflessioni...

Yamanjà, anche io lo uso sui capelli, come dopodoccia, e d'estate come olio solare. Ne prendo uno che ha un'immagine di ragazze polinesiane in spiaggia, sempre quello (flacone da 500 ml). E' assolutamente fantastico.

Daturina, tesoro, ma che bello vederti ogni tanto passare di qui! :-)

Dear Cris, hi, and welcome in this fragrant place. How nice, a new friend from Brazil! Thank you for sharing your blog with us, I will definitely visit you as soon as I can. And many greets to my dear friend Grazy, the sweetly scented faery!
Hi dear, I appreciate if you can link my blog to yours . Soon many italian niche on there and in english language. It is a pleasure to find a Italian perfume blog. you are unique as mine.

Bacio, Cris
ADJIUMI ha detto…
Ho comprato un sample
e sono riuscito a sentirlo....prime impressioni non troppo positive, forse l'inizio mi disturba e me lo rovina un po'.
Lo sentirò meglio ma l'ho trovato un po' pasticciato.
Marika Vecchiattini ha detto…
Sì si amico, riprovalo... avrai già capito che come tutti i Tauer, non è proprio un profumo "facile"! :-)
Tamberlick ha detto…
Caro Adjumi, i Tauer sono profumi difficilissimi!
E' come l'arte della guerra di Sun-Tzu (credo...): è un po' come aspettare che il fiumi ti posrti il cadavere del tuo nemico: bisogna saperli attendere, studiare cglierli nel momento esatto: p.es. io L'air du desert marocain l'ho disprezzato ai primi di luglio qunado me lo provavo di giorno coon 35° di calura... E' bastato un temporale per farmene innamorare e ora per comprarlo aspetto solo che Tauer lanci il campione di Vetiver dance per provarlo... Però potrei comprarlo prima: non so se resisterò tanto senza vere quel sentore di 'confetto' che L'air du desert lascia sulla mia pelle come nota di fondo! Però ci vuole tempo, tempo, tempo. Ho anchen io campione di lonestar memories: non fa per me, però ogni volta che ne spruzzo un pochino sento ora una nota... ora un'altra! Fremo per ascoltare cosa abbia da dirmi, Vetiver dance!
Saluti da un Davide di ritorno da una festa del vino e quindi un po' pienotto (meno male che non ho beccato carabinieri o polizia... sennò con la mia patente ci facevano i coriandoli per carnevale!)
Anonimo ha detto…
I tawer sono meravigliosi una scoperta continua, li incontri ti incuriosiscono con leggera indifferenza poi li ricordi,li ritroovi curiosamente lì in memoria, li cerchi e boooom scoppia il fulmine, ti ritrovi innamorato!
Anonimo ha detto…
Gentilissima Marika,
cercavo informazioni su Cœur de Vétiver Sacré e per caso ho letto la tua recensione di Vetiver Dance.Mi sono riaccostata al vetiver in quanto da ragazzina spesso "rubavo" qualche goccia di Vetiver di Guerlain del mio papà e avevo voglia di rituffarmi nostalgicamente in quella struggente atmosfera olfattiva. Premetto che sono un'estimatrice dei profumi di L'Artisan Parfumeur (attualmento uso Timbuktu, Piment Brulant ed altri).Ho trovato però la descrizione del profumo di Tauer assolutamente intrigante e mi sono totalmente fidata acquistandone un flacone "alla cieca". Devo dire che Vetiver Dance è davvero un profumo straordinario, oltre ogni aspettativa. Le note di testa agrumate sono una gioia dei sensi che a poco poco lasciano aprire i fiori e un fantastico vetiver che persiste delicato accanto ai legni con un'alchimia, oserei dire ,perfetta.Complimenti a Andy Tauer per questo capolavoro e anche a te per la tua competenza,la tua grande sensibilità e complimenti anche per il tuo blog, interessante e ben strutturato. Ti seguirò più spesso!Grazie,
Mara

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