Etoile de Hollande, Mona Di Orio
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Ieri e oggi ho indossato Etoile de Hollande, una fragranza dominata da un nota di rosa turca, che mi ha ricordato il rossetto rosso e i guantini -dello stesso colore- che Mona indossava l'ultima volta che ci siamo parlate.
Di questa fragranza sorprende il gran numero di sfaccettature: pur essendo indiscutibilmente una fragranza alla rosa, la sfaccettatura legnosa (patchouli e legno di cedro) risalta fin dall'inizio, così come un riflesso fruttato (bergamotto e pesca bianca), uno poudrèe (l'eliotropina), un sentore cuoiato (forse dovuto all'accordo benzoino/balsamo del Perù), che per me è responsabile dell'effetto "velluto sulla pelle" e per finire uno liquoroso/Rum.
Insomma, la fragranza è complessa, calda e con un lieve tocco sensuale che ho apprezzato. A me ha fatto l'effetto di una lunga stola di velluto cremisi, calda e morbida al tatto.
Tra tutte le fragranze della linea "Les Nombres d'Or" secondo me è quella che più si discosta dalle altre. Non so se Mona avesse finito di comporla, prima di andarsene, ma... ci sento qualcosa di indeterminato, come un finale che si apre a diverse possibilità. Questa caratteristica, che in altre fragranze darebbe l'idea di "indefinitezza" qui non stona, anzi. Etoile de Hollande è una fragranza già ricca e articolata di suo, inoltre essendo l'ultima composizione di Mona, possiede anche una storia "forte". Il senso di indefinitezza che la pervade, in qualche modo le toglie qualsiasi rischio di gravità e pesantezza, e le offre un "respiro" che altrimenti faticherebbe a conquistarsi.
E voi? State indossando qualche fragranza di Mona? Come la ricorderete in questi giorni?
Foto da Visoflora.
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Andrea di Mantova