Pitti Immagine Fragranze 2015, primo bilancio
E
anche quest'anno Pitti Fragranze (sito qui) non ha deluso le mie attese: c'era
davvero tanta, tantissima roba da annusare, pure troppa, tanto che un
giorno non solo non è più sufficiente per girare tutti gli stand
più importanti ma ce ne vogliono almeno due, se non tutti e tre.
Segno che questa fiera continua a crescere e attrae ogni anno sempre
più espositori e compratori. Per quanto riguarda i marchi in
esposizione ho visto stand presi d'assalto e sempre affollati, il
che, credo, sia un buon segno.
Ho
partecipato al talk sul Bergamotto calabro di Capua moderato da Cristian Cavagna, fondatore del Forum
Adjiumi (qui). Si è parlato di come il bergamotto viene prodotto con interessanti immagini e ne
parlerò presto.
L'installazione "OGGETTI D'ARTE. FORMA, COLORE, PROFUMO" di Chandler Burr consisteva nell'accoppiare alcuni dei profumi
presenti in esposizione con dipinti di artisti contemporanei che ne
condividevano lo stesso mood/argomento: solitudine, gioia, sensualità,
primavera ecc. In qualche caso sono rimasta folgorata da come la
“coppia” profumo/dipinto funzionasse bene!
Tra
le fragranze che mi sono piaciute di più: Malia (Nobile 1942),
Pichola (Neela Vermeire Creations), Idyllwild (Ineke), The Orchid Man
(Frapin), Chrysolite (Olivier Durbano), i quattro Parfums di Perris,
Olfattology (la nuova linea di Enzo Galardi), Sunshine for man
(Amouage), la linea Baruti, le novità 2016 presentate da MinNew York
e non ancora disponibili. Nelle prossime settimane parlerò di tutte
queste fragranze e di molte altre che ho potuto annusare.
ps
Ah,
c'erano anche i bijoux di Vincenzo Spanò. Tutti gli anni cerco di non fare incetta di collane ed orecchini… ma come al solito non sono riuscita a farne a meno.
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