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Scaldare l'inverno

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Vi racconto cosa si trova in questo momento, nella parte anteriore della mia mensola, cioè quello che sto indossando in queste settimane gelate. Sono tra i miei profumi preferiti di sempre, in ogni condizione e temperatura ma alcuni di questi danno il loro meglio proprio al freddo, io me li sto godendo alla grande. Innanzitutto un patchouli per me irresistibile: Coromandel della linea Exclusifs di Chanel, che la cara AnnaMaria, che ormai mi vuole bene, mi ha mandato per coccolarmi (e non finirò mai di ringraziarla). Ho finito gli 8 ml, e sto iniziando a guardarmi intorno per reperirne una bottiglia. Al limite, da condividere con qualcuno. E' un patchouli molto particolare: ombroso, terroso eppure di una raffinatezza estrema. Molto presente e persistente, mi ha regalato complimenti inattesi per due giorni di fila (e non mi è MAI successo prima). Un altro grande classico del periodo invernale per me è l'Imperial Opopona x delle Nereides, un tripudio di legni e resine che mi fa s

Le Baiser du Dragon (Alberto Morillas per Cartier, 2003)

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PLEASE SCROLL THE PAGE FOR ENGLISH TEXT! Alberto Morillas è un autore che mi piace molto; ha creato decine e decine di fragranze commerciali, molte delle quali hanno saputo dire qualcosa di nuovo ed insolito. Tra le sue creazioni figurano Byzance di Rochas, CK One (1994), Pleasures (E. Lauder, 1995), Kenzo Flower (2000), Kenzo Summer (2005), ma i tre che trovo davvero geniali sono la Cologne di T. Mugler, (2001), M7 per Yves Saint Laurent (2002), e Le Baiser du Dragon (Cartier, 2003). In questi giorni sto indossando spesso Le Baiser du Dragon. A lungo l'ho tenuto d'occhio sugli scaffali delle profumerie: un profumo ombroso, fosco, dal carattere non proprio rassicurante, lo trovavo abbastanza intrigante da spruzzarmelo ogni volta, ma il prezzo del parfum (che ultimamente è l'unica concentrazione che riesco ad indossare) mi suggeriva di aspettare. L'altro giorno l'ho visto su una bancarella di uno dei mercatini natalizi ad un prezzo ridicolo e, appurato che era origi

Bal Musquè (Karine Chevalier/Stephane Humbert Lucas per Nez à Nez)

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PLEASE SCROLL DOWN THE PAGE FOR ENGLISH TEXT! Avevo provato questo profumo già al Cosmoprof, poi durante Pitti Fragranze avevo potuto provarlo di nuovo un paio di volte e ieri sono andata a riprovarlo e me lo sono tenuto addosso tutto il pomeriggio. Da tempo cercavo una fragranza al muschio che non fosse vestita di bianco: le note muschiate vengono date dalla Galaxolide, dall’Habanolide, dall’Exaltolide e da altri muschi di sintesi , in base all’aura più fruttata, boscosa o metallica che si vuol dare alla fragranza. Non è che mi dispiacciano, anzi sono piacevolissimi, soavi, rarefatti, ma hanno un’aria troppo pulita, troppo perbene, invece io associo l’idea di muschio alla terra, alla sensualità, all’amore e lo preferisco, quando è un po’ sporco e animale. Da quando l’IFRA, l’organismo che controlla le materie prime usate in profumeria, ha sconsigliato fortemente l’uso dei nitromuschi come il Musk Ketone, il Musk Ambrette e altri, (se avete la fortuna di possedere un estratto di Chane

Grazia - Dicembre

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Su Grazia di Dicembre è uscito un lungo articolo sui profumi, con una ventina di suggerimenti per lui e per lei. Nella pagina finale si legge una raccolta di curiosità e opinioni sui profumi, e in un paragrafo si cita anche il nostro blog, come luogo in cui si parla della storia del profumo (non è proprio esatto ma... fa lo stesso!). Ringrazio la redazione per questa citazione e santin (mi pare) per avermela segnalata! Cliccate sull'immagine se volete ingrandirla.

Profumare l'inverno/Scenting winter

PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Vi racconto cosa si trova in questo momento, nella parte anteriore della mia mensola, cioè quello che sto indossando in queste settimane gelate. Sono tra i miei profumi preferiti di sempre, in ogni condizione e temperatura ma alcuni di questi danno il loro meglio proprio al freddo. Innanzitutto un patchouli per me irresistibile: Coromandel della linea Exclusifs di Chanel, che la cara AnnaMaria mi ha mandato per coccolarmi. Ho finito gli 8 ml, e sto iniziando a guardarmi intorno per reperirne una bottiglia. Al limite, da condividere con qualcuno. E' un patchouli molto particolare: ombroso, terroso eppure di una raffinatezza estrema. Molto presente e persistente, mi ha regalato complimenti inattesi per due giorni di fila (e non mi è MAI successo prima). Un altro grande classico del periodo invernale per me è l'Imperial Opoponax delle Nereides, un tripudio di legni e resine che mi fa sentire una principessa guerriera. Ruvido di quella ruvidez

Ecco il report dell'incontro

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E scusatemi se vi ho fatto attendere quasi una settimana! Ricapitolando, martedì scorso presso la profumeria Caleri di Genova si è tenuta la presentazione del libro "Il Profumo nella rete", di Ornella Pastorelli", ed. Socialmente. Ornella e io ci siamo incontrate e, tra un caffè e due chiacchiere introduttive abbiamo iniziato a scambiarci opinioni e pareri sulle fragranze che stiamo indossando e quelle che ci piacciono in questo periodo. Poi gli ospiti hanno iniziato ad arrivare e ci siamo seduti per avviare la conversazione. L'atmosfera era calda ed informale: non solo perchè Caleri (negozio di via XXV aprile) è una bomboniera di design e crea atmosfera già da solo, ma anche perchè alcune persone si conoscevano tra loro e si erano incontrate con piacere. Purtroppo però Francesca ha avuto un problema e non ha potuto essere presente. Per iniziare abbiamo parlato del libro "Il profumo nella rete". Ornella aveva preparato un questionario sul profumo che poi ha

Domani da Caleri...

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... nel negozio di Via XXV Aprile 41 (Genova), con Ornella Pastorelli di CasAroma e Francesca Caleri parleremo del "Profumo nella Rete". Del nuovo libro di Ornella, certo; ma anche di come il Web fornisca a gruppi di appassionati come il nostro un angolo profumato per incontrarsi e parlare di quello che ci coinvolge ed appassiona. Per chi ci sarà l'appuntamento è alle 17.30, per chi non potrà esserci ... vi scriverò com'è andata la chiacchierata e vi posterò le foto. A domani!

E quando non ci piacciono più?

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Quando un profumo non ci piace più cosa ne possiamo fare per non buttarlo?Innanzitutto dispiace, con quello che costano, eppoi sembra un pò di abbandonare un vecchio amico. Magari non desideriamo più indossarlo, ma buttarlo via è assolutamente fuori discussione. Esiste un'alternativa valida alla pattumiera? Ebbenesì, dopo attenta considerazione, lettura di numerosi libri e conversazioni con persone degne di considerazione sono giunta alla conclusione che i profumi che non indossiamo più possono effettivamente riciclarsi e avere una seconda vita. Ecco come: 1 Il profumo resta un profumo In genere cerco di organizzare degli scambi (vedi la mia swaplist). Funziona benissimo e mi permette di liberarmi di ciò che non uso più, e conoscere molte fragranze a cui magari non mi sarei avvicinata. Ad esempio ho swappato Vanille Ambre di CSP con due profumini di Carrement Belle che non conoscevo. Uno dei due mi è piaciuto tanto che l'ho finito in un lampo, l'altro... è finito sulla mia

Le 4 fasi della mania

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Dopo il post sulle piramidi olfattive, la cara flinndudu mi aveva scritto di aver tradotto un altro articolo; io mi ricordavo di averlo letto tempo fa e di averlo trovato davvero carino e divertente. Così abbiamo deciso di condividerlo con tutti. Ma in fondo io ho fatto solo un copia-incolla, il lavoro è tutto suo. Grazie amica per la tua generosità! "Ero in profumeria e vedo una ragazza ipnotizzata dal display di Chanel Eau Premiere. Chiede di provarlo alla commessa, che glielo spruzza sul polso. “Sa, io non ho mai provato il classico Chanel n°5, potrei provare anche quello? ”. La commessa spruzza l’altro polso, la ragazza inizia ad annusare un polso poi l’altro. Ho pensato, ho visto nascere una passione. Le persone quando si fanno prendere dal mondo dei profumi passano attraverso certi stadi, almeno io ho fatto così. Provo a spiegare, vediamo se calza anche a voi. Fase uno : Forte Interesse In questa fase amate i profumi tanto da possederne alcuni e da seguire le nuove uscite:

Intervista/Interview: David Frossard (Frapin)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Durante Pitti Immagine Fragranze, a settembre, ho conosciuto Monsieur David Frossard, Presidente di Differentes Latitudes ( qua c'è il suo sito ), che distribuisce in Francia diversi marchi di profumeria di nicchia. Abbiamo parlato soprattutto di quella che è davvero la sua linea: Frapin. I Frapin discendendono dal grande scrittore francese Rabelais (potete ingrandire l'albero genealogico lì accanto) e producono Cognac fin dal 1270; un Cognac Gran Cru famosissimo, premiatissimo ed esclusivissimo (23 dei 25 ristoranti francesi tre stelle Michelin hanno nella loro cantina il Cognac Frapin). Sul sito dei Frapin trovate tutte le info. Quando all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 il presidente Gustave Eiffel premiò con la medaglia d’Oro il Cognac Frapin, si lamentò con la famiglia che ne venisse prodotto poco. Allora gli raccontarono che la colpa era del tetto del loro capannone, che con il brutto tempo veniva scoperchiato dal vento e qui

Karanal

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Quando ho acquistato Terre de Sarment di Frapin, un paio di mesi fa, l'ho fatto di getto, affascinata da una nota particolare che avevo già sentito, ma mai bene e in evidenza come qui. Qualcosa di potente, con una personalità così forte che da sola bastava a suggerire l'idea del legno invecchiato, dentro cui ha riposato a lungo del cognac. Legno, canfora, caramello, frutta matura. La descrizione della fragranza evoca esattamente la sensazione che mi dà quella nota. Non sapevo cos'era, ma tutta la composizione vi ruota come intorno a un perno, in un modo così armonioso che per me era stata motivo sufficiente per comprare subito il profumo. Qualche giorno fa ho ordinato un altro quantitativo di molecoline sintetiche da studiare dal solito sito americano The Perfumer Apprentice, ed ero in attesa di ricevere la scatola con l'ordine. Oggi arrivo a casa, inizio ad aprire la scatola e... Bam! Quell'odore. Non dentro alla fragranza che mi piace tanto, ma da solo. Così preci

Elle - ottobre

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Su Elle di ottobre c'è un articolo a cura di Mariangela Rossi (autrice del "Libro del profumo") , che fa il punto sulle novità presentate a Firenze. Cita anche il nostro blog, come luogo per scambiarsi opinioni in rete, e la ringrazio molto per questa piccola attenzione. Cliccate sull'immagine per ingrandirla!