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Pitti Immagine Fragranze: resoconto (I parte)

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Eccomi di ritorno dopo due giorni intensissimi: sabato mattina alle 12 ci siamo viste con Diakranis alla stazione di Firenze, ci siamo conosciute, abbiamo mangiato qualcosa e poi abbiamo visitato la storica Officina di S. Maria Novella. Poi siamo andate alla boutique di Villoresi (che era chiusa), dopodichè abbiamo sbagliato sede (pensavamo che Pitti Immagine Fragranze fosse a Palazzo Pitti... sbagliato!) e finalmente solo alle tre e mezza ci siamo dirette verso la sede di "Fragranze", dove non siamo nemmeno riuscite a visitare tutto. In serata Diakranis è tornata a casa mentre io ho aspettato mio marito per trascorrere una domenica romantica (e profumata): abbiamo passato una bella ora piena all' Olfattorio che ha appena aperto e poi siamo tornati per un paio d'ore alla sede di Fragranze, così ho potuto finire con calma il mio giro. Il bello di questi due giorni è che annusando così tante fragranze, parlando con i distributori, con i responsabili prodotto, con coloro

Pitti Immagine Fragranze

Domattina prendo il treno e vado a Firenze a vedere Pitti immagine Fragranze! Sono tutta eccitata, esattamente come se avessi 8 anni e domani fosse Natale. Mi porto anche la macchina fotografica così potrò postare anche le foto. Ci vediamo lunedì!

Jammin e 2000 Ans d'Amour (Reminiscence)

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Reminiscence è una piccola azienda nicchia, creata negli anni '70 a Juan Les Pins, nella Francia del sud. Produce una linea di profumi e diverse linee di bijoux très très chic. Da noi i loro bijoux costano un botto, mentre i profumi (che secondo me sono di qualità superiore ai bijoux, e comunque di qualità superiore a molte altre linee più blasonate) costano cifre ancora abbordabili: una media di 60 euro per 100 ml. Conoscevo già il loro Patchouli, che merita una recensione a parte perchè davvero è tra i migliori che abbia mai annusato; l'Ambra, che è densissima, speziata, poudrèe, vagamente animale, può piacere o no ma non è un'ambra banale. Invece Rem, il loro proumo più famoso non mi è mai piaciuto un granchè ma resta comunque amato da moltissime persone ed ha l'indiscutibile pregio di essere stato un profumo originalissimo quando uscì, tanto da essere considerato, oggi, un  capostipite della famiglia ozonica/marina, caratterizzata da note salate e acquatiche. L'

Timbuktu (L'Artisan Parfumeur, 2004)

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Nella cultura anglosassone Timbuktu è l'Altrove per antonomasia: il luogo -forse di delizie, certamente di avventura- più esotico e lontano possibile. Così lontano che, più che un insieme di coordinate su una carta geografica africana, Timbuktu è un luogo mentale, una condizione dell'anima. Essere a Timbuktu significa essere in un Altrove inaccessibile. Io questo Timbuktu l’ho trovato un profumo davvero particolare, uno speziato che sa davvero di Africa, grazie al pepe rosa/cardamomo -che secondo me danno un tocco più “africano” che “orientale” alle fragranze speziate. Bertrand Duchaufour secondo me ha prodotto una delle migliori fragranze dell’Artisan Parfumeur. Sì e vero, anche questo dura poco e lo dico subito, ma comunque dura sempre una manciata di minuti più di molti altri profumi dell’Artisan e bisogna rendergliene merito. Ha una piramide curiosa: Note di testa: mango, pepe rosa, cardamomo, Cuore: fiore di karo karounde legno di papiro, incenso, Base: mirra, vetiver, pat

Aromi discutibili: il lato freak in ognuno di noi / Arguable smells: the freak inside anyone of us

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! Un paio di settimane fa ero all’Orto Botanico di Montemarcello e mi stavano mostrando una piantina di ruta, che in Liguria viene tradizionalmente usata per insaporire la grappa. La ruta odora esattamente di pipì di gatto mista a liquirizia amara, ma quando viene immersa nell’alcol rilascia una aroma leggero e pungentino, piacevole e digestivo. Però annusata così, dalla pianta, è davvero sgradevole, ai limiti del nauseante. Invece a mio marito quell’odore è piaciuto moltissimo, tanto da sfregarsi le foglie sul polso. A una mia amica, invece, piace l’odore di benzina: quando si ferma a fare rifornimento annusa a pieni polmoni con aria estasiata. Mio padre impazzisce per l’odore (e l’aroma) delle cipolle: le fa in insalata, con le arance, anche da sole tagliate a rondelle accanto alla bistecca…con gran disperazione di mia madre che dopo tanti anni non si è ancora abituata. Io confesso di avere un debole per l’aglio. L’odore mi piace da morire, il gusto

Ambre Precieux (Maitre Parfumeur et Gantier)

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PLEASE SCROLL DOWN FOR ENGLISH TEXT! La migliore Ambra che io abbia mai provato: su un altro pianeta rispetto a qualsiasi altro profumo all’ambra. Il sito di Maitre Parfumeur et Gantier inserisce questa fragranza tra quelle maschili, e penso davvero che sulla pelle maschile dia il meglio di sè, diventando nobile, intensa, roca, profondissima. La immagino su un uomo sobrio e sensuale, naturalmente elegante senza bisogno di dandismo o altri eccessi. Ma anche su una donna è un profumo fantastico; suggerisce una femminilità "di carattere", un temperamento passionale unito ad una calma “regale”. Il profumo non ha uno sviluppo particolarmente ricco: si compone di una base calda, possente e leggermente affumicata d’ambra grigia su cui scivolano note boscose, balsamiche e speziate. Ambra, legni, spezie e balsami: tutto quello che mi piace in un profumo, tutto nello stesso flacone. Meno esotica e “caratterizzata” di Ambre Sultan (Lutens), più sontuosa e ricercata dell’Ambra di Etro,

Fragranze - Pitti Immagine

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Dal 14 al 16 settembre 2007, nei Giardini di Palazzo Corsini a Firenze, Pitti Immagine presenta la quinta edizione di "Fragranze", evento unico nel suo genere in Europa dedicato al mondo della profumeria artistica e selettiva. Oltre 100 marchi in esposizione, tra cui: Aqaba, Clive Christian, Crabtree & Evelyn, Diptyque, E. Marinella, Floris, Il Profumo, La Maison de la Vanille, Laura Tonatto, Le Prince Jardinier, Lorenzo Villoresi, Maitre Parfumier et Gantier, Menard, Nougat, Penhaligon's, Robert Piguet e altri. L'apertura al pubblico è prevista per sabato 15. Ulteriori informazioni qui: http://www.pittimmagine.com/it/fiere/fragranze/

Nuits de NoHo (Bond n.9, 2005)

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Bond n.9 è un’Azienda di New York che ha creato una ventina di fragranze che celebrano, olfattivamente, i diversi quartieri di New York. Così sono nati Chinatown , Little Italy, New Haarlem, gli Hamptons e molti altri. Nuits de NoHo (che sto testando grazie ad una cara amica) è un profumo da indossare per uscire la sera; non tanto per una cenetta romantica quanto forse per una discoteca, per sicuri di essere notati. Appena spruzzato somiglia in maniera impressionante ad Angel di T. Mugler; il patchouli si sente potente fin da subito, un tipo di patchouli squillante ed aggressivo, ma non per questo ruvido o selvaggio, anzi come addomesticato e reso inoffensivo da una nota di frutta (bergamotto e ananas). Il mix di NdN risulta meno gourmand e più raffinato di Angel. Poi arrivano note di legno di rosa, dolce e mielato, la vaniglia, il muschio grigio (?). Ha qualcosa di piacevolmente metallico, e vagamente artificiale. Anche se ogni tanto mi piace indossare qualche profumo del filone orien

HIROSHIMA MON AMOUR (work in progress)

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During Pitti Fragrances 2009 Stephan Humbert Lucas , creator -with his wife- of the artistic brand Nez à Nez ( website )asked if we could collaborate on a project. "There are things I have inside right now, and that relate to the concept of death, and I feel that I want to express them somehow. I'm thinking of a perfume named Hiroshima Mon Amour . The perfume of Death, a sort of Life chant. There is so much misinformation around the figure of the perfume composer, and instead I want to share my work with others, I want people to come into my creative process, to read it and follow it step by step. Attempts, mistakes, everything. But I paint, I create scents... I don't use words to tell things; Instead you don't compose, but I follow your blog, I saw that you tell things simply, as they are, I like that. I'll send you texts and drafts vials to sniff, you do whatever you want... ". Well, I am excited, grateful and happy because the journey to Hiroshima Mon Am

Carnation (Mona di Orio, 2006)

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Io non amo particolarmente i profumi floreali, ma Carnation mi ha fatto sospirare. Il nome "Carnation", intanto, mi pare adattissimo. Potrebbe evocare la parola "garofano", invece quello che aveva in mente la sua creatrice Mona di Orio non è un termine in lingua inglese ma in lingua francese, dove carnation significa "incarnato". E infatti è un profumo per la pelle, delicato, che si scosta poco, facile che chi ti si avvicina ti dica "sai di buono", piuttosto che "che buon profumo hai". La fragranza ha un effetto confortante, è morbida, ben costruita, senza cuciture; non c’è un aroma che spicchi particolarmente. Come un coro che canta sottovoce per salutare l’arrivo dell’alba, con una melodia dolce e sommessa senza suoni acuti. Si sentono fiori bianchi tra cui gelsomino e ylang-ylang, garofano, qualcosa di verde in un sottofondo lontanissimo (forse il geranio bourbon), delle spezie che non riconosco, e poi il muschio e l’ambra. Dopo mezz

Profumi da Fate e profumi da Streghe: le Fate

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I miei profumi da fata: - Musc Alizè (Comptoir Sud Pacifique) mi fa sentire una piccola fata dell’alba vestita di rosa; nel momento in cui il sole sta sorgendo lei spiega le sue alucce traslucide e con una piroetta gli vola incontro. E' amica dei passeri, delle rondini e delle farfalle. E' una fatina buona-buona, che sparge sorrisi in ogni luogo dove vola. - Heliotrope (Etro) è la fatina che sovrintende all’arrivo dell’autunno, che fa maturare le castagne sugli alberi e il vino nelle botti. Una fatina che ama il buon cibo e organizza tavolate di amici a lume di candela, sotto i grandi funghi dei prati. Quando ci sentiamo sereni, caldi e coccolati, è lei che sparge la polverina magica delle sue ali su di noi. - Feminitè du bois (Shiseido): questo è un profumo da fata adulta, una fata che vive nei boschi da 600 anni, potente e temutissima, ma con un viso dolcissimo e delicati occhi viola. Abita nella corteccia di un albero ed è capace di incantesimi così potenti da ipnotizzare e

Profumi da Fate e profumi da Streghe: le Streghe

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I miei profumi da strega: - Datura Noir (Lutens/Sheldrake) è il profumo di una strana, bellissima strega notturna, che sparge la sua polverina ipnotica sui bimbi grandi per farli addormentare e fargli fare sogni più veri del vero, quelli che di giorno non si riescono a fare. Non è una strega veramente cattiva, è che non tutti l'apprezzano. Ma lei se ne frega e continua a passeggiare nel bosco, di notte, circondata dalla luce della luna e da un lieve aroma di fiori di Datura. - Gucci pour homme col suo fondo d’incenso mi fa sentire la strega di Biancaneve, e allora mi aggiro sulle mura del mio castello con un lungo abito di velluto nero, altera e silenziosa. - Hypnotic Poison (Dior) si spaccia per una fata ma in realtà è una strega. E anche delle più pericolose: subito appare dolce, innocua, invitante… invece finisci invischiata nella sua ragnatela appiccicosa senza esserti accorta che è troppo tardi. Una strega-ragno famelica e letale. - Patchouli Antique (Les Nereides) è una str

Outrageous - nuovo profumo di F. Malle

Frederick Malle ha presentato l'altro giorno il sedicesimo profumo della sua collezione: Outrageous. L'autrice è Sophia Grojsman di IFF, che negli anni ha creato Vanderbilt, Paris (YSL), Jaipur (Boucheron), Tresor (Lancome), True Love (E. Arden) ed Eternity for woman (C. Klein). Tutto questo tripudio di ricchi profumi fioriti e femminilità rosaconfetto mi farebbe pensare ad un profumo di un certo tipo. Invece, Malle le ha chiesto di preparare un profumo che fosse oltraggiosamente sensuale e decisamente unisex. Unisex. Lei? Comunque, la piramide riporta: fiordarancio, caipirinha, lavanderia pulita, mela, ambra e legno di cedro. E io non so più che profumo aspettarmi. Dovrò annusarlo per forza e non vedo l'ora: il tocco di caipirinha mi affascinerebbe (anche se io preferisco il mojito); la mela, più che suggerirmi qualcosa di sexy mi fa tanto "ora della merenda", con tanto di tovaglietta a quadretti rossi e bianchi. Ma è la nota di lavanderia pulita, quella che mi s

Habanita (Molinard, 1921)

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Storico profumo di una storica maison di Grasse, speziato e legnoso con un gusto vagamente rètro, molto ma molto affascinante. Devono passare 15-20 minuti, però, perchè le note d'apertura sono troppo forti, per me, con toni tra il detersivo ed il "fumoso", sgradevoli quanto una sigaretta accesa. Forse sarà l'accordo galbano-gelsomino-petitgrain che domina l'apertura, che forse su altre pelli porta un accordo erbaceo-fiorito, ma invece sulla mia si incasina. Boh! Comunque, bastano 10 minuti perchè la cortina fumogena si apra e appaia un gioiello brillante e sfaccettato, che durerà ore diventando via via più definito e intrigante. Piccante e dolce, sensuale e speziato ma non sfacciato... speziato in maniera raffinata, non pesante. Sento una vaga somiglianza con Parfum Sacrè di Caron, per le spezie-vaniglia sul fondo; Baghari di Piguet -creato 30 anni dopo - a cui presta la bellezza animale (ma Baghari è più morbido) e mi ricorda un pò anche Shalimar , suo coetaneo

Nuovi Campioni da annusare

Molti dei profumi che piacciono a me hanno una distribuzione limitata e quindi non è sempre facile trovarli nei negozi. A volte li vendono solo in Francia, o solo negli USA, o solo nei negozi di questo o quel creatore. Perciò, quando trovo qualche piramide o descrizione che m'ispira, il più delle volte non è poi possibile provare il profumo sulla pelle per decidere con calma se voglio comprarmelo. Sì, potrei anche ordinarlo online ma...se poi non mi piace? Se è diverso da quello che avevo immaginato? Con quello che costano... Meno male che esistono siti che oltre a venderti la bottiglia di profumo vera e propria, ti danno la possibilità di acquistarne anche solo una fialetta a 3-4 Euro, per provarlo qualche giorno, prima di decidere se poi lo vuoi ordinare o no. La settimana scorsa avevo richiesto un pò di campioni e ieri è arrivato il pacchettino con dentro: - Carnation e Nuit Noire (Mona di Orio) - Quelques Fleurs (Houbigant) - Bal a Versailles (J. Desprez) - Le Maroc Pour Elle (

Luctor et Emergo (People of the Labyrinths - 1998)

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Lanciato nel 1998 dai designer olandesi “The People of the Labyrinths”, Luctor et Emergo (Combatto ed emergo vittorioso) è considerato un profumo-culto, capace di farsi amare od odiare, ma incapace di lasciare indifferenti. Partito quasi in sordina, negli ultimi 4-5 anni è diventato una vera celebrità, argomento di discussioni infinite sui forum di appassionati. “Particolare” e “strano” sono i due aggettivi più usati per descriverlo. Ma anche profondo, complesso, cangiante, confortante (anche “orribile”, però!). Mi sembrava che fosse arrivato il momento di conoscerlo, così ne ho ordinato un campione e mi è arrivato l’altro giorno. Lo sto testando da due giorni, e non so bene cosa pensare: mi ha spiazzata completamente. Per dare un po’ di chiarezza a quello che stavo sentendo ho cercato la piramide, ma non sono riuscita a trovarla da nessuna parte: solo impressioni di persone che l’avevano provato. Parte con ciliegie nere e liquirizia, forse accostate al cioccolato amaro, di certo nel c

Black Orchid (Tom Ford, 2006)

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L’Orchidea nera è il frutto di incroci tra varietà diverse di orchidee. L’aroma necessario per questo profumo viene raccolto dai fiori di una piantagione creata appositamente per Tom Ford. Così dicono i comunicati stampa. Ma potrebbe essere “solo” una ricostruzione immaginaria del profumo di un’orchidea nera. Comunque sia, non volevo che mi piacesse, questo profumo. Innanzitutto, troppo costoso (15 ml di estratto costano come la rata di un mutuo), troppo pretenzioso (“Orchidea Nera” sembra il nome di un film di spie russe con Gloria Swanson), troppo esclusivo (“Tom Ford ritiene che non ci sia niente di più desiderabile di ciò che è irraggiungibile” racconta il suo sito) … troppo, insomma. Non sarei mai andata a cercarlo per provarlo. Invece Halexy, una cara amica appassionata di fragranze, a sorpresa me l’ha messo in un pacchettino per farmelo provare. Strega! E adesso come faccio? Mi è piaciuto moltissimo! Intenso, profondo, quasi narcotico, sensuale e ammaliante, misterioso… mi ha ri

Nuova pubblicità Insolence (Guerlain)

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Alla fine se ne sono accorti. Forse perchè il prodotto non stava vendendo come avevano sperato e così hanno iniziato a farsi domande (ad analizzare la risposta del mercato, per dirla nei termini corretti). O forse perchè qualcuno glie l'avrà fatto notare, che la publicità e la fragranza andavano in direzioni opposte, e questo era controproducente (vedi post Giugno 2007 intitolato Insolence). In qualunque modo sia andata, hanno preso spunto dal compleanno di questa fragranza (che compie un anno giusto in questi giorni), e finalmente hanno modificato la campagna pubblicitaria. Sì, d'accordo, è sempre Hilary Swank, ma almeno qui sembra aver tolto i guantoni e appare più calma e rilassata, femminile e quasi ammiccante. Sì, d'accordo, con tutti i soldi che hanno potevano fare di meglio (l'immagine non è ancora perfettamente allineata col profumo). Ma a questo punto, ce ne freghiamo e applaudiamo lo stesso. ERA ORA! Foto: osmoz

Acqua di Parma (1916)

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Una Colonia molto amata fino agli anni '50, usata anche dalle celebrità di Hollywood, ma poi lasciata decadere per qualche motivo che non so. E' stata ripresa negli anni '90, (e meno male perchè mi piace moltissimo) e riportata agli antichi splendori anche grazie ad un marketing ben riuscito. E al fatto che il prodotto è semplicemente fantastico. Ha un avvio brillante e freschissimo, di agrumi di Sicilia (arancia, bergamotto, limone), rosmarino, lavanda e verbena. Tutte essenze che io letteralmente adoro. Potrebbe essere un insieme fin troppo balsamico ed erbaceo, se nel cuore non ci fosse un accordo di fiori dolci come la rosa e il gelsomino (io ci sentirei anche la neroli, senonchè.... nella piramide non c'è!) a controbilanciare l'insieme con una dolcezza soave e aristocratica. Il tutto ricorda vagamente gli aromi del negozio del barbiere: aromatici e rinfrescanti, ma con un allure brillante in più. Per me, è un profumo che ride. Adatta a uomini e donne, su un uom

Guet Apens (Guerlain, 1999)

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Guet Apens (l’imboscata), creato da Mathilde Laurent nel 1999, è stato poi rinominato nel 2005 Attrape Coeur, ed è disponibile solo nella boutique di Guerlain sugli Champs Elysées. Da tanto tempo volevo sentirlo, in alcuni forum americani ne parlavano benissimo, come di un Sacro Graal dei profumi e io ero molto curiosa; qui è arrivata, nel ’99, soltanto l’edizione limitata da 120 ml e quindi non avevo nemmeno la speranza di poterlo sentire. Invece… forse la signora della profumeria lo ha tolto dal magazzino e lo ha esposto, sapendo che lo avrei notato la prima volta che fossi andata a trovarla. Mannaggia. Sono arrivata a casa piena di attesa, e l’ho subito aperto. E’ salito un effluvio di rose; rose dolci e maestose, e una botta di iris squillante e cristallino. Io non amo particolarmente la nota dell’iris quando è così decisa e presente, e meno ancora la rosa. “Iniziamo bene!” ho pensato, ma poi l’ho indossato ed è diventato meno intenso, quasi dolce, ornato da una nota di violetta sc

Patchouli Ambra e Vaniglia (Sireta, 2006)

L’ho trovato alla Upim, mentre altre amiche lo hanno avvistato da Acqua e Sapone. Che bello quando trovi un profumo fatto bene, e non ti devi nemmeno svenare per comprarlo. 9 Euro e 90 di dolcezza polverosa ed orientale, che non sfigurano affatto accanto ad altri patchouli più “blasonati”. La creatività ed il buon gusto veri non hanno bisogno di costare un botto e fortunatamente questa azienda fiorentina ce lo dimostra! L’avvio è secco e umido simile al Patchouli Antique delle Nereides, ma è giusto un attimo, perché diventa subito morbido e vellutato, grazie ad un mix di ambra e vaniglia. Con un’ambra non ”affumicata” e una vaniglia non “pasticcera”. Il tutto risulta adulto, confortevole e coccoloso senza essere pesante; ti avvolge in un velo misterioso ed affascinante, ma senza strafare. Piacevolissimo anche col caldo. Foto: http://www.alpha-proxima.com/

Nuovo acquisto

Tre hurrà per Guet Apens di Guerlain (che era sulla mia snifflist)!!!! Ieri sono entrata in una profumeria la cui titolare, una signora gentile innamorata del suo lavoro da tutta la vita, mi aveva promesso un giretto nel suo magazzino alla ricerca di fraganze vecchie rimaste invendute negli anni: la signora non c'era ma mentre mi guardavo intorno l'ho visto sullo scaffale. Edp edizione limitata nel flacone "lanterna" azzuro. Sembrava che aspettasse me. Così ho chiesto se me lo facevano sentire, e l'ho trovato fantastico. Potevo lasciarlo lì? Domani ve lo descrivo.

Profumi al caldo

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Puff… che caldo, l’estate è arrivata e credo che ce ne siamo accorti tutti. Ci sono alcune/i amici/he che d’estate non riescono ad indossare nessun tipo di profumo, altre/i che invece preferiscono acque più fresche agrumate, ozonate o marine, altri come me che si profumano comunque, e poi se fa caldo… e vabbè, sudiamo. Però è vero che la scelta di profumi cambia. I grandi agrumati freschi mi piacciono moltissimo, ma ogni tanto li indosso comunque, anche in dicembre, quindi non contano. I miei sono l' Acqua ai Fiori di Cedro di Guerlain, così amara e leggera che rinfresca i sensi all'stante, l' Eau de Guerlain , con agrumi brillanti e una verbena frizzantina e quasi ruvida, Castile di Penhaligon's, un agrumato dolce di neroli, nobile e distintissimo che purtroppo svanisce subito. Ma in questi giorni preferisco fragranze comunque corpose. Basta spruzzare poco, e nessuno sarà soffocato. Racquets di Penhaligon's, Fumerie Turque di Lutens/Sheldrake, che con questo ca

Annick Goutal apre il negozio on line

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Finalmente, anche chi non abita vicino a uno di quei paradisi profumati dove entri e ti lasciano annusare di tutto, può acquistare le fragranze fatate di Annick Goutal. Il sito, aperto proprio in questi giorni, è in Inglese e in Francese, e propone tutte le linee: profumi, candele e creme per il viso/corpo. Le fragranze sono suddivise tra femminili, maschili ed edizioni limitate, e di ognuna si può vedere tutta la gamma (edp ed edt nelle varie taglie, creme profumate e tutto il resto). Per ogni fragranza c'è un apporofondimento con la storia e le caratteristiche e la piramide, e c'è una foto che ne cattura l'essenza. C'è poi una sezione con la storia della Maison, dall'inizio ad opera della madre Annick Goutal alla seconda generazione, ovvero la figlia Charlotte; una sezione "chiedi ai nostri esperti" che offre spunti su come scegliere un profumo, come indossarlo, quali fragranze di AG si possono indossare insieme per ottenere un effetto personale. Infine,

Ambra e Muschio Bianco d'Egitto

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La settimana scorsa, a Luxor, abbiamo chiesto alla guida che ci stava accompagnando, di poter visitare un negozio di essenze che dal di fuori ci aveva ispirato particolarmente. Siccome il commesso coi baffoni mi sembrava disponibile e ci stava offrendo del tè, ho iniziato a chiedergli un pò di cose sulle essenze in vendita: come le ottengono, dove sono i laboratori, se si possono visitare.... al che si è un pò irrigidito e la differenza linguistica è diventata insormontabile. Così gli ho chiesto di poter annusare i fiaschetti con gli olii, e ho sbagliato anche qui: dovevo chiedergli di sentire le sue miscele già pronte, invece gli ho chiesto 6 olii semplici: ambra, due tipi di muschio, incenso, mirra, gelsomino. Al primo dei due muschi già avevo dei dubbi sul fatto di essere capitata nel posto giusto: il commesso cercava di convincermi che il muschio si ottiene raschiando lo stomaco delle balene (mi risulta che non sia il muschio, ma l'ambra grigia. E che ai poveri capodogli non si

Racquets Formula (Penhaligon's - 1989)

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Oggi indosso Racquets Formula di Penhaligon's. Come mi ha fatto notare Grazy, d'estate i Penhaligon's li uso più che in altre stagioni. Sarà per la "grana" diversa che hanno: più fine, rarefatta, aerea. In particolare Racquets non lo definirei un profumo "estivo", nel senso che non sa di mare, di cocco, di frutta esotica, di olio solare, o di note marine. Però è certamente un profumo adatto anche all'estate, per la sua freschezza, e perchè è stato pensato per lo sport, nel senso che dovrebbe regalare freschezza continua durante la pratica. Sarà, ma a dispetto della definizione "sportiva", per me resta una delle fragranze più dichiaratamente sofisticate e "snob" che abbia mai sentito. Si apre con limone, lime e bergamotto, che danno subito una sferzata fresca e gioiosa, accostati a geranio e lavanda che rendono l'insieme pungente, erbaceo e "selvatico"; nel cuore si sentono sia la dolcezza opulenta della Rosa e dell&#

HIROSHIMA MON AMOUR - work in progress

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Durante Pitti Fragranze 2009 Stephan Humbert Lucas , creatore con la moglie del marchio Nez à Nez ( qui il sito ) mi ha chiesto se potevamo collaborare ad un progetto. "Ci sono delle cose in questo momento che ho dentro e che riguardano il concetto della Morte, e sento che le voglio esprimere. Sto pensando ad un profumo che s'intitoli Hiroshima Mon Amour un profumo sulla Morte, come un canto alla Vita. Ci sono così tante mistificazioni intorno alla figura del compositore di profumi, e invece io voglio condividere il mio lavoro, voglio che le persone entrino nel mio processo creativo, che lo possano leggere, seguire passo passo. Tentativi, errori, tutto. Ma io dipingo, compongo profumi... non so usare le parole per raccontare; tu invece non componi ma ti seguo spesso, ho visto che racconti le cose così come sono, senza fronzoli. Io ti mando dei testi e delle fialette da annusare, tu fanne quel che vuoi". Bene, sono emozionata, riconoscente e felice al pensiero che l

Benghal (Lancome) ed Emerald Dream (Estée Lauder)

Torno da qualche giorno di ferie, e visto che -ovviamente- in aereoporto ho fatto un pò di giri, ora ve li racconto. Mi interessavano soprattutto quelle fragranze che qui a casa non trovo, ma comunque non ho disdegnato di annusare ben bene anche fragranze che conosco già. Sono uscita dalla sarabanda profumata con due profumi addosso: Benghal, uscito a inizio anno per Lancome, Emerald Dream, stesso periodo ma di Estèe Lauder. Sono duty-free-only, nel senso che vengono venduti solo negli aeroporti. Di Benghal mi è piaciuto molto l'avvio frizzante e sofisticato, dominato da zenzero e mandarino. Un'interpretazione "esotica" di femminilità, piacevole e insolita, quasi mi stava catturando ed ero lì che meditavo se proseguire la conoscenza e acquistarlo, quando ha iniziato a mettere fuori una nota pesante, quasi "stonata" che non sono riuscita a riconoscere ma che mi disturbava parecchio. Meno male che il volo era in ritardo! Se non avessi avuto almeno mezz'ora

Ma Griffe vintage (Carven, 1945)

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Eccolo, è lui. L'etichetta è un pò mangiucchiata, ma si vede che il liquido, dentro, è in buono stato. Ieri sera ho tolto il tappo e l'ho provato. Se si eccettuano i primi 2 minuti in cui l'aroma è pungente e fastidiosamente "vecchio" (proprio vecchio da vecchia signora), poi si è sviluppato in un modo molto intenso, è un chipre/fiorito/aldeidato, una specie di Chanel n.5, ma con uno squillo di tromba in più. A casa ho un campione dello stesso profumo nella versione attuale, che secondo me è molto più "povero". So di averlo provato ma siccome non me lo ricordo, non mi deve aver colpita. Appena riesco a fare una prova sui due polsi, vi posto le sensazioni. Ho preso la piramide da osmoz: gardenia, galbano, aldeidi gelsomino, neroli, sandalo, vetiver storace (benzoino), muschio di quercia, cisto Un bel mucchietto di fiori dolci e di legni aromatici!Il benzoino con la sua nota vanigliata pungente mi piace da morire e mi rendo conto che se in un profumo è pre

Scoperta Vintage - Ma Griffe (Carven)

Stamane in Galleria Mazzini c'era il mercatino di antiquariato, e c'era la mia solita bancarella dei profumini. Stavolta aveva anche 6 bottiglie di profumi vintage. 3 non sono riuscita a capire cosa fossero (il profumo è stato travasato in bottiglie senza etichetta); il colore era scurissimo e mi sembrava qualcosa di simile a Narcisse Noir di Caron. Poi c'era una colonia "Notturno" con una bella bottiglia ovale, un flaconcino di "Zagara" di una marca illeggibile con tappo in bakelite, ma la mia attenzione è stata catturata da un parfum Ma Griffe di Carven, un cubotto da 30 ml circa, con tappo in vetro. Direi che ha almeno 40 anni e più tardi vi posto la foto. Non mi pare che sia stato aperto, vorrei provare a farlo per sentire com'è la fragranza. A più tardi!

Vetiver Extraordinaire (Editions de Parfums F. Malle)

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Eppoi nella bustina che mi ha mandato Armadillo, c'era anche il Vetiver Extraordinaire. QUESTA è stata la vera sorpresa. Sono rimasta incantata dalla grazia e dalla pienezza di questo profumo. Tanti si sono cimentati con il vetiver, ma le fragranze a base di questa pianta, che si possano definire veramente straordinarie non sono poi molte. Non per mancanza di bravura da parte dei profumieri, ma perchè il vetiver ha un aroma così potente e presente che è difficile accostargli qualcos'altro senza che "se lo mangi". In genere viene usato in piccole concentrazioni come nota di fondo, dove aggiunge boscosità o freschezza a seconda delle note che ha intorno, ma è difficile farne il centro attorno a cui ruota una fragranza senza scadere nel banale o nel "già sentito". Ma probabilmente Dominique Ropion lo adora, il vetiver. Perchè è riuscito a far brillare l'aroma come un diamante solitario, come nessuno aveva ancora fatto. Intanto ha usato una concentrazione tr