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Andy Tauer: Miriam, or as eclectism as an aesthetic choice

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In the beginning, there was " L'Air du Desert Marocain" , the mesmerizing fragrance that put him on the map of artistic perfumery. Then a young perfumer, Andy was still in training and the use of extraordinary materials, assembled in a new and daring way, surdosed, distorted, driven to their limit had led to the creation of perfumes such as "Le Maroc pour elle", “Vetiver Dance”, “Lonestar Memories”, “Une Rose Chyprèe”, “Carillon pour un Ange” . Perfumes with intense personalities, bold, uncompromising,  carrying an exciting view on fragrance.  Then Andy took an unexpected turn: he experimented with synthesis, creating three fragrances for the " Pentachords " series: “Verdant”, “Auburn” and “White” , each composed of 5 synthetic molecules.

Nuovo: Aedes de Venustas

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Una delle fragranze che più mi avevano colpita durante Esxence, è Aedes de Venustas, la fragranza creata per l'omonimo store americano. Dopo anni dedicati a proporre al pubblico di New York profumi artistici e non convenzionali, i proprietari hanno deciso di fare un passo avanti, e crearne uno per il proprio marchio, e la scelta, non poteva che cadere su Bertrand Duchaufour. Sì perchè in questo momento Bertrand, attraverso collaborazioni con marchi diversissimi tra loro (L'Artisan Parfumeur, Acqua di Parma,  Neela Vermeire, Aedes, ecc), sta proponendo fragranze eccezionali, evocative, vibranti... quanto di meglio c'è in giro;  i suoi lanci sono attesi -e spesso, amati al primo sniffo- perchè hanno sempre qualcosa di originale da dire, un'interpretazione insolita, o il taglio che non ti aspetti. Anche quando si tratta di un nuovo fiordarancio ( Seville à L'Aube dell'Artisan) o di un nuovo oud (Trayee di Neela Vermeire, di cui scriverò presto), il suo modo di

Aedes de Venustas

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One of the launches that most struck me during Esxence exhibition is Aedes de Venustas, a fragrance created for the U.S. Based perfumery store bearing the same name. After years dedicated to offering the New York public artistic and unconventional perfumes, the owners decided to take a step further, creating a composition for their own brand, and involved Bertrand Duchaufour in the project. Through collaborations with such diverse brands (L'Artisan Parfumeur, Acqua di Parma, Neela Vermeire, Aedes, etc.), Bertrand is proposing consistently exceptional fragrances, among the best things you can smell around; challenging, vibrant, unexpected, and often, loved first sniff. Even when it's about another orange blossom or oud scent ( Seville à l'Aube  in L'Artisan line or Neela Vermeire's Trayee -soon reviewed here-), his way of interpreting the brief makes them unusual and interesting. Probably Bertrand's best quality is listening , and in fact his most successful

The Perfume Magazine

Su questo numero di "The Perfume Magazine" ho scritto di Maria Candida Gentile, e del nuovo profumo "La Danza delle Libellule"  di Nobile 1942. Buona lettura (... in inglese)! Il link  è qui ! This month's issue of "The Perfume Magazine" features two articles by me; I wrote on Maria Candida Gentile and on the new scent by Nobile 1942, "La Danza dell Libellule". Enjoy reading! Here's the link !

Smell 2012

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Dal 20 al 27 Maggio a Bologna si svolge l'edizione 2012 di " Smell - Il festival dell'Olfatto ".  Tra gli ospiti in programma vi segnalo Michael Roudnitska, figlio del grande Edward, compositore lui stesso, che parlerà dell'olfatto nelle pratiche sciamaniche dei nativi americani. Trovate tutto il programma della manifestazione  sul sito del Festival ! From May 20th to 27th Bologna will host the 2012 edition of " Smell Festival ". Among the speakers invited to the event, Michael Roudnitska will give a lecture on olfaction in shamanic rituals of native Americans. The program of the events is posted on Smell website !

Chinotto in Fiore (Abaton)

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Sapevo che il chinotto è un agrume bellissimo, intensamente dorato, usato nei giardini soprattutto a scopo ornamentale per i suoi fiori copiosi e profumatissimi. Sapevo che a Savona la storia del chinotto è importante, perchè i maestri canditori savonesi avevano saputo trovare un modo per trasformarne i frutti -troppo amari per consumarli freschi- in prelibatezze da gustare a tavola, e che per tutto l'800 e inizio '900, i chinotti canditi di Savona erano ricercati ed apprezzati in tutta Europa. Ma oltre che da mangiare, il Chinotto si beve anche: vi suggerisco quello di Lurisia ( sito qui ), presidio Slow Food dal gusto aromatico/tonificante, una delizia che in casa mia c'è sempre, visto che mio marito ne va matto.

Chinotto in Fiore/Blooming Chinotto (Abaton)

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Chinotto, a kind of bitter orange, is a beautiful, intensely golden citrus fruit, especially used in gardens as an ornamental plant, due to its fragrant and abundant flowers. I knew the history of Chinotto in the city of Savona is important, because the “canditori” (confiteurs) had been able to find a way to transform its extremely bitter fruits into delicacies to be enjoyed at the table, which were appreciated throughout Europe throughout the '800 and beginning of' 900. But in addition to eating it, Chinotto may be enjoyed a drink, characterized by an aromatic, energizing taste. I suggest you to try the one by Lurisia (leftside pic, website here ): I always keep a couple of bottles home, as my husband is very fond of it.

Incontro Olfattivo N.6: gli Ambrati/Orientali

Domani,  martedì 17 aprile dalle 18  avrà luogo la sesta  Degustazione Olfattiva con Aperitivo al Caffè Cambi  (Vico Falamonica, Genova). Esploreremo le misteriose, sensuali materie prime -sia naturali che sintetiche- che compongono la sontuosa famiglia degli  Orientali/Ambrati,  e ne studieremo la storia  a partire dai capistipite Emeraude (Coty), Habanita (Molinard) e Shalimar (Guerlain) passando attraverso qualche best-seller contemporaneo, per finire sulle opere della profumeria artistica che tanto ci emozionano.  Non vedo l'ora di vedervi e di immergermi con voi tra i migliori orientali della storia!

La Danza delle Libellule (Nobile 1942)

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Ci sono periodi in cui tutto sembra girare per il verso sbagliato. Giorni, settimane, addirittura mesi, in cui non stai bene a causa di malattie (a volte basta una semplice influenza), allergie, insonnia, preoccupazioni per il lavoro e per le persone che ami, che ti rallentano, fiaccano le tue energie, non ti permettono di dedicarti serenamente alla tua vita normale e ai tuoi progetti. Ti senti fuori sincrono rispetto al resto del mondo: tutti sembrano sfarfalleggiare sorridenti tra mille impegni, mentre tu arranchi come una bestia solo per fare il minimo indispensabile. Poi ti guardi allo specchio e ti vedi magra, patita, con delle occhiaie enormi che sembrano riassumere tutte le occhiaie del mondo.  Il buonumore cade ai minimi storici, e ti viene paura che sarà sempre così. E invece, poi, chissà come, un giorno ti svegli e capisci che ne stai uscendo.

La danza delle Libellule/A Dance of Dragonflies (Nobile 1942)

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There are times when everything seem to choose the wrong turn. Days, weeks, even months, in which you're far from ok, since diseases (sometimes just a simple flu), allergies, insomnia, worries about the job and the people you love slow you down, sap your energy, keep you from dedicating serenely to your everyday life and projects. You seem to plod, you feel out of sync with the rest of the world. You look in the mirror and see yourself thin, suffered, you've never seen such huge dark circles around your eyes before. Your humor falls to historic lows, and you're afraid of not being able to get out from there. But then, somehow, it happens.

Il Naso curioso al Museo Luzzati

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Vi segnalo un appuntamento interessante, soprattutto per i bambini: Sabato 14 aprile ore 10.30, al Museo Luzzati di Genova (Porto Antico),  IL NASO CURIOSO: ALLA SCOPERTA DI ODORI E PROFUMI Si tratta di un laboratorio per bambini dai 5 anni in su e per gli adulti che li accompagnano, dedicato al senso dell’olfatto, studiato per stimolare la scoperta e il riconoscimento degli odori, aumentando la consapevolezza e l’attenzione alla sfera olfattiva. Per info e prenotazioni tel. 0102530328 o mail a: info@museoluzzati.it Allora vi aspetto lì! Mi riconoscerete perchè sarò quella "armata" di sorriso e di una scorta di mouillettes, per accompagnare i piccoli esploratori nel mondo profumato che "noi grandi" tanto amiamo!

Seville à l'Aube (B. Duchaufour/D.Beaulieu per L'Artisan Parfumeur, 2012)

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La blogger francese Denyse Beaulieu, meglio conosciuta come Grain de Musc , ha appena pubblicato un libro di memorie sul profumo intitolato “ The Perfume Lover ”. Accanto al libro, e per raccontare olfattivamente il ricordo di una magica notte durante la settimana Santa a Siviglia, L'Artisan Parfumeur le ha dato la possibilità di lavorare con Bertrand Duchaufour per costruire proprio il profumo di quel momento, così magico per lei. Il libro lo sto ancora leggendo,  intanto però vi parlo del profumo perchè ne ho ricevuto un piccolo decant e l'ho indossato per diversi giorni. Purtroppo l'ultimo ml della fialetta, che stavo centellinando con la massima parsimonia, me l'ha rovesciato in terra il mio adorato maritino durante il trasloco, e ora dovrò aspettare pazientemente fino a luglio per comprarmelo.  Perchè diciamolo subito : a me il fiordarancio piace da morire. Mi piace sia la sua parte fresca, luminosa, fiorita tipica della neroli, sia le note animali, indoliche,

New: Seville à l'Aube (B. Duchaufour & D. Beaulieu for L'Artisan Parfumeur, 2012)

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French blogger Denyse Beaulieu, better known as Grain de Musc , has just published a memoir on perfume titled " The Perfume Lover ". Next to the book, and to tell the olfactory memory of a magical sunrise in Seville, L'Artisan Parfumeur has given her the opportunity to work with Bertrand Duchaufour to compose just the smell of that magical moment. I am speaking of the scent because I received a small decant and I've been wearing  it for several days, and now I look forward to be in July to buy it. I must admit I have a very soft spot for orange blossoms. I like both the fresher facet, typical of neroli, and the heavier, indolic notes of heart/base, characteristics of orange blossom absolute. But I'm not fond of having all of them together. Although there are perfumes exploring the note in all its complexity, which necessarily are almost soliflore (this note is difficult to treat, since tends to overwhelm all others), as the beautiful Prada's Fleur d'

Un "bel" profumo 2

(questo post inizia qui ) La profumeria è un'arte difficile da raccontare. A volte mancano le parole per spiegare i concetti: ancora non abbiamo elaborato un efficace vocabolario olfattivo . Annusare un profumo e dire “Questo profumo contiene questa e quest'altra nota, e sebbene la struttura compositiva sia sostanzialmente corretta e le materie prime sufficientemente interessanti, non si sentono i valori del marchi” non è qualcosa che puoi inventare così su due piedi. E' per questo che si rende necessario studiare anni, frequentando corsi e specializzandosi, leggendo parecchio, studiando le materie prime, provando a comporre per capire come interagiscono le note, scambiandosi costantemente pareri e informazioni con chi ne sa di più (e spesso scopri che sono proprio i tuoi lettori, a darti le lezioni più interessanti!).

The "good" scent 2

(this post originates here ) Perfumery is a difficult art to tell. The least thing you can say is that generally we lack appropriate words . Smelling a bouquet and saying, "This fragrance contains such and such a note, and although the structure of the composition is substantially correct and expressing itself at full, and the raw materials sufficiently interesting, I don't actually smell the values of the brand" is not something you can invent. You need to study a lot, attend specialized courses, learn both raw materials and molecules, try to compose on your own to learn how notes interact, and constantly exchange views and information with those who know more than you (and often you'll find that your readers provide you the most interesting lessons!).

Un "bel" profumo

In questo periodo, soprattutto grazie a diversi spunti critici che ho colto sul web, ho riflettuto a lungo sulle differenze tra un profumo fatto bene e uno fatto male, e vi offro le mie riflessioni, che ovviamente possono essere condivisibili o meno, oppure possono essere una semplice base di partenza per dialogare su un argomento che ci sta molto a cuore. Cioè: come si caratterizza un buon profumo, e come lo si distingue da un profumo fatto in maniera approssimativa, errata o sbilanciata ?  Eppoi: un profumo fatto male, è sempre sgradevole da indossare ?  E ancora: chi scrive una recensione su un profumo, su quali basi deve fondare la sua recensione?  Quanto conta il gusto personale e quanto la cultura e la sensibilità olfattiva? Ho deciso di attingere un pò di concetti dal libro che ho scritto (qui accanto, a destra), adattandoli al discorso che voglio fare oggi. Iniziamo dalla prima domanda: Come si caratterizza un buon profumo, e come lo si distingue da uno fatto male? I

The "good" scent

In this last period, mainly due to various controversies raised on the web, I thought a lot about the difference between a well composed perfume and a badly composed one. That is, what are the characteristics of a "good" perfume, and how it differs from a perfume done sketchily, incorrect or unbalanced ?  And then: is a "bad" perfume always uncomfortable to wear ?  And again: those who review perfumes on what basis should base their reviews? How important is personal taste and how the culture and the sense of smell? Let's begin with the first question: How do you tell a good scent? I think a perfume may show mistakes under several points of view: 1 an unbalanced pyramid 2 mistakes in the compositional structure 3 inadequate raw materials 4 unfit for the brand it's launched for

Turtle Vetiver n.2: Front (Isabelle Doyen per Les Nez)

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Turtle Vetiver "Front" fa parte del Turtle Project ( qui il sito ) a cui partecipa anche Isabelle Doyen : un gruppo di artisti che contribuiscono al discorso artistico attraverso il proprio mezzo espressivo. Ne avevo parlato qui , quando Renè Schifferle mi aveva fatto provare il primo esercizio-vetiver di Isabelle. Durante il trasloco ho ricevuto l'esercizio n.2 che, se possibile, mi è piaciuto anche di più. 

Front: the new Turtle Vetiver by Isabelle Doyen for Les Nez

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Front is part 2 of the Turtle Project (website here), that is, a group of artists who contribute to the artistic discourse through their own means of expression. Isabelle Doyen (composer for Lez Nez) is part of this project, contributing with her “Turtle vetiver” olfactory exercises. I had already wrote about it (here), when Rene Schifferle, owner of the brand Lez Nez made me try her first vetiver exercise, last year.  During the move I received exercise No. 2 named “Front” that if possible, I liked even more. 

Fougère Royale e Quelques Fleur L'Original - Houbigant

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Questo post ha origine qui Fougère Royale (1882) è nientemeno che il capostipite di una famiglia di fragranze caratterizzata dalla presenza di note aromatiche (lavanda, anice, salvia, basilico, estragone ecc) accoppiate a spezie e legni, contrastate delicatamente da una nota dolce (vaniglia, fava tonka, eliotropina ecc). In particolare, Fougère Royale contiene cumarina, una molecola sintetica che si ricava dal fieno, allora appena scoperta. Anche Jicky di Guerlain (1889) contiene cumarina, insieme a linalolo e vanillina, e questo li rende i primi profumi “moderni” della storia, cioè non legati esclusivamente alle materie prime naturali, ma già dotati di un certo grado di astrazione. Da Fougère Royale discendono tutti i profumi della famiglia fougère: tra i più famosi Brut (Fabergè), Drakkar (G. Laroche), Azzaro, Paco Rabanne, Jazz, Kouros (YSL), Cool Water (Davidoff), fino ai nuovi fougères moderni che aggiungono note fruttate, fiorite e fresche come Hugo (Boss), Minotaure (Pica

Houbigant: Fougère Royale and Quelques Fleurs (#2)

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This post originates here Fougère Royale (1882) is the first fougère scent in the history of perfumery, namely the head of a family characterized by the presence of aromatic notes (lavender, anise, sage, basil, tarragon, etc.) coupled with spices and woods, delicately contrasted by a sweet accord (vanilla, tonka bean, heliotropin). Fougère Royale contains coumarin, a synthetic molecule derived from hay which had just been discovered. Even Jicky by Guerlain (1889) contains coumarin, along with linalool and vanillin, and this makes them the first "modern" scents in history, that is not exclusively composed with natural raw materials, and thus with a certain degree of abstraction. 

Fougère Royale e Quelques Fleurs di Houbigant

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All'ultimo incontro al Cambi Caffè era presente anche una signora che lavora per Houbigant (non so se desidera essere citata, quindi non faccio il nome). Aveva già partecipato ad un incontro precedente, e visto che trova utile, sia per lavoro che per interesse personale, approfondire l'aspetto estetico e storico dei profumi, ha partecipato anche la volta scorsa. E poiché parlavamo di fragranze fiorite ci ha portato un regalo da annusare: l'estratto di Quelques Fleurs (creato da Paul Parquet e Robert Beinaime nel 1912) e l'esprit del parfum di Fougere Royale (creato da Paul Parquet nel 1912), nella ricostruzione moderna che la Maison Houbigant ha lanciato l'anno scorso. Nata nel 1775, la Maison Houbigant, insieme alle sue concorrenti di allora Piver e Lubin, pose infatti le basi della profumeria moderna, da cui presero le mosse (tra la fine fine dell'Ottocento e i primi del Novecento) Guerlain, Caron, Molinard, Coty e a seguire tutti gli altri. 

Houbigant: Fougère Royale & Quelques Fleurs

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During one of the meetings at Cambi Cafè, there was also a lady working for Houbigant (I'm not sure she wants to be named), who had already attended a previous meeting, and since she found useful, whether for business or personal interest, deepen her understanding of aesthetics in perfumery and historical perfumes, she also took part last time. And since we talked about floral fragrances she brought us a gift to smell: the extract of Quelques Fleurs (originally created by Paul Parquet and Robert Beinaime in 1912) and the esprit de parfum of Fougère Royale (originally created by Paul Parquet in 1912), in the modern reconstruction made by the Houbigant brand and launched last year. Founded in 1775, Houbigant, along with its then-competitors Lubin and Piver, laid the groundwork of modern perfumery, from which (in the late nineteenth century and early twentieth century) Guerlain, Caron, Molinard, and Coty took their moves. 

Il Viaggiatore

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Domenica mattina, su Radio1 si è parlato di leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità e visibilità. I cinque temi delle "Lezioni Americane" di Italo Calvino, il libro al centro della puntata del programma "Il Viaggiatore" condotto da Massimo Cerofolini. Sono stata invitata a riflettere su questi temi, insieme al navigatore solitario Alex Bellini, allo chef Massimiliano Alajmo, all'attore-regista Moni Ovadia, al saggista Fabrizio Centofanti e all'informatico Massimo Marchiori. Il podcast della trasmissione lo trovate  qui . Buon ascolto!

Traslochi

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In queste due settimane sono stata meno presente del solito, qui sul blog. Il motivo? Un trasloco. Non esattamente la più riposante delle esperienze possibili. Soprattutto perchè tra qualche mese me ne toccherà un altro, perchè ora siamo in un appartamento che la mia amica Sabrina ci ha gentilmente prestato, ma appena sarà possibile, ci trasferiremo definitivamente nella casa nuova. Il fatto positivo è che imballando scatoloni su scatoloni ho dovuto prendere coscienza -una volta di più- di quella che è la mia vita di oggi, e scegliere di portarmi qui solo le cose importanti. Le altre sono in un box, in attesa del trasferimento definitivo. Ovviamente, il mio primo pensiero è stato per i profumi.

Moving

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In these past two weeks I've been less present than usual, here on the blog. The reason? A move. Not exactly the most relaxing experience. Especially since in a few months I'll have another, because now we are in an apartment that my friend Sabrina has kindly provided, but as soon as possible, we will move permanently to the new house.  The good point is that packing boxes and boxes made me -once more- aware of what's my life like today, because I had to choose only the important things to take here, and pack the others away in a store, waiting for the final transfer.  Obviously, my first thought was for perfumes. 

Quinta Degustazione Olfattiva: le Spezie

Solo per ricordarvi che oggi alle 18 avrà luogo la quinta Degustazione Olfattiva con Aperitivo al Caffè Cambi (Vico Falamonica, Genova). Esploreremo le sorprendenti, sensuali materie prime -sia naturali che sintetiche- che compongono una famiglia molto amata: quella delle Spezie. E naturalmente, scopriremo i piccoli gioielli profumati composti nei decenni a partire da queste note preziose. Vi aspetto!

Tradurre il profumo - Roma

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Vi segnalo un interessante corso per traduttori che si svolgerà a Roma a fine Marzo. La conduttrice del corso, Sara Radaelli, traduce per i marchi più prestigiosi della profumeria mondiale, ed oltre a possedere una preparazione sconfinata,  ha una passione per il profumo che va ben oltre il suo lavoro di traduttrice. Per tutte le info, cliccate sulla locandina per ingrandirla.

Voglia di confronto

Avete voglia di parlare di commesse e negozianti? Recentemente mi ha scritto una signora che lavora in un grande negozio di profumeria. La signora ha letto il mio libro e si è giustamente sentita tirata in causa per alcune mie osservazioni sul personale di vendita dei negozi. In effetti, mi capita spesso di ricevere lamentele su commesse svogliate, supponenti, o con una formazione meno che essenziale, e mi è capitato spesso di assistere a scene al limite del demenziale. Nel libro ho sottolineato che non si tratta di mancanze da imputare esclusivamente a chi vende, ma anche e soprattutto ai Marchi, che  si focalizzano molto sulla formazione nel settore cosmetico, tralasciando spesso una formazione specifica nell'ambito dei profumi , che invece sarebbe importante per riuscire ad accompagnare al meglio il cliente nella sua scelta.

Dialogo nel Buio

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Recentemente ho visitato la mostra “ Dialogo nel buio ” (al Porto Antico di Genova fino a luglio, ingresso 7 euro), organizzata dall'Istituto per Ciechi Ipovedenti “ David Chiossone ” di Genova ( sito qui ). La mostra sta facendo il giro d'Italia e vi consiglio vivamente di visitarla ( anteprima qui ). Sostanzialmente, si tratta di trascorrere 45 minuti immersi nel buio più totale, accompagnati da una guida non vedente o ipovedente attraverso luoghi e situazioni familiari, senza però poterli vedere. Può sembrare un'esperienza semplice, ma l'impatto emotivo è molto forte, stimola riflessioni e consapevolezze non così ovvie. Per questo vi consiglio di visitarla appena potete: chiudendo gli occhi, si apre la mente.

Dialogue in the dark

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Recently I visited the exhibition " Dialogue in the Dark " (in the Old Port of Genoa), organized by the Institute for Visually Impaired people “ Chiossone " ( website here ). The exhibition is touring in Italy and I highly recommend a visit ( website here ). Basically, it’is about spending 45 minutes in total darkness , led by a blind or visually impaired volunteer through familiar places and situations, without actually being able to see them.  It may seem quite a simple thing, but the emotional impact is very strong, and stimulates reflection and a not so obvious awareness.  I recommend you to visit it soon: closing your eyes, the mind opens up.

Quarta Degustazione con Aperitivo: i Fiori!

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Domani, martedì 21 febbraio, dalle 18 avrà luogo la quarta Degustazione Olfattiva con Aperitivo al Caffè Cambi (Vico Falamonica, Genova).  L'esplorazione delle sorprendenti ed affascinanti materie prime -sia naturali che sintetiche- che compongono la famiglia  fiorita , continuano, e questa volta, dopo la sontuosa Rosa incontreremo le voci di altri fiori molto amati: primaverili come mughetto e violetta, esotici come l'ylang ylang, sensuali come la tuberosa, e via annusando fior da fiore.  Per meglio apprezzare la straordinaria ricchezza dei fiori esploreremo alcuni Grandi Classici della profumeria, qualche best-seller contemporaneo, ed alcune opere straordinarie della profumeria artistica. Vi aspetto!  

Profumi e Sapori

Degustazioni e approfondimenti per gli amanti del profumo e della buona tavola! Mouillettes&Co propone, per il 25 febbraio, la " Giornata da "Naso ", un viaggio esplorativo alla scoperta dei segreti della creazione di un profumo. Il modulo di 6 ore consentirà un approccio ludico ed interattivo al mondo delle fragranze, concludendosi con l'elaborazione di un mini accordo profumato. Ci sono ancora pochi posti disponibili! Inoltre segnalo, per chi volesse approfondire la materia, il ciclo " Materie Prime ", che inizia il 5 marzo con le Materie prime Esperidate. Il ciclo si propone come analisi tecnica ed olfattiva delle materie prime costituenti le varie classi degli odori, in 8 giornate complessive, separate. Per calendario completo, info e dettagli di partecipazione scrivere a: info-corsi@mouillettes-and-co.com o telefonare al numero 0331 911853 Gli amici e buongustai di Ligucibario e Liguvinario invitano alla presentazione del volume di Umberto

L'Ame Soeur versione 2.0 (Divine, 2011)

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Per festeggiare il venticinquennale dal lancio del profumo L'Ame Soeur , la Maison bretone Divine ne ha fatto comporre una riformulazione, e poiché sanno quanto apprezzo i loro profumi, me ne hanno mandato qualche fialetta per farmela provare. Come ho già avuto modo di esprimere -anche con una certa vivacità- io sono assolutamente contraria alle riformulazioni dei profumi, perchè privano gli affezionati delle emozioni connesse con la fragranza che hanno scelto e che indossano -magari da decenni. Infatti, se un profumo non è esattamente “quello”, le aree cerebrali del riconoscimento non si attivano, il clic non scatta e tutta l'aspettativa di gioia e benessere che quel profumo dava fino a un certo punto, rimane chiusa dietro ad una porta per sempre. Il senso di frustrazione e perdita che si sperimenta può rendere furiosi. Almeno, a me capita. Ma in questo caso, ve ne parlo volentieri  per due motivi: il primo è che ancora per un pò l'originale sarà disponibile nello shop

Divine: l'Ame Soeur 2.0 (that is, 2011 version)

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To celebrate the twenty-fifth anniversary of the launch of the perfume L'Ame Soeur ,  the Breton house Divine has asked for a reformulation. As I've already had occasion to express -vigorously, ideed- I'm absolutely opposed to perfume reformulation because they deprive aficionados of the emotions connected with the scent they choose and have been wearing -sometimes for decades. In fact, if a perfume is not exactly "that one",  the areas of recognition are not activated, the brain doesn’t click, and all the expectation of joy and wellbeing connected with the scent remain behind a closed door forever. The sense of frustration and loss can make one furious. But in this case I'm happily speaking about L'Ame Soeur for two good reasons: the first is that for a while the original version will still be available in the online shop , and those who love it will have enough time to get used to 2.0. The second reason is that the new one is even better than the or

Deeply Madly Truly (Alessandro Gualtieri per MariaLux, 2011)

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I tre profumi MariaLux esplorano tre emozioni legate al tema dell’amore: Madly, cioè “pazzamente”  (“Oh, lover, make me yours again”), Deeply,  cioè profondamente (“Pain & pleasure, faith & fear”) e Truly, cioè fedelmente (I will wait for you 1000 years”). E siccome l’amore, con la sua forza travolgente riesce a tirare fuori contemporaneamente il meglio e il peggio dalle persone, ecco che nessuno dei tre è gentile e sereno, lineare, ma tutti esprimono una frizione tra l’ideale e il reale, tra note a volte armoniose e spesso dissonanti, in certi tratti carezzevoli ed in altri brutali. Questi profumi sono contraddizioni da indossare . Pur piacevoli e indossabili tutti e tre sia su pelle maschile che femminile, esprimono un concetto dell’amore niente affatto scontato, affrontato in un modo che ad Alessandro evidentemente è congeniale, e cioè senza smancerie sentimentali. Sono composti partendo da un  romanticismo vero, non quello da cuoricini di cioccolata, ma vero e proprio a

Deeply, Madly, Truly (Alessandro Gualtieri for MariaLux, 2011)

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The three MariaLux fragrances explore emotions related to the theme of love: Madly ("Oh, lover, make me yours again"), Deeply ("Pleasure & Pain, Fear & Faith") and Truly  (I will wait for you 1000 years "). And since love, with its overwhelming force can pull off both the best and the worst from people, here you have three perfumes where nothing is gentle and serene or linear, but they all express a friction between the ideal and the real thing, notes sometimes are harmonious and often dissonant, in some places caressing and in other brutal. These perfumes are wearable contradictions . Although pleasant and perfectly wearable both by men and women (emotions bear no sexual definition), they express a not-so-obvious concept of love, in a way evidently congenial to Alessandro, that is with no sentimental fuss. They seem to come out from a real romance, not the typical chocolate-&-heart thing, but real romantic "Sturm und drang"  mood , tha

Novità: la linea MariaLux

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“Il desiderio plasma l'immagine di ciò che si desidera” (H. Bellmer, 1947) La moda non è uno dei miei principali interessi, quindi devo confessare che di Lilian Driessen non avevo mai sentito parlare. E' una stilista e direttore creativo del 1987. Dice di sè "Sono connaturali al mio modo di lavorare il work in progress, l’impegno e l’emozione collettiva che innervano il processo creativo. E siccome ho toccato con mano e sono stata toccata nel cuore, si dà il caso che da raccontare ci siano molte storie". E alcune, ha deciso di raccontarle in una linea di profumi che prende il nome MariaLux : Maria come vergine, madre, amante, Lux per luce, lusso e bramosia, la ‘L’ sta per il suo nome, in mezzo tra i due opposti. Da quello che ho potuto vedere sul sito Marialux.com e facendo un pò di ricerca in rete, il suo gusto è femminile ed aggressivo, esplicitamente sensuale con un che di peccaminoso che mi è piacuto. E allora ho pensato: "Se io fossi in lei, da chi m

The MariaLux line

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"Desire shapes the image of the desired one" (H. Bellmer, 1947) I embrace work in progress, the effort and collective excitement Fashion is not one of my main interests, so I must confess that I'd never heard of Lilian Driessen before. She's a fashion designer and creative director from 1987. She says "I   embrace work in progress, the effort and collective excitement that lies in the process. As I have touched and have been touched,  there are many stories to tell ". And some, she decided to tell in a line of fragrances named MariaLux: Mary as the virgin, mother, lover, Lux is for light, luxury and lust, and the 'L' stands for her name, Lilian, in the middle between the two opposites. From what I can see on the site Marialux.com and doing some online research, her taste is aggressively feminine, explicitly sensual with a sinful touch I liked. And then I thought: "If I were her, which perfumer would I choose to make perfumes accur

Terza Degustazione Olfattiva con Aperitivo: La Rosa!

Oggi alle 18 avrà luogo la terza Degustazione Olfattiva con Aperitivo al Caffè Cambi (Vico Falamonica, Genova).  Durante l'incontro inizieremo l'esplorazione delle sorprendenti ed affascinanti materie prime -sia naturali che sintetiche- che compongono la famiglia fiorita , e inizieremo proprio dalla Regina dei Fiori: la Rosa. Faremo la conoscenza di alcuni Grandi Classici della profumeria, di alcuni best seller moderni e molte  opere straordinarie della profumeria artistica. Oltre a due introvabili vintages di cui non vi anticipo nulla... Allora vi aspetto!

Uomini e Profumi / On Men and perfumes

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Stamattina ero al Porto Antico, la  mattinata era scintillante, col cielo terso e un sole caldo. C'erano molte altre persone in giro, compresi alcuni turisti di tutte le età, ciclisti, gente coi cani... Ad un certo punto avverto nell'aria un profumo che conosco bene, mi guardo intorno ma non vedo nessuno che "si adatti" all'idea che ho io di quel profumo. Però, senza dubbio, è proprio lui. Allora decido di seguire la scìa. Arriva -chiara e forte- da una panchina lì vicino. Mi avvicino e annuso meglio. Sì, lo indossa senz'altro uno dei due signori seduti lì. Uno è un bel cinquantenne brizzolato, atletico, barbetta curata e occhiali da sole, l'altro è visibilmente suo figlio sui vent'anni, giacca da vela e un bel sorriso. Stanno chiacchierando, chissà di cosa, ma è chiaro che si stanno godendo il sole e la reciproca compagnia. Proseguo sulla mia strada e ancora sorrido, pensando a quei due uomini belli e solari, uno dei quali indossava -benissimo- Ange